Nonostante il risultato elettorale della giornata di ieri continua la disinformazione su cio' che sta accadendo in Venezuela. Ecco il comunicato PRC in merito
CONTRO LA DISINFORMAZIONE DILAGANTE !!!!!!
VENEZUELA: VITTORIA POPOLARE PER L’ASSEMBLEA COSTITUENTE
Il
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea saluta il
risultato straordinario di partecipazione al voto per eleggere i membri
dell’Assemblea Costituente in Venezuela. Secondo i dati emessi dal CNE
(Consiglio Nazionale Elettorale, uno dei 5 poteri in cui è articolato lo
Stato venezuelano), gli elettori che hanno partecipato alla
consultazione sono stati 8.089.320. Il consistente blocco sociale che
sostiene il Governo Maduro si basa sul 41,53% di votanti (su una base
elettorale di circa 20 milioni di elettori).
Un
risultato particolarmente significativo, ottenuto dopo più di 3 mesi di
manifestazioni violente organizzate dai settori oltranzisti
dell’opposizione, in un clima di intimidazione squadrista che non è
cessata neanche durante il voto.
Anche nei quartieri
ricchi di Caracas, una consistente parte della popolazione ha votato e
non si è riconosciuta nelle posizioni dell’opposizione che aveva chiesto
di astenersi, rifiutando il confronto elettorale.
Nonostante
una situazione di grave crisi economica (per molti aspetti provocata
artificialmente dall’esterno) e politica, il voto dimostra che il
Venezuela desidera la pace e non vuole tornare alle politiche
neoliberiste in vigore prima della vittoria di Chavez.
Naturalmente
il risultato elettorale non risolve di per sè la crisi: in base al
diktat di Washington alcuni governi neoliberisti latino americani
(Argentina Brasile, