Etichette

Ultimi post

mercoledì 30 maggio 2018

IL SINDACATO E' UN'ALTRA COSA CON ELIANA COMO

Riconquistiamotutto è il documento che Eliana Como,Carlo Carelli,Mario Iavazzi,Savina Ragno, Luca Scacchi presenteranno al prossimo Congresso CGIL- . La bozza si trova ne il sito Ilsindacatoèun'altra cosa.Un documento interessante e propositivo, sicuramente un richiamo a posizioni chiare e di lotta piuttosto che il solito arretramento sindacale a cui siamo abituati. Da leggere sino in fondo!
Prossimi appuntamenti per la presentazione del documento alternativo al 18° Congresso della Cgil (tutte le info sul sito)
4 giugno Treviglio
5 giugno Brescia
7 giugno Modena
9 giugno Bologna
14 giugno Novara
14 giugno Reggio Emilia
16 giugno Teramo


Pubblichiamo la dichiarazione di Eliana Como che è stata ospite all'incontro "Quale sindacato?" svoltosi in data 14 maggio 2018 a Paderno Dugnano .


Dichiarazione di Eliana Como nella Commissione Politica del XVIII Congresso CGIL, dove, con il nostro voto contrario, si è approvata la proposta di documento della attuale maggioranza.
Come sapete, non ho condiviso la bozza del documento Il Lavoro è, ma, come pure avete visto, ho ascoltato con gli altri compagni e compagne dell’area la discussione nelle assemblee generali in questo ultimo mese e mezzo. E l’ho trovata pure interessante. Sia chiaro: non penso e non ho mai pensato che questo fosse il modo di costruire il documento dal basso. Non è così. Ma magari le scelte dell’organizzazione fossero sempre discusse in modo così diffuso e partecipato! Tutte, non soltanto quelle congressuali. In ogni modo, ho ascoltato. Pazientemente. E come avete visto non c’è stato nessun documento alternativo nelle assemblee generali, come invece temevate. Anzi, forse siamo stati tra i pochi a non presentare documenti in quella sede. In Fiom si è persino votato un documento di categoria. Comunque, ho ascoltato. Ma non mi avete convinta, anzi.
Per varie ragioni. Un po’ perché penso che questo documento sia fatto apposta per evitare la discussione. Come qualcuno diceva ieri, si “nasconde la polvere sotto il tappeto”. Alcuni punti del documento sono così generici che posso condividerli anche io! Altri no, ovviamente. Ma il punto non è nemmeno quale delle proposte avanzate in questo documento condividiamo o meno. Il punto è che nemmeno mezza di queste proposte, nemmeno quelle che al limite io considero arretrate, potremo portarla avanti se non cambiando radicalmente linea. Così come non ne abbiamo portata avanti mezza dal Congresso scorso. Allora dobbiamo porci il tema di come ricostruire i rapporti di forza, di come dare maggiore protagonismo ai delegati e alle delegate in questa organizzazione, di come riprendere la mobilitazione e il conflitto. Il documento chiede di fare una nuova legge sulle pensioni per portare l’anzianità a 41 anni. Io preferisco rivendicare l’abrogazione della Fornero, ma il punto non è tanto quello. Fossero anche i 41 anni: ma come pensiamo di ottenerli se pure la mobilitazione del 2 dicembre (solo per fermare lo scatto a 43) è rimasta sospesa per aria e senza alcuna continuità! Lo stesso vale quando si dice che il Jobs act non va bene o quando si chiede la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Perfetto! Sono d’accordissimo! Ma come, se non ci poniamo il tema di riprendere il conflitto? Ho sentito dire a un segretario generale che lui ha firmato accordi di riduzione dell’orario per evitare i licenziamenti – quindi non a parità di salario – perché glielo hanno chiesto i lavoratori e in assemblea lo hanno pure applaudito perché lo ha firmato! Ma pensiamo di portarla avanti così la richiesta sacrosanta della riduzione di orario a parità di salario?
Il documento nella premessa evoca “risultati straordinariamente importanti” che la Cgil avrebbe conseguito in questi anni. Sulle pensioni parla di “primi parziali risultati”. Ma quali risultati? Pensate davvero che i lavoratori e le lavoratrici percepiscano la nostra efficacia in termini di “risultati straordinariamente importanti” o anche solo “primi parziali risultati”? Di questo dovremmo discutere. Io penso che non otteniamo nessun risultato – tantomeno straordinario – se insistiamo a inseguire l’unità a tutti i costi con Cisl e Uil, che sono soltanto un freno alle rivendicazioni e alla democrazia (persino quando si tratta di scioperare per gli omicidi sul lavoro, visto che sembra che se scioperano mezz’ora in più viene male a loro!). Non otteniamo risultati se continuiamo a chiedere un tavolo purché sia a questo o quell’altro Governo. Non otteniamo risultati se non riprendiamo a lottare. Di questo dovremmo discutere al Congresso. Anche perché, prima o poi, i nodi vengono al pettine. Lo abbiamo visto bene il 4 marzo. Cerchiamo di non far finire la Cgil come è finito il Pd. Anche se ora ci diciamo che abbiamo tenuto, anche se ci raccontiamo che gli iscritti sono persino aumentati e che per la prima volta dopo non so quanti decenni gli attivi superano i pensionati, prima o poi, lo ripeto, i nodi vengono al pettine. Per questo – ora finalmente me lo fate dire senza far polemica! – nel direttivo del 29 maggio, i compagni e le compagne del sindacatounaltracosa consegneranno un documento radicalmente alternativo. Il giorno prima, il 28 maggio, lo presenteremo pubblicamente in una assemblea nazionale qui a Roma. Saremo qui, in Cgil: chiunque di voi abbia curiosità di venire a sentire, la porta è ovviamente aperta. Non mangiamo nessuno. Di solito, passatemi la battuta, è più vero il contrario! So già che molti di voi diranno che “così si spacca la Cgil”. Non sono d’accordo: il Congresso è fatto per discutere, sennò che Congresso è! Non è un documento alternativo che discute di merito a spaccare la Cgil. Anzi, ve lo dico qui, subito: il primo che dice a me o qualcun altro dell’area “se non vi sta bene, quella è la porta, uscite dalla Cgil” (come purtroppo tante volte ho sentito in questi anni), credetemi, divento una iena. Perché questa organizzazione è di tutti, non di questo o quel segretario. Tanto più al Congresso. E, infine, guardate, divide molto meno un documento che ha il coraggio di essere alternativo e presentarsi in totale trasparenza e coerenza ai lavoratori e alle lavoratrici, che non far finta di essere tutti d’accordo e poi tenere sotto traccia (o peggio sui giornali) una discussione feroce su chi deve essere il futuro segretario generale della Cgil.
Eliana Como

lunedì 28 maggio 2018

LA SOVRANITA' NON APPARTIENE AGLI OPERATORI ECONOMICI O FINANZIARI


Maurizio Acerbo, segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista, è componente del coordinamento nazionale di Potere al Popolo, dichiara:

