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lunedì 11 settembre 2017

NO AL PROGETTO DELLA GIUNTA MARONI SUI CENTRI ANTIVIOLENZA E NO ALL'OBIEZIONE DI COSCIENZA

Silvia Conca Responsabile Nazionale Politiche LGBTQI e Intersezionalità PRC denuncia attraverso questo appello la pericolosità di applicare delle nuove norme ai centri antiviolenza.
Invitiamo donne e uomini alla mobilitazione attiva  per questi due appuntamenti 
Martedì 12 settembre sotto la Regione Lombardia (lato Melchiorre Gioia) dalle 16.00 alle 19.00 si terrà il presidio dei centri antiviolenza contro il progetto della giunta Maroni di minare due pratiche imprescindibili della loro metodologia, incentrata sulla libera scelta e l'autodeterminazione delle vittime di violenza: l'anonimato e il non obbligo di denuncia. Dalle nuove regole, che ben diciotto centri antiviolenza non intendono rispettare, dipenderà l'erogazione dei fondi per i centri antiviolenza: si prefigura una volontà di sostituzione a favore dei soliti noti e della loro impostazione clericale e ostile alla libertà delle donne. La mobilitazione proseguirà e presto si raccoglieranno le firme online per l'appello in allegato. I compagni e le compagne non impegnati nell'organizzazione della festa sono invitati a partecipare al presidio.
Giovedì 28 settembre sotto la Regione Lombardia in un orario da definirsi (probabilmente dopo le 18.00) ci sarà il presidio milanese legato all'adesione della rete nazionale Non una di meno alla Giornata di azione globale per la depenalizzazione dell'aborto/per l'aborto sicuro.

La piattaforma milanese declina questa data internazionale a partire dalle problematiche italiane e lombarde: rifiuta l'obiezione di coscienza neglio ospedali e nei consultori e ne denuncia il carattere carrieristico, protesta contro il calvario a cui vengono sottoposte le donne che decidiono di abortire, richiede la cancellazione delle sanzioni alle donne che ricorrono da sole all'aborto farmacologico, fa proposte sulla formazione del personale medico e ostetrico, attacca la presenza negli ospedali e nei consultori del movimento per la vita, fa proposte sulla salute riproduttiva delle donne e la genitorialità consapevole, inquadra la questione dell'aborto in rapporto alla condizione economico-lavorativa e al generalizzato smantellamento dello stato sociale.


Il programma della giornata, che sarà molto ricco (anche con azioni mattutine degli studenti e delle studentesse), è ancora in fase di definizione e vi sarà fornito appena sarà divulgato. Tutti e tutte siamo chiamati ad essere presenti e attivi per questa data di rilevanza nazionale e internazionale. 
Alla festa provinciale terremo un dibattito su queste due mobilitazioni Domenica 17settembre alle ore 17.00, così da approfondire questi temi, rinsaldare il nostro rapporto col movimento delle donne, organizzare il nostro sostegno.

Firma la petizione 
La Rete Lombarda dei Centri Antiviolenza  contro le politiche di Regione Lombardia
www.change.org/p/la-rete-lombarda-dei-centri-antiviolenza-contro-le-politiche-di-regione-lombardia

 

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