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martedì 20 febbraio 2018

RIUNIONE ANNUALE ANPI PADERNO DUGNANO

Domenica scorsa si è svolta, come  di consueto l'annuale riunione Anpi, un bilancio del tutto positivo sia per le numerose iniziative che per il numero degli iscritti.

Pubblichiamo l'intervento che la nostra portavoce  ha effettuato a nome del nostro circolo.


L'educazione non deve essere solo trasmissione di sapere, ma anche di valori, deve stimolare lo spirito critico. E non solo: deve far sviluppare il senso di responsabilità per le azioni concrete. Una frase di Stephan Hessel noto partigiano francese che in molti conoscono come autore del libro "Indignatevi".
Un messaggio che oggi deve risvegliare una precisa, attenta e soprattutto concreta coscienza antifascista che da troppo tempo ormai viene relegata a favore dei soliti blandi discorsi dove la sconfitta del pensiero nazifascista puo' avvenire solo attraverso la cultura. Vero verissimo ma bisogna anche ritrovare il coraggio di affrontare una realtà oggi troppo compromessa. A nulla servono gli appelli, le raccolte firme che le stesse realtà politiche ben identificate in quel centro sinistra fanno finta di non vedere. Lo scorso anno ad esempio, sono state raccolte 50.000 firme per la messa fuori legge di tutte le organizzazioni neofasciste che in tanti conoscono, chiedendo l'applicazione di quella Costituzione che in tanti nel 2016 abbiamo difeso, eppure quelle firme giacciono inermi poichè gli appelli rivolti alla segreteria della Sig.ra Boldrini sono rimasti inascoltati.
La risposta al gravissimo episodio di Macerata avrebbe dovuto essere automatico anche se per fortuna vi è stata una splendida disobbedienza civile, un'immensa diga di persone che hanno avuto il coraggio di scendere in piazza nonostante le numerose associazioni abbiano preferito osservare un inaspettato divieto. Al solito bel frasario dovrebbero seguire i fatti, in alcuni comuni le risposte delle istituzioni sono totalmente silenti quando la sinistra radicale , il Prc in particolar modo chiede il divieto a spazi concessi con molta facilità ad organizzazioni neofasciste ,tutto per non aumentare una tensione che invece è solo apparente. Si puo' imporre la linea del silenzio lasciando che i fascisti imperversino nei quartieri e città? Esigiamo e chiediamo una forte risposta sociale non solo in tutto il territorio nazionale ma anche nel nostro piccolo, proponendo alle forze politiche locali , come è accaduto in altri comuni che venga espressamente richiesto di vietare spazi a tali organizzazioni.
Non è piu' tempo di soprassedere ma di proporre e soprattutto di smetterla con l'antifascismo della bandiera, della teca, del museo che serve relativamente o forse è utile alle solite passerelle di personaggi conosciuti. Occorre far fronte comune con tutte le organizzazioni democratiche per un antifascismo puro e vivo come dovrebbe essere, solo cosi'facendo quel deja' vu  ormai troppo vicino, potrà essere allontanato.

Le compagne e i compagni PRC circolo A, Casaletti 


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