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lunedì 4 settembre 2017

NUOVO ANNO SCOLASTICO VECCHI PROBLEMI

Riceviamo dall'attivo Comitato per la Scuola  Pubblica di Paderno Dugnano il post relativo alla ripartenza  del nuovo anno scolastico con aumenti tariffari di mensa e servizi passati sotto silenzio mentre la propaganda del bonus libri riempiva le pagine dei giornali di provincia.

AL VIA L'ANNO SCOLASTICO 2017/2018: I GIORNI DEL CAOS.MA PER AVERE GLI STESSI SERVIZI DI PRIMA!Far cominciare l'anno scolastico il 15 settembre di venerdì?
Assurdo, dicono in Toscana.
Grave danno per gli operatori turistici e le famiglie.
Il primo giorno ad inizio settembre? assolutamente da evitare, fa troppo caldo, ribattono in Sicilia.
Le scuole dovrebbero rimanere aperte d'estate, secondo alcuni illuminati "pensatori".
Meglio l'apertura il sabato per le primarie e il tempo scolastico ridotto gli altri giorni.
Ma il tempo pieno a scuola é stata una conquista per tanti lavoratori impegnati in ufficio durante le ore di studio dei figli!
e via dicendo, opinioni rimbalzano e dibattono da una parte all'altra d'Italia
Tanti discorsi su dettagli spesso poco rilevanti, per evitarne altri, sulle questioni davvero stringenti.Per deviare l'opinione pubblica.
E ribadire l'assenza di un piano politico generale per la valorizzazione della Pubblica istruzione.
Inserimenti in Sezioni primavera per gli anticipatari? Rimangono casi rari: non c'è personale per mantenere adeguato il rapporto di sorveglianza adulto/bambini, spesso bisogna ricorrere ai privati per ottenerlo. Stamattina un'inchiesta della Rai: al sud non c'é quasi manco un Nido d'infanzia! Tutti i settembre la storia é più o meno la stessa, ma c'é qualcosa che sottende le decisioni legate all'organizzazione del calendario scolastico? Intanto sappiamo che la competenza nello stabilirlo spetta alle regioni, cioé agli Usr.
Si tende poi a pensare che tutto debba essere oggi demandato a quella che é "l'autonomia" degli enti circoscritti in base a collocazione geografica e funzioni, o a quella delle singole scuole.L'autonomia sarebbe la vera, nuova, forza della scuola?
Sembrerebbe una contraddizione in termini e viene quasi da ridere a pensarlo: l'istruzione , in senso di apparato,é concepita come sovrastruttura statale e dello Stato perpetua da sempre il principale modello di cultura, nel caso cattolico-borghese e di questo utilizza gli strumenti burocratici e finanziari per sostenersi.
Gli effetti piu'evidenti dell"autonomia"sono: dividere ed imperare sui lavoratori e sugli studenti, cosi'come sulle organizzazioni sindacali, rappresentare un "alibi"per prendere decisioni non condivise.
Benefici? A conti fatti, per la gente comune,nessuno.Ma al di là del fatto che l'organizzazione del calendario segua, negli intenti, la specificità regionale delle zone e sia impostato tenendo conto delle esigenze diverse (per quanto riguarda la lombardia, per esempio, si fa valere la statistica di maggior numero di donne lavoratrici e quindi c'é un'inizio prima di altre parti d'Italia per questo motivo) e'evidente che i primi giorni di Scuola, sono, per le famiglie e senza escludere molti insegnanti (pochi i certi di assegnazione di cattedra e posizione in graduatorie!) un incubo.
Puntuale come il fischio di inizio del campionato di calcio: settembre, in Italia, e'sinonimo di CAOS SCUOLE.Fra le persone preda all'esaurimento nervoso nelle file in cassa al Carrefour (esempio padernese che sfruttiamo x esperienza personale), sabato non teneva banco solo il prezzo degli zaini come argomento ma anche: "mio figlio avra'l'insegnante di sostegno? "L'Insegnante di matematica sara'stata confermata o dovranno cambiare docente"? ( ah, la "continuita'didattica"!) " e quell'altro che aveva vinto il ricorso?" "e chi ha aderito alla mobilità?
E inoltre: "riusciremo a trovare dove mettere i bambini in regime di orario ridotto i primi giorni di scuola? In attesa che i servizi pre e post scuola e mensa comincino?"L'esercito dei NONNI si sta preparando: per molti il pre e post scuola, a Paderno( dove il Comune ha aumentato le tariffe a inizio 2017), nonche'altrove restano una spesa eccessiva.
I cittadini italiani spesso non possono far altro che appoggiarsi agli anziani e ai pensionati.
Il tam-tam cerca-aiuto raggiunge l'amica single, la mamma del compagno di classe con orari flessibili, la vicina di casa, facebook, whatsap sono le piazze dello "scambio" di "bambini"....
Arrivera'l'anno in cui questi servizi inizieranno con l'inizio delle scuole? Magari avremo cittadini meno fragili e stressati (ammesso la cosa interessi qualcuno). Per il momento no, anche se fino a pochi anni fa (anni novanta, anni di "vacche grasse" mi ha raccontato qualcuno) c'erano i centri estivi comunali funzionanti fino all'apertura delle scuole, la "crisi" (ma non era mica passata???) sembra aver spazzato via tutto! A Paderno centro estivo chiuso a luglio perche'si paga, si, i genitori versano la retta (pur pagando le tasse, ovviamente) ma al comune costa troppo!
Allora affrontiamo in allegra solitudine il problema estivo e dei primi di settembre di conciliare il lavoro e l'uscita anticipata dei figli, in quanto a stress, ci fanno compagnia le segreterie scolastiche che devono emettere (solo una volta al giorno, mica tanto) aggiornamenti degli aggioramenti della circolare sull'obbligo dei vaccini, stabilire se dividere le classi in base al parametro "salute", resistere agli assalti di genitori armati di bastoni e terrorizzati che i figli possano rimanere esclusi dalle iscrizioni ( si, questo e'successo in un Ast, non a scuola

-per il momento?-

BENVENUTI NELLA TRANQUILLA SCUOLA ITALIANA.
TARGATA FEDELI-LORENZIN

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