"Le scelte e le parole del Presidente della Repubblica suscitano rabbia e sconcerto.
Il nostro giudizio negativo su Salvini e Di Maio non ci impedisce di condannare con nettezza la scelta del Presidente della Repubblica.
Il comportamento di Mattarella ha le sembianze più di un golpe bianco che di una rigorosa difesa della Costituzione. Nella Costituzione è previsto il divieto di ricostituire il partito fascista, non quello di mettere in discussione i trattati europei o la moneta unica.
La sovranità non appartiene agli "operatori economici o finanziari" e agli "investitori italiani e stranieri" citati da Mattarella. Il comportamento del Presidente e il suo intervento così pesante sul terreno delle scelte politiche è per noi indifendibile.
Non ci stupisce che a sostegno di Mattarella si siano schierati immediatamente due improbabili campioni del costituzionalismo come Renzi e Berlusconi. Questa operazione è la prosecuzione delle ingerenze dell'UE ed avevamo già da tempo profetizzato che Cottarelli, onnipresente su giornali e tv, sarebbe stato il nuovo Monti da imporre a colpi di spread. Proprio perchè ci siamo sempre schierati in difesa della democrazia costituzionale non possiamo che dire NO a questa operazione e all'incarico a un uomo del Fondo Monetario Internazionale. Chi difende la Costituzione non può schierarsi per un'acritica difesa di Mattarella. Rifiutiamo di dover scegliere tra la peste e il colera, tra Salvini e Di Maio da una parte e Renzi e Berlusconi dall'altra. Si tratta di due versioni diverse del neoliberismo.
Ci schieriamo dalla parte della democrazia e della Costituzione come abbiamo sempre fatto.
La classe dirigente di centrodestra e centrosinistra che ha condiviso le scelte strategiche dagli anni '90 é ormai delegittimata e trascina nel discredito le stesse istituzioni.
Il Presidente della Repubblica, come il suo predecessore, assume il ruolo di garante non della Costituzione ma di di uno stato permanente di eccezione.
La richiesta di impeachment non è fondata sul piano costituzionale e il comportamento di M5S e Lega, a partire dalla scelta di un premier inconsistente sul piano politico, ha contribuito a questo esito. Certo Mattarella ha fatto un gran regalo a Salvini che può ergersi a difensore degli italiani e il M5S cerca di competere alzando il volume.
Da sempre denunciamo che il cosiddetto "pilota automatico" non è compatibile con la democrazia e che la mette in crisi sul piano formale e sostanziale. A cosa serve poter votare se le scelte di fondo sono già predeterminate? E come si può rafforzare il legame tra cittadine/i e istituzioni repubblicane se un rigore insensato riduce progressivamente diritti?
Se Mattarella avesse detto no alla nomina di un demagogo razzista xenofobo come Salvini al ministero degli Interni avremmo apprezzato. Ma il suo intervento in nome dell'ordine post-democratico nato a Maastricht nel 1992 non è condivisibile e accettabile.
Lo ricordiamo come ministro della difesa ai tempi della guerra nella ex-Jugoslavia e ci è ben chiaro che tende ad anteporre il quadro internazionale alla Costituzione.
Rivendichiamo con orgoglio il nostro voto da sempre contrario ai trattati europei e la nostra lotta per un'altra Europa non in nome del nazionalismo ma della democrazia e della difesa e dell'estensione dei diritti. Costruiamo uno schieramento di sinistra popolare antiliberista per l'attuazione della Costituzione e dunque contro i trattati europei e alternativo a tutti i poli esistenti. 

Né con Cottarelli né con Salvini"

28 maggio 2018

domenica 27 maggio 2018

PAP: AVANTI INDIETRO NON SI TORNA!



Dal compagno di Sora (Fr) Paolo Ceccano la riflessione che condividiamo come circolo PRC A. Casaletti  dopo la due giorni di Napoli.

Abbiamo costruito potere al popolo in pieno inverno, in queste giornate afose di Napoli nel cortile di un ex manicomio, una moltitudine di compagne e compagni continuano più convinti di prima a costruire e migliorare un polo della sinistra, credibile. Senza chi della politica ne fa personalismi, senza i "comunisti" che da un lato fanno le pulci a potere al popolo e dall'altro si candidano con sindaci di destra nei loro paesi. 
Continuiamo a non piegarci a niente. 
Al posto di consegnarci a Grillo e Salvini preferiamo resistere, sicuri che presto ribalteremo tutto !

ELEZIONI RSU LINATE MALPENSA NO AL TESTO UNICO!


CSP : EDUCAZIONE SESSUALE A SCUOLA UN TABU' !

Pubblichiamo volentieri la riflessione apparsa sulla pagina fb del Comitato per la Scuola Pubblica di Paderno D. che fa riferimento all'ultimo incontro per la creazione di uno sportello LGBTQI sul nostro territorio

ATTIVISMO ANTIOMOFOBIA A PADERNO, MA L'EDUCAZIONE SESSUALE A SCUOLA E'ANCORA TABU'.

Il fatto che in Italia non sia obbligatorio inserire l'educazione sessuale nei curricula ministeriali fa sì che non esistano degli standard per il suo insegnamento e che le singole organizzazioni che se ne fanno carico siano legittimate a portare i messaggi che scelgono...e il problema, continua..A Paderno Dugnano, non senza fatica ne'senza improbabili accuse provenienti da quanti si comportano da "maggioranza silenziosa ma giudicante"finalmente si e'chiaramente parlato di omofobia, bifobia e transfobia.
Gli attivisti per i diritti delle persone LGBTQI, presenti alla serata organizzata da associazioni cittadine e forze progressiste,testimoni di un grande impegno,ogni giorno combattono la discriminazione e l'indifferenza, l'ignoranza di chi minimizza e tira avanti con sorrisi, belle parole e pochi fatti.
In realta' rispetto ai problemi esistenziali provocati da razzismo, discriminazione e bullismo da minimizzare c'e'ben poco, come hanno spiegato gli psicoterapeuti intervenuti: dati alla mano i casi di giovani ad esempio con disturbi di anoressia, depressione e bulimia si sono moltiplicati in pochi anni.
In una societa'che spinge all'omologazione e all'obbedienza, propone il "Grande Fratello", invita all'acriticita'e criminalizza la diversita', invece la lotta al bullismo puo'essere fatta solo trasmettendo la cultura della resistenza e della ribellione al sistema. E'il sistema, infatti, che taglia i finanziamenti ai Cps, ai consultori e impedisce i diritti civili (aborto assistito, unioni omosessuali e pari opportunita').
Giornate, briefing e iniziative retoriche, brand e progetti "no al bullismo"lasciano il tempo che trovano.
Diventa difficile dimostrare che qualsiasi orientamento sessuale e'rispettabile se i libri di testo
veicolano gli stereotipi e le convinzioni di massa, se gli istituti pubblicizzano gli "sportelli famiglia" infarciti di oscurantismo, se non frequentare la religione cattolica sembra ancora una scelta estremista, se il "gender" e'il male assoluto.
Per non parlare del problema dell'educazione sessuale nelle scuole italiane, che è molto più serio di quanto non si creda.
In Italia,a differenza di quanto accade nella maggioranza dei paesi europei, l'educazione sessuale non è parte del programma ministeriale. Il suo insegnamento, se e quando avviene, si deve alle iniziative delle singole scuole. Mentre i motivi di questa lacuna educativa sono molto complessi, gli effetti sono palesi, nonostante spesso si preferisca ignorarli.
Attendiamo, anche qui localmente, una presa di posizione responsabile dei nostri istituti scolastici che ci faccia sperare nel progresso e credere nella laicita'della scuola

