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domenica 14 gennaio 2018

MEDICINA DEMOCRATICA DENUNCIA MALASANITA' A BOLLATE


Buongiorno
pubblichiamo di seguito l'ennesimo esempio negativo di come la sanità pubblica viene gestita da Regione Lombardia.
La segnalazione è di una cittadina, Giovanna Baracchi , che in famiglia ha un problema di anoressia.
Medicina Democratica condivide la sua denuncia e chiede alle autorità competenti che venga ripristinato il servizio sospeso al più presto.

In Italia sono circa 3 milioni le persone che convivono con i disturbi del comportamento alimentare ,una vera epidemia sociale, anoressia e bulimia vanno di pari passo con la malattia che colpisce i nostri giovani fin dall'età di 8 anni. Un'incubo in cui sprofondano le famiglie ,costrette a gestire gravi situazioni poichè le strutture ed i programmi attuati in tal senso sul nostro territorio scarseggiano- L'ambulatorio del Centro DCA- Dipartimento di Salute Mentale Presidio di Bollate supporta numerosi giovani pazienti attraverso un' equipe medica costituita da uno psicologo, una dietista , uno psichiatra, un buon riferimento per chi soffre di un disturbo che puo' degenerare in gravissime situazioni ,a volte anche tragiche.Secondo le stime ufficiali, il 95,9% delle persone colpite sono donne e il 4,1% uomini, e in buona parte dei casi. L'anoressia è il disturbo più pericoloso dal punto di vista della mortalità, intorno al 5-10%, e si stima che chi ne soffre abbia un rischio di morte dieci volte maggiore rispetto alla popolazione generale. A partire dall'inizio del 2018 il servizio dello psicologo e del dietista nel reparto DCA dell'ex ospedale di Bollate è stato sospeso per questioni burocratiche, lasciando 200 pazienti con l'unico supporto psichiatrico che nella cura del presente disturbo non basta a curare la malattia, un danno ormai da alcune settimane già in corso a cui occorre porre rimedio al piu' presto. Un dramma che accomuna numerose famiglie lasciate senza un importante supporto, dove i figli pagano per un'assistenza sanitaria zoppicante e sempre piu' rivolta ad un sistema privatistico che abbandona chi non ha possibilità di cure a pagamento. Come genitore e madre di una figlia colpita pesantemente da questo tipo di disturbo ,faccio appello a tutti per diffondere un disservizio presente sul nostro territorio che investe numerose famiglie , per il ripristino di un servizio essenziale ,inteso a salvare i nostri figli da quell'oblio in cui questo società affonda e per una sanità che sia un bene per tutti e di tutti.

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