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venerdì 5 gennaio 2018

COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO RE3

Pubblichiamo il Comunicato del coordinamento RE3 atto a salvare il Parco di Via Gorizia, dopo aver raccolto piu' di 3000 firme il sindaco e l'attuale amministrazione insistono nel voler procedere a edificare nel parco.

SINDACO ALPARONE HAI SBAGLIATO!!!!

Il coordinamento RE3 prepara le osservazioni
Nell’ultimo consiglio comunale, il sindaco Alparone ed il suo vice Bogani hanno deliziato i presenti con slides
immaginifiche per dimostrare che l’obiettivo della Giunta, con la varante RE3, è di regalare alla città il Parco
del Seveso in via Roma e il parco di via Gorizia riqualificato.
Nelle slides di pura propaganda, relative al parco di Via Gorizia/Dalla Chiesa, non hanno però avuto il
coraggio di mostrare l’impatto devastante della edificazione prevista. Lo faremo noi, nei prossimi giorni, per
completezza di informazione.
E sempre per completezza di informazione, abbiamo l’obbligo di evidenziare alla cittadinanza ciò che è il
fondamento di tutta la vicenda della variante RE3 in permuta:

L’ERRORE DI ALPARONE
.
Nel 2013, con l’approvazione del PGT, consapevolmente o inconsapevolmente, il sindaco Alparone, con chi
lo ha sostenuto, ha attribuito l’Indice Unico di Perequazione di 0,35 per ogni mq. di superficie che,
nell’ambito RE3,
significa aver
elevato la volumetria esistente da 2.800 metri cubi a oltre 14.000 metri
cubiL’articolo 11 della L.R. 12/2005, invece, dà la possibilità di attribuire un Indice di Perequazione
“...
differenziato per parti del territorio comunale, disciplinandone altresì il rapporto con la volumetria
degli edifici esistenti, in relazione ai vari tipi di intervento previsti....”
(per esempio il Parco del
Seveso).
In altre parole, Alparone, nel 2013, ha aumentato di ben 5 volte la volumetria edificabile nell’area del Parco
del Seveso, di cui adesso si erge a paladino, utilizzando un Indice Unico che avrebbe potuto invece essere
differenziato, proprio per salvaguardare un interesse pubblico.

Se cementificare sulle sponde del Seveso è, come ha dichiarato Alparone, un atto criminale, cosa dobbiamo
pensare di chi, avendone avuto la possibilità, non ha messo in atto le misure necessarie per evitarlo o
almeno contenerlo?
Oggi si tenta di far passare l’idea che i 3000 cittadini, che hanno firmato la petizione, non abbiano interesse
al Parco del Seveso. Consigliamo di non provarci nemmeno!
Il Parco del Seveso ha radici lontane che risalgono al PRG del 1999, molto prima dell’avvento di Alparone,
quando gli attuali sostenitori del sindaco in Giunta lo definivano vergognosamente “il parco delle pantegane”. il Parco del Seveso va realizzato a beneficio della città, ma non sacrificando quello di via Dalla
Chiesa/via Gorizia.
Infatti, per quanto Alparone e Bogani si ostinino a minimizzare l’impatto della variante e a considerarla
esterna al parco di via Gorizia, non sfugge a nessuno che l’attuale contesto naturale, formato da prati e
alberi, che si estende da via Dalla Chiesa a via Gorizia, sarà irrimediabilmente compromesso con la
costruzione di 52 appartamenti e annessi parcheggi e strade di collegamento.Il verde rimasto va protetto, difeso e incrementato, non distrutto dal cemento!
La variante RE3 dovrà tornare ora in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. In questi giorni, ma
solo fino al 4 gennaio, sono consultabili gli atti nell’Albo Pretorio comunale. Seguiranno, poi, le osservazioni
dei cittadini.
La partita non è ancora chiusa e noi continueremo con decisione la nostra azione di opposizione.
L’errore di Alparone non deve essere pagato dalla città. Alparone ha sbagliato, a lui il compito di
rimediare.


Il Coordinamento RE3

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