24 maggio 2018. Csp Paderno Dugnano.

mercoledì 23 maggio 2018

UNO SPORTELLO LGBTQI PER LA NOSTRA CITTA'


Ieri 22 maggio 2018 l'incontro per la creazione di uno Sportello LGBTQI alle ore 21.00 ,organizzato  all' ex sala  Quartiere di Calderara, ha portato  la viva testimonianza di coloro che sui territori vivono l'esperienza di uno sportello di ascolto, accoglienza, consiglio ed indirizzo.Un punto di riferimento competente  e qualificato che nella nostra realtà cittadina è inesistente.
Una serata dove  coloro che sono intervenuti, hanno spiegato quanto siano difficili certi percorsi affrontati spesso in totale solitudine, quando all'individuo viene a mancare un supporto fondamentale come potrebbe essere uno sportello di orientamento ,in una società che ancora discrimina per le scelte affettive dell'essere umano. Un risultato concreto che farà proseguire il progetto a cui ha aderito anche Pap- Prc A. Casaletti che ringrazia gli ospiti a partire da Antonia,a Dario, ad Alessandro e Giada che abbiamo ascoltato con particolare attenzione , imparando quanto sia importante il supporto di alcune strutture territoriali, quando la grande città appare ancora lontana per chi è adolescente e non comprende bene cosa accada in un corpo o in uno sfociare di sentimenti contrastanti.
Una collaborazione politica e sociale che aspira a sfociare in quel bene comune a cui facciamo sempre riferimento, come forza politica assieme a chi ne condivide l'importanza-
Pubblichiamo di seguito il comunicato di Rita Tomaselli Capogruppo lista civica di Noi x Paderno Dugnano .



COMUNICATO DELLA LISTA CIVICA NOI X PADERNO DUGNANO

Il 22 Maggio scorso, presso la sala comunale di Via Armstrong 9 si è tenuto un incontro tra i promotori della serata organizzato da Noi X Paderno Dugnano con la collaborazione dell’Associazione Radicale M. Cazzavillan ; PaP/Prc Casaletti e il contributo del Consigliere Daniela Caputo del PD.
Alla serata erano presenti Antonia Monopoli attivista dei diritti delle persone transgender, educatrice e consulente peer-to peer; Dario Perini  diritti LGBTQ e direttivo Italia Cuba di Milano ; Alessandro, Giada Gentile dello sportello Gay in out di Cinisello Balsamo; per valutare la possibilità di aprire nel territorio di Paderno Dugnano uno sportello LGBTI.
Nel corso della serata Dario Perini ha parlato delle problematiche che le persone LGBTI incontrano per un soddisfacente inserimento nella società a causa della loro natura, Antonia Monopoli si è particolarmente soffermata sulle problematiche delle persone transgender, campo nel quale ha maturato un’esperienza ventennale all’interno di varie associazioni impegnate nella loro accoglienza ed assistenza, Alessandro e Giada hanno invece illustrato l’organizzazione dello sportello LGBTI da loro gestito nel comune di Cinisello Balsamo con il contributo attivo dell’amministrazione comunale.
Nella successiva discussione è stato chiarito che il ruolo dello sportello dev’essere quello di accogliere ed ascoltare le persone che vi si rivolgono, capirne e valutarne i problemi per indirizzarle alle strutture ed alle professionalità in grado di dare loro un aiuto efficace e continuativo. È cioè necessario che a valle dello sportello si crei una rete di competenze in grado di dare uno sbocco al lavoro dello sportello.
Interpellati in proposito gli intervenuti si sono dichiarati disponibili a dare il proprio contributo attivo all’iniziativa nelle forme che saranno concordemente stabilite.
Prossimo step sarà quindi l’organizzazione del previsto incontro tra l’assessore competente, le forze promotrici dell’iniziativa e le associazioni che hanno manifestato la propria disponibilità.









martedì 22 maggio 2018

LE ANCELLE DIFENDONO LA 194

Oggi quarant'anni senza mammane, libere di scegliere in un mondo dove non si rispettano le scelte degli individui.Vogliamo una 194 piu' forte, vogliamo di piu' ,vogliamo strutture dappertutto, vogliamo un supporto psicologico vero, vogliamo l'aborto farmacologico, basta obiettori negli ospedali e nelle farmacie!
                               
La clinica Mangiagalli: un luogo simbolo.
uno dei primi in città a fornire il metodo farmacologico per l’aborto volontario, uno dei pochi a Milano a garantire assistenza nell’interruzione volontaria di gravidanza del secondo trimestre, un punto di riferimento in Lombardia, dove l’obiezione di coscienza raggiunge quasi il 70% nelle strutture pubbliche. E, allo stesso tempo, la prima clinica meneghina a ospitare gli antiabortisti del centro di aiuto alla vita.
Oggi, esattamente 40 anni dopo la legge 194 del 22 maggio 1978, rivendichiamo e riaffermiamo i nostri diritti.
Oggi siamo vestite come le ancelle del The Handmaid’s Tale di Margaret Atwood: in questo romanzo ambientato in un futuro non lontano le donne vengono schiacciate da una dittatura religiosa e considerate solo in relazione al loro valore riproduttivo. Un futuro immaginato ben simile al nostro passato e al nostro presente, tra dittature, aggressione coloniale e tutte le volte in cui le classi sociali considerate “inferiori” sono
state sfruttate e schiacciate dalle più potenti.
Ma anche le ancelle hanno messo in piedi la loro Resistenza: e per questo siamo qui oggi.
In Lombardia solo in 5 strutture l’obiezione è inferiore al 50%. Sono ben 6 su 63 i presidi nei quali la totalità di ginecologi e ginecologhe è obiettore di coscienza. In 16 strutture è superiore all’80%.
In Italia circa il 40% delle strutture ospedaliere che dovrebbero garantire il servizio di IVG non ha ambulatori ad esso deputati. Stato e Regione non se ne occupano: questa è violenza istituzionale e discriminazione di genere.
Gli aborti non legali e quindi non sicuri causano circa 50.000 morti all’anno, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità: questi, sì, sono femminicidi. Tutto questo non lo accettiamo. La nostra è anche una lotta di classe: vogliamo aborto accessibile e sicuro anche per straniere, migranti e donne senza la possibilità di rivolgersi a medici privati o all’estero.
Vogliamo la 194 e vogliamo molto di più. Aborto farmacologico. La fine
del dominio di ProVita e obiettori. Supporto sociale e psicologico.
Ginecologi, ginecologhe, ostetriche: siate supporto e non giudici.
NOLITE TE BASTARDES CARBORUNDORUM
Non ci lasceremo schiacciare da nessuno

Il 26 maggio N1DM in tutta Italia tornerà a parlare di 194 e dei nostri diritti. A Milano ci vedremo nei giardini della Guastalla dalle 15.30.  
da NONUNADIMENO Milano


lunedì 21 maggio 2018

NOI X PADERNO DUGNANO E SPORTELLO LGBTQI

Antonia Monopoli attivista per informazioni diritti civili delle persone transgender, educatrice e consulente Peer to Peer assieme a  Dario Perini attivista per i diritti LGBTQ / Direttivo Italia Cuba di Milano ed Alessandro dell'Ass.ne Gaymin Out saranno ospiti domani sera 22 maggio 2018 ore 21.00 sede ex Quartiere Calderara Via Armstrong Paderno D.
Incontro organizzato dalla lista civica Noi x Paderno D., Ass.ne Radicale Myriam Cazzavillan, consigliera Daniela Caputo e Prc A. Casaletti per esaminare prospettiva apertura sportello territoriale LGBTQI



domenica 20 maggio 2018

ASSEMBLEA PAP A MILANO



C O M U N I C A T O


Le compagne/i che hanno contribuito alla campagna elettorale di Potere al Popolo della zona Nord-Ovest Bollatese, insieme alle compagne di Paderno, riunitesi Sabato 19 Maggio, ritengono necessario un confronto collettivo in preparazione dell'incontro nazionale di Napoli del 26-27 ed invitano le altre realtà di Potere al Popolo di Milano e Provincia, a promuovere
un'assemblea provinciale di Milano, da effettuarsi prima
di quella di Napoli, per riprendere iniziative e discussione politica.

E' da tempo che a Milano ciò non succede, lasciando così le realtà organizzate, ma in particolar modo i simpatizzanti e gli elettori di Potere al Popolo, all'oscuro di notizie, impedendo così un dibattito politico aperto.
Nell'agenda e nello spirito di Potere al Popolo, il confronto e il coinvolgimento di tutte/i è al primo posto, indispensabile per un progetto politico ambizioso.
Si è detto "indietro non si torna". Per rispettare ciò bisogna cominciare ad affrontare il presente e futuro collettivamente.

INSIEME CONTRO LE MAFIE DIMENTICA PEPPINO IMPASTATO

                                                  C O M U N I C A T O

Il 22 e 23 maggio 2018 , due giorni di iniziative intitolate "Insieme contro le Mafie", momenti di letture e fiaccolate antimafia, il ricordo delle tante vitttime , ma di una in particolare ,Peppino Impastato di cui quest'anno ricorre il 40mo anniversario,  non vi è nemmeno una piccola citazione.
Eppure non è  trascorso molto tempo da quel 1 ottobre 2017, quando Giovanni Impastato , fratello di Peppino presento' il suo libro "Oltre i cento passi" proprio a Paderno Dugnano in aula consiliare, un intenso momento che molti ricordano con estremo affetto.  
Due giorni di Insieme contro le mafie dovrebbe produrre qualche cosa, almeno qualche proposta ,come il restauro della targa in P.zza Falcone e Borsellino estremamente rovinata, ma anche l'intitolazione dei giardinetti di fronte alla medesinma piazza proprio a Peppino Impastato!
Lo chiediamo a gran voce come circolo PRC A. Casaletti in nome di colui che  con coraggio e le sue idee ha combattuto sino alla fine ,senza paura dicendo: 
                       La mafia uccide il silenzio pure! 

sabato 19 maggio 2018

IL SINDACATO E' UN'ALTRA COSA

Quante volte ce lo siamo detti durante le discussioni? Certo il sindacato dovrebbe rappresentare, essere sempre con i lavoratori ecc....
Eliana Como Fiom d Bergamo rappresenta quella minoranza CGIL che dice proprio questo: il sindacato è un'altra cosa. Ospite a Paderno Dugnano al dibattito di lunedi' 14 maggio  voluto da Pap e Ass.ne Punto Rosso, riprendiamo oggi dal suo profilo questa riflessione, con un Congresso CGIL ormai alle porte.

"Una parte del mio intervento di ieri alla assemblea generale Fiom, si  interrompe proprio mentre sto criticando la gestione autoritaria della Cgil di Brescia! 😁 ci sarà un perché...
Ho chiuso poco dopo dicendo: l’unica vera discussione che si sta facendo nella maggioranza è su chi farà il segretario. E non si discute invece del merito. Per questo noi presenteremo un documento alternativo. Lo facciamo con chiarezza e coerenza, pensando anche che la Cgil non abbia bisogno di questo o quel segretario per salvarsi. Quasi avesse potere taumaturgico. Non abbiamo bisogno di un messia! Abbiamo invece bisogno di recuperare il protagonismo dei delegat* e delle loro lotte. Perché di sicuro loro sanno molto più di qualsiasi segretario cosa Il Lavoro è. O meglio, cosa dovrebbe essere..."
 Attendiamo cosi' il documento alternativo di Eliana che pubblicheremo quando sarà reso noto.

 
 

mercoledì 16 maggio 2018

POTERE AL POPOLO :INIZIATIVA SUL SINDACATO

Lunedi' 14 maggio alle ore 21,00 l' ex Quartiere di Calderara ha ospitato l'iniziativa " Quale sindacato?" voluta dall'associazione Punto Rosso per Potere al Popolo.
Uno spazio ,dove i lavoratori hanno raccontato le enormi difficoltà che incontrano nel far rispettare diritti acquisiti che vengono continuamente calpestati. 
Sono intervenuti Luca Marchi, Cristian Gligora, Massimiliano Murgo, Silvia Cortesi, Federico Portaluri e Corrado, testimoni di lotta nei territori ,che attraverso le loro esperienze hanno cercato di analizzare l'attuale situazione di precarietà e crisi in cui si ritrovano parecchie realtà aziendali. Sicurezza, orari di lavoro, precarietà, industria 4.0 e soprattutto rappresentanze sindacali. Franco Calandri SGB ha evidenziato quanto il passato abbia creato un arretramento sindacale non indifferente ,approdando all'attuale conflitto sociale, ma soprattutto ribadendo che bisogna avviare un processo di ricostruzione sindacale unitario con le forze che lottano portando a mobilitazioni comuni. Eliana Como, ha sottolineato le evidenti difficoltà in cui si trovano coloro legati al sindacalismo confederale , che cercano dall'interno di portare una  ventata di cambiamento in  un sistema incancrenito e ormai sostanzialmente assopito, ribadendo che tutto questo verrà proposto come argomentazione  durante il prossimo Congresso CGIL. Infine Mattia Scolari - Cub ha riportato il discorso sulla rappresentanza sindacale dove ancora il padrone risulta il perno nel scegliere la controparte sindacale. Tutti gli ospiti hanno esternato il fabbisogno di costruire un sindacato di classe ,rilanciando il conflitto sociale contro il modello concertativo attuale, perseguendo obiettivi di solidarietà sociale. Un sindacato dove l'essenza sia costituita dal   dibattito democratico e la pluralità di tendenze ,evitando l'eccessivo scissionismo , ma soprattutto un soggetto, autonomo, indipendente da qualsiasi condizionamento esterno. Infine Giovanni Carenza di Pap ha sintetizzato quanto interessante e propositiva sia stata l'iniziativa da ripetere anche in altri territori. 






domenica 13 maggio 2018

LAVORO,PRECARIATO,SINDACATO E INDUSTRIA 4.0

Domani sera ore 21,00  ex Quartiere di Calderara - Via Armostrong(di fianco alla posta) - Paderno Dugnano si svolgerà l'iniziativa dedicata ai lavoratori in lotta ,un momento di confronto con coloro che difendono e stanno accanto ai lavoratori in un Paese dove la dignità è spesso calpestata, soprattutto quando si parla di giovani. Sfruttamento,precarietà, diritti negati , orari di lavoro non rispettati fanno ormai parte dell'attuale  che  non deve essere accettato ma bensi' cambiato. Gli interventi dei lavoratori sarà il perno della serata poichè sebbene   dal lavoro parta tutto,la nostra società diversa è avviata verso un processo di automatizzazione  dove l'umano conterà sempremeno. Purtroppo ,l'avvento di nuove tecnologie , la robotica stessa ci catapulterà sempre piu' verso una realtà lavorativa dove saranno i macchinari stessi a prendere il posto dell'uomo, creando ancor piu' disoccupazione. 
Industria 4.0  (o in inglese Industry 4.0) indica una tendenza dell'automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.Una quarta rivoluzione industriale si appresta a sconvolgere tutto l'iter a cui siamo abituati, l'avvento dell'automazione riducerà sempre piu' il personale addetto alle lavorazioni stesse.
L’effetto sarà la creazione di 2 nuovi milioni di posti di lavoro, ma contemporaneamente ne spariranno 7, con un saldo netto negativo di oltre 5 milioni di posti di lavoro.
A livello di gruppi professionali le perdite si concentreranno nelle aree amministrative e della produzione: rispettivamente 4,8 e 1,6 milioni di posti distrutti. Secondo la ricerca compenseranno parzialmente queste perdite l’area finanziaria, il management, l’informatica e l’ingegneria.
Affrontare questa nuova ondata dopo una crisi prolungata nel nostro Paese sarà ancor piu' difficile se non si cercherà  di studiare in modo approfondito cio' che sta già accadendo in numerose aree industriali. Sopravvivere e soprattutto ricercare soluzioni in tal senso potrebbe attutireun fenomeno in crescita di cui ancora raramente si parla. 
Vi aspettiamo per un momento di riflessione importante.

giovedì 10 maggio 2018

PARCO DI VIA GORIZIA ADDIO

Tanti i cittadini, le associazioni, i partiti politici che per quasi un anno si sono battuti per salvare il Parco di Via Gorizia, area verde e importante polmone della nostra città-
Martedi' 8 maggio il Consiglio Comunale salta, manca il numero legale , grandi assenti il sindaco, gli assessori e i consiglieri di FI. 
Ieri sera , 9 maggio si ripete piu' o meno lo stesso rituale, mancano ancora il sindaco,un assessore, i consiglieri di FI e i consiglieri di una lista civica, ma si raggiunge il numero legale. 
Numerosa la platea  presente, che per nulla intimorita partecipa e fa sentire la propria voce ,contraria a un'insana politica portata avanti da troppo tempo. Cittadini troppo spesso inascoltati si oppongono a scellerate scelte, costruire 3 palazzine in un parco, un bene comune giova solo ai pochi che lo hanno deciso.
Gli interventi dei consiglieri d'opposizione si fanno sentire, cercano di sensibilizzare, leggono le osservazioni di molte forze, dalle associazioni, ai partiti che hanno cercato in tutti i modi possibili di opporsi all'ennesimo scempio di un territorio ormai pura  oasi di cemento. 
Nulla , l'imperterrita maggioranza con   il voto 10 contro 9  punisce il bene comune di tutti, arrivando  a concludere la lunga maratona lavori  alle ore 2.15 ,espellendo il consigliere della lista civica IXC ,che con tanto trasporto aveva cercato di far comprendere a ciechi e sordi rappresentanti  l'importanza del verde nella nostra città. A tal proposito esprimiamo come circolo PRC a Giovanni Giuranna la nostra doverosa  solidarietà .


Il futuro incerto di una maggioranza sempre piu' in balia degli ultimi eventi, fa pensare a divisioni interne per la successione della carica di sindaco. 
Il primo cittadino riveste un ruolo di estrema  importanza , è colui che viene scelto dalla gente, è colui che deciderà e rappresenterà un'intera città, puo' esser semplicemente sostituito da un vice-sindaco  che invece è stato nominato dal sindaco uscente? Favorire una tale scelta anzichè approdare a elezioni anticipate è sicuramente piu' semplice, piu' veloce , evitando anche un probabile commissariamento. 
Insomma ,ancora una volta cittadini inascoltati ,privati di un bene comune importante ,dimenticando per l'ennesima volta l'arte nell'applicare processi democratici , ormai  divenuti solo un vago ricordo.

 


 

mercoledì 9 maggio 2018

LIMBIATE: NIENTE MENSA SCOLASTICA PER 7 BAMBINI



Ai confini dei nostri quartieri, presso i nostri prossimi vicini di casa si sta consumando un dramma disumano sulla pelle di un pugno di minorenni senza colpa, sostenuti solo da qualche consigliere di opposizione alla Giunta comunale Romeo, da qualche cittadino genitore a sua volta (che osando difenderli e'stato intimidito, strumentalizzato e offeso nonche'discriminato ed espulso nel piu'classico e a noi noto stile cyberbullo nell'ambito dei gruppi social che si occupano della vita nel comune)e da insegnanti di buon senso che avrebbero nascostamente distribuito il cibo ai piccoli scolari; che non ci risulta si siano pero'esposte pubblicamente, a dimostrazione del fatto che nelle scuole persiste un clima di prepotenza inqualificabile, che induce a rifarsi all'omerta'persino coloro che compiono il piu'ovvio e naturale dei gesti come far mangiare un bambino della primaria.
Considerato il fatto che attualmente grazie alla "Buona scuola" il Preside ha facolta'di "padrone"verso il personale (per esempio, una bidella denunciando maltrattamenti sui bambinI di un istituto e'stata poi licenziata con un altra scusa) forse e'comprensibile la prudenza delle maestre, certo che comunque il non prendere posizione non migliora la situazione sociale, ne'aiuta la scuola.
Il Dirigente scolastico del plesso Gianni Rodari si e' schierato, infatti,
categoricamente con l'Amministrazione limbiatese affermando che a causa della morosita'genitoriale i figli devono stare a scuola senza mangiare ne'poter portare cibo da casa (adducendo motivazioni di igiene e sicurezza), avendo accesso solo ad un bicchiere d'acqua e un frutto.
Ci chiediamo come mai in questo caso nessuno si stracci le vesti ne'gridi al degrado dei valori e alla responsabilita'educativa che si invoca quando una maestra/o rivendica una sua idea personale e politica, beve una birra o e'omosessuale. Invece e'lecito domandarsi: che accidenti sta insegnando, che razza di valori sta trasmettendo, questa scuola, ai ragazzi?
Abbiamo iniziato ad informarci sulla vicenda e a prendere contatto coi limbiatesi, scoprendo conversazioni per stomaci di ferro che alimentano una surreale guerra tra poveri e che incide le piaghe spurgando le infezioni di un mondo perverso che spesso orbita intorno alla scuola.
"Fanno bene a togliergli il servizio, perche'io ho sempre pagato"e via dicendo.
Ovviamente, non si sa bene per quale divinatoria facolta' (forse del genere di alta cultura e consapevolezza: pettegolezzo, spionaggio del vicino di pianerottolo, conversazione orecchiata in coda al supermarket) tanti schierati per la "linea dura" del comune sanno con assoluta certezza che chi non paga "e'furbo", va in vacanza ai Caraibi e gira col suv. Infatti. Puntualmente in queste occasioni tutti hanno un vicino di casa col macchinone.
E i migranti guadagnano 50 euro al giorno, argomento della stessa pasta.
Si potrebbe entrare nel complicato discorso calcoli e debiti del comune (qualcuno lo sta facendo in un modo che fa riflettere: "perche'nessuno si incazza con la politica di oggi e di ieri, È appena il caso di ricordare al Sindaco di Limbiate che il Sindaco di prima lo rimproverava di essere stato condannato nel 2011 dalla Corte dei Conti a risarcire al Comune di Limbiate 126 mila euro e che dopo cinque anni, nel 2016, ce ne doveva restituire ancora la metà, oppure perche'nessuno parla dei debiti municipali che aumentano per esempio, quando, a causa dell'incapacità della Giunta il Tribunale ci costringe a pagare più di 500 mila euro alla Mascheroni Strade o perché da tre anni dicono che costruiranno una scuola nuova a San Francesco e ancora non hanno posato un mattone o perche' il Parco delle Groane è pieno di discariche a cielo aperto e nessuna Amministrazione se ne preoccupa da anni.
Ma niente, evidentemente Romeo e'un sindaco con la Ruspa, per i cittadini in difficolta': "potrebbero far parte dei genitori che non pagano la mensa scolastica".
Cosi'il primo cittadino risponde ad un Comitato in protesta per i mancati lavori di costruzione della Scuola Anna Frank.
Non basta proporre come soluzione il prelievo della retta della refezione in Rid direttamente dal conto corrente.
A nostro parere bisogna smetterla di chiudere gli occhi e il resto: i poveri aumentano e buona parte della popolazione non arriva a fine mese, invece di parlare della modalita'di pagamento andiamo alla fonte dei problemi.

 



Csp Paderno Dugnano

martedì 8 maggio 2018

PEPPINO IMPASTATO 40MO ANNIVERSARIO

Cinisi 9 maggio 1978, Peppino Impastato moriva dilaniato da una bomba "Col suo cadavere venne inscenato un attentato, per distruggerne anche l'immagine, in cui la stessa vittima apparisse come suicida, ponendo una carica di tritolo sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo gli elettori di Cinisi votarono ancora il suo nome, riuscendo ad eleggerlo simbolicamente al Consiglio comunale." Paderno Dugnano non possiede vie od aule che ricordino Giuseppe Impastato, una lacuna che potrebbe esser sanata magari proprio quest'anno nel quarantesimo anniversario del suo assassinio.

Le elezioni comunali di Cinisi del 14 maggio 1978

Il quadro politico è di facile immaginazione . Un DC tra le piu' clientelari e vigliacche un PSDI con le clientele in avanzato stato di decomposizione, una sinistra storica molto debole e permeabile a penetrazioni clientelari di ogni tipo completamente subalterna , sia sul piano politico che su quello ideologico alla DC e ai suoi spettatori.
La Sinistra Rivoluzionaria è presente a Cinisi da piu' di dieci anni e la sua storia è ricchissima di esperienze e contraddizioni. Dalle lotte contadine di Punta Raisi ai primi tentativi di organizzare gli edili precari,dalle battaglie politiche sui diritti civili,alla magnifica esperienza di un Circolo giovanile, che rappresenta di fatto l'unico momento di aggregazione di vasti strati giovanili.
Per citare alcuni dati nel 1976, alle elezioni politiche DP ha ottenuto a Cinisi il 4,2% dei voti, la
piu' alta percentuale siciliana e nel 1977 una delle maggiori perventuali di firme gli 8 referendum.
La scelta di presentare una lista DP a questa scadenza, non è stata facile nè priva di contraddizioni.La crisi del dopo-guerra è stata molto profonda e ha comportato per molti compagni una vera e propria forzatura nell'assunzione di una precisa identità politico-culturale.L'emergere dei nuovi movimenti,la teoria dei bisogni, con tutte le sue immplicazioni positive e le sue deformazioni, le contraddizioni uomo.donna e personale-politico, se da un lato hanno arricchito di contenuti nuovi la nostra esperienza,dall'altro hanno allontanato  non poco la nostra capacità di intervento politico.
Ecco i motivi per cui abbiamo deciso di presentarci:
1) negli ultimi anni se non altro sul terreno della controinformazione siamo stati l'unica forza di opposizione alle varie maggioranze che si sono susseguite al Comune(siamo riusciti a bloccare alcuni progetti speculativi con evidenti interessi di mafia)
2)siamo stati l'unico polo di aggregazione a livello giovanile e questo da dieci anni sia sul terreno politico che su quello culturale
3)sul terreno della difesa della democrazia e dei diritti civili siamo stati e siamo la sola forza della sinistra che abbia prodotto informazione, lotta ed aggregazione
4) tutte le lotte operaie e proletarie di questi dieci anni hanno sempre visto nostri compagni in prima fila, fino all'ultima,vincente,degli operai della centrale elettrica di Punta Raisi, per il posto di lavoro:il delegato sindacale è nostro candidato..
Una lista aperta,di conseguenza, a tutte le istanze di movimento e di opposizione, una foto fedele della nostra storia. Una lista ,la cui composizione parla da se': quattro operai, due studenti, due insegnanti e quattro disoccupati, di cui due sono compagne del Collettivo Femminista.
Abbate Giacomo, Cavataio Benedetto, Di Maggio Faro, Giannola Antonino, Iacopelli Graziella, Impastato Giuseppe, La Fata Antonino, Fata Pietro, Lo Duca Vito, Pizzo Giuseppe, Vitale Giuseppe, Vitale Maria Fara.
da Lunga è la notte a cura di Umberto Santino - il pezzo di cui sopra è stato parzialmente pubblicato sul "Quotidiano dei lavoratori" 6 maggio 1978
 Cinisi 9 maggio 1979 la prima manifestazione antimafia


SALTA IL CONSIGLIO COMUNALE PER LA R3

Niente numero legale e salta il Consiglio Comunale convocato per il giorno  8 maggio ore 19.30.
I consiglieri di FI della maggioranza non si sono presentati per la discussione sulla R3, costruzione di nr 3 palazzine nel Parco di Via Gorizia.
Domani sera vedremo se con la seconda convocazione si raggungerà il numero sufficiente per l'inizio dei lavori.
Una situazione difficile, il sindaco Marco Alparone inizierà un nuovo percorso come consigliere regionale e l'attuale maggioranza sembra già soffrirne l'assenza ,oppure semplicemente mancando l'anello di congiunzione, inizia a scalfirsi quella compattezza che ha resistito tanti anni?
Tanto cemento, alberi  secolari rasi al suolo, autostrade, centri giovanili venduti, consigli di quartiere chiusi, ampliamento di centri comerciali a discapito del piccolo commercio e non da ultimo ancora il Parco di Via Gorizia in bilico per la costruzione di altre nuove palazzine.--
Fra un anno torneremo al voto per eleggere un nuovo sindaco e una nuova maggioranza, e un detto popolare ricorda: chi ha piu' intelligenza la usi.

domenica 6 maggio 2018

TRAFFICO,CEMENTO,ALBERI TAGLIATI NON E' QUESTA LA PADERNO CHE VOGLIAMO!

 Le  strade di immissione alla Rho-Monza , in queste ultime settimane ,sono state chiuse per dar luogo all'ampliamento di quelle corsie che i cittadini chiedevano interrate, invece non solo saranno aperte ma il disagio di questi giorni e quelli che verranno ,da luogo ogni mattina a lunghe code di automobili.
Una situazione che porta aumento di inquinamento e soprattutto imbottigliamenti da traffico a cui la nostra città non era abituata.
 Quando si parla di inquinamento, dobbiamo tener presente non solo la cementificazione che a breve l' attuale giunta di centro destra attuerà ,perdendo il Parco di Via Gorizia costruendovi delle palazzine,  ma anche al  taglio costante di alberi secolari come quelli che erano presenti in Via IV Novembre e Via S. Ambrogio.
I polmoni verdi della nostra città per motivazioni diverse stanno scomparendo, anzichè esser maggiormente tutelati per la nostra stessa salute , si preferisce eliminarli, un'insana politica che attanaglia tutta la provincia milanese.
Esiste una pagina fb Salviamo il Parco , esistono tanti utenti che cliccano il famoso "mi piace" a cui
rivolgiamo il nostro appello: il giorno 8 maggio 2018 ore 19,30 in Consiglio Comunale verrà discussa la variante R3, come cittadini cerchiamo di esserci, il parco , gli alberi , il verde sono un bene irrinunciabile!  Usciamo dalle nostre case per dire NO a quest'ennesimo scempio , non è la Paderno D. che vogliamo!
Noi ci saremo assieme a tutte le forze politiche e le associazioni che hanno a cuore il bene comune.
 
 

giovedì 3 maggio 2018

IL CSP INTERVIENE SULLA QUESTIONE PARCO


Il verde è un bene irrinunciabile soprattutto per i nostri bambini


PARCO DI VIA GORIZIA:
LE (NON) RISPOSTE DELL' AMMINISTRAZIONE COMUNALE ALLE OSSERVAZIONI DEI CITTADINI.
COMMISSIONE TERRITORIO: AGONIA DI UN MANDATO COMUNALE FIGLIO DELL' ARROGANZA.

Nonostante il credito che i padernesi vantano nei confronti dei propri dirigenti amministrativi, nel senso della contribuzione che versano nelle casse del fisco, la posizione della maggioranza rispetto al progetto di cementificazione dell'area verde di Paderno via Gorizia si e'espressa in questi ultimi mesi come un classico muro di gomma, incurante dell'interesse pubblico e delle richieste degli abitanti della citta'.
Ormai è quasi un anno che i cittadini, le associazioni, i partiti padernesi stanno cercando di fermare l'attuazione di una nuova cementificazione ,dove a farne le spese sarà un bene pubblico.
Sacrificare un parco si puo', certo , cosi' per l'ennesima volta un territorio verrà privato di alberi e distese verdi a favore di nuove costruzioni ed altre vie di accesso.
Volendo occuparsi di ecologia, scuole e insegnanti in effetti potrebbero trovare in questa vicenda un tema piu'concreto piuttosto che le passeggiate simboliche di qualche metro. La citta'e'ostaggio di un gruppo di palazzinari impuniti, sarebbe il caso di fare ciascuno la propria parte per risvegliare le coscienze!
La commissione territorio di ieri sera e'stata l'ennesimo dialogo con i sordi.
Questo nonostante i consiglieri di opposizione avessero gia'presentato le firme dei cittadini in contrasto a questo intento e rivolto a sindaco e vicesindaco le osservazioni e le proposte contrarie allo sfruttamento dell'ennesima area verde e alla speculazione.
Cosa ancora piu'degna di rilievo e'il fatto che sulla costruzione nell'area in questione esiste una pregiudiziale importante: LA PROPRIETA' RISULTA INADEMPIENTE NEL PAGAMENTO DELL' IMU, MENTRE, SENZA RICEVERE FAVORI NE'SCONTI IN MERITO TUTTI I CITTADINI ONESTI DI PADERNO CHE INVECE PAGANO I TRIBUTI, SPESSO NON RIESCONO A ONORARE I PROPRI DEBITI IMMOBILIARI E AD ARRIVARE A FINE MESE
.
Restano le tante domande senza una risposta:
Perche'tutto questo fastidio nei confronti del contraddittorio, questo sprezzo del confronto? Perche'questo snobismo verso le istanze popolari, questa fretta , a scadenza di mandato,nell'attuare un piano di sfruttamento del territorio? Perche'questo interesse nell'aumentare le volumetrie dell'area?
Fra tanti misteri, cio'che ci sembra chiaro e'che una parte dei cittadini vuole ancora conoscere, chiedere e partecipare senza cedere all'idea di vivere una vita irresponsabile con delega in bianco ad una politica arrogante dedita ai furti di verde pubblico.
Abbiamo fiducia nella nostra gente, che siamo certi rispondera'all'appello di presenza in consiglio comunale e sosterra'le iniziative di legittima protesta.


3 maggio 2018.


Csp Paderno Dugnano.

mercoledì 2 maggio 2018

PISA SERATA DEDICATA AL NICARAGUA E AL VENEZUELA

Riceviamo da Serena Campani  (insegnante e giornalista) questo articolo che volentieri pubblichiamo e rilanciamo sull'attuale situazione in Venezuela e Nicaragua

Nella serata di lunedì 30 Aprile si è svolta a Riglione -Pisa- presso la Casa del Popolo di Pisanello, una interessante iniziativa su temi riguardanti l'America Latina, organizzata dal Giga (Gruppo Insegnanti Geografia Autorganizzati) in collaborazione con le associazioni Ita-Nica, Italia-Cuba e con la redazione pisana di Lotta Continua. Ospiti d'onore della serata Eduardo Barranco, console generale aggiunto de segunda del consolato venezuelano di Milano e Geraldina Colotti, giornalista e scrittrice, venuta in Toscana per presentare il suo ultimo libro Dopo Chávez. Come nascono le bandiere.
Il Prof. Andrea Vento, ha aperto la serata facendo una breve introduzione sulla complessa situazione attuale dell'America Latina, soffermandosi in particolare sulle dinamiche economiche e geopolitiche in corso.
In seguito Mauro Rubichi e Andrea Grillo, che si occupano di cooperazione internazionale col Nicaragua, hanno provato a tirare le fila dei fatti che stanno proprio in questi ultimi giorni accadendo in quel paese e di cui la stampa internazionale pare essere ancora poco informata.
Come inquadrare la complessa situazione seguita alla sconfitta dell'ultima rivoluzione del secolo scorso? Gli ospiti hanno tentato di problematizzare il tema mostrando i tanti attori e le ingerenze che agiscono contro i paesi progressisti in un quadro geopolitico caratterizzato dal ritorno di forze reazionarie in America Latina. Alcuni interventi del pubblico hanno fatto inoltre notare la consonanza delle violenze scoppiate con sospetta simultaneità in Nicaragua con le devastazioni mercenarie che hanno attaccato per mesi il Venezuela bolivariano.
Infine Geraldina Colotti ha parlato del suo ultimo lavoro, un libro che partendo dalla morte di Chávez affronta e ricostruisce le vicende venezuelane del governo Maduro arrivando fino al dicembre scorso. Un volume che inquadra la rivoluzione bolivariana nel portato storico di quelle novecentesche e ne identifica innovazioni e criticità.
A conclusione è intervenuto il console Eduardo Barranco. Il diplomatico ha delineato un quadro della situazione del Venezuela che alle soglie delle elezioni si sta trovando a fronteggiare un attacco internazionale mediante un blocco economico e finanziario guidato in prima linea dagli Stati Uniti.
Tuttavia, seppure in difficoltà a causa della situazione internazionale avversa, il Venezuela non si arrende e sta continuando nel suo percorso verso il socialismo: proprio pochi mesi fa è stata consegnata la due milionesima casa popolare completamente ammobiliata. Il Venezuela, stato con circa 30 milioni di abitanti, ricco di petrolio, riserve di gas naturale, oro e acqua, fa assai gola agli Stati Uniti, che dopo l'elezione di Trump hanno attuato una politica economica molto aggressiva a livello internazionale, portando i loro alleati a fare altrettanto.
Il 20 Maggio si svolgeranno le elezioni presidenziali e il console è ottimista e ha ragioni per ritenere che il presidente Maduro verrà rieletto come rappresentante del popolo e del socialismo bolivariano. Entrambi gli ospiti hanno però fatto appello alla vigilanza internazionale per smascherare e contrastare le operazioni di boicottaggio della democrazia partecipata venezuelana, programmate dalle forze conservatrici dentro e fuori il paese. “Dobbiamo prepararci -ha detto Barranco- a un periodo simile a quello sofferto da Cuba durante il cosiddetto “perìodo especial”. Con la differenza – ha aggiunto- che il Venezuela non è un'isola, è ricco di risorse e con la coscienza del popolo organizzato e con la solidarietà internazionale l'imperialismo subirà un'altra sconfitta”.
Nel frattempo è stata organizzata una campagna stampa a livello internazionale in sostegno al Venezuela volta a contrastare la “guerra mediatica” che i media main stream stanno portando avanti da mesi ormai. In Facebook e sugli altri social network si può aderire alla attività del Comando Comunicacional Internacional con l'hashtag #Tod@sconMaduro per sostenere la candidatura del presidente Nicolàs Maduro allle presidenziali del 20 Maggio.
Ha detto Geraldina Colotti, coordinatrice della campagna in Italia: “Se siamo capaci di spiegare al vicino perché difendere il Venezuela è difendere la possibilità che esista un'altra opportunità per
il socialismo, anche in questo secolo e anche in questa Italia senza memoria, abbiamo già compiuto un pezzo importante del cammino comune”.

martedì 1 maggio 2018

PRIMO MAGGIO CORTEO DI MILANO

Oggi pomeriggio il corteo partito dalla Stazione Centrale, i rappresentanti del sindacalismo di base, le associazioni, i partiti, i giovani precari, il lavoro che non  c'è , lo sfruttamento, la sicurezza.
Tanta gente, tanti giovani che hanno attraversato una città con   negozi e supermercati aperti, in una giornata che avrebbe dovuto esser di festa per tutti. Portella della Ginestra sempre nei nostri cuori per un domani che non sia un ritorno al passato.

A stragi da Purtedda

Nni lu Chianu da Purtedda
chiusu nmenzu a dui muntagni
c’è na petra supra l’erba
pi ricordu a li cumpagni.
All’additta nni sta petra
a lu tempu di li Fasci
un apostulu parrava
pi lu beni di cu nasci. (*)
E di tannu sinu ad ora
a Purtedda da Jnestra
quannu veni u Primu Maggiu
c’è u populu e fa festa.
Giulianu lu sapía
ch’era a festa di li poviri
na jurnata tuttasuli
doppu tantu tempu a chiòviri.
Cu ballava, cu cantava,
cu accordava li canzuni;
e li tavuli cunzati
di niciddi e di tirruni.

Zitu e zita cu la manu
nni la manu cu li caddi;
zitu e zita chi caminanu
e si strícanu li spaddi.
Ogni asta di bannera
era zappa vrazzu e manu,
e la terra siminata
era furnu pani e granu.
La speranza di un dumani
chi fa u munnu na famigghia
la vidíanu vicinu
e cuntavanu li mugghia.
L’oraturi di ddu jornu
era Jàpicu Schirò,
dissi, Viva U Primu Maggiu!
e la lingua ci siccò.
Di lu Muntu La Pizzuta
Giulianu e la so banna
non lintaru di sparari
e la straggi fu cunnanna.
A tappitu ed a vintagghiu
mitragghiavanu la genticomu fàuci ca mètinu
cu li vampi nni li denti. Scappa a fudda, spavintata,
nni lu chianu e grida, aiutu!,
e currennu jsa i vrazza
pi difisa comu scutu.
E li matri cu lu ciatu,
cu lu ciatu senza ciatu:
figghiu miu! e corpu e vrazza
comu ghiòmmaru aggrappatu.
Pi discriviri la scena
ci vurrissi un rumanzeri:
sta chitarra un sapi chiànciri,mmalidittu stu misteri! Doppu un quartu di ddu nfernu:
(vita morti e passioni)
li briganti si nni jeru
senza chiú munizioni.
Supra i preti e supra u sangu
ammazzati a tradimentu
arristaru vinti poviri
e firuti chiú di centu.
Supra i petri e nmenzu u sangu
figghi e matri addinucchiati
cu li lacrimi li facci
ci lavavanu a vasati.
Epifania Barbato
a lu figghiu mortu nterraci dicia: “A li poviri,
paru cca ci fannu guerra!”. Margherita, la Clisceri,
ch’era dda cu cincu figghi
arristò ammazzata nterra,
e nno ventri u sestu figghiu.
Cu ddu jornu fu a Purtedda,
cu ci va doppu tant’anni,
vidi i morti caminari
caminari senza gammi.
Vivi ancora, ancora vivi;
e na vuci ncelu e nterra,
e na vuci ncelu e nterra:
oh giustizia, quannu arrivi?!
Maggio 1947

FERMIAMO IL FURTO DEL PARCO DI VIA GORIZIA!


Ormai è quasi un anno che  i cittadini, le associazioni, i partiti padernesi stanno cercando di fermare l'attuazione di una nuova cementificazione ,dove a farne le spese sarà un bene pubblico, ovvero il parco di Via Gorizia.
Sacrificare un parco si puo', certo , cosi' per l'ennesima volta un territorio verrà privato di alberi e distese verdi a favore di nuove coStruzioni ed altre vie di accesso.
L'appello è rivolto alla cittadinanza , un invito alla partecipazione , a non lasciarsi sopraffare dall'ennesima imposizione, occorre difendere un bene importante, soprattutto domani sera. Piu' di 3000 firme raccolte, banchetti, assemblee, consigli comunali ma in questo momento bisogna fare un ulteriore sforzo:  ESSERCI!
Variante RE3 :
Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Paderno Dugnano ha comunicato che non sono state accolte le osservazioni presentate dai cittadini sulla variante RE3 senza dare una spiegazione adeguata.

Mercoledi 2 maggio alle ore 18,30 si terrà la Commissione Territorio ( Sala giunta Municipio ) , è importante partecipare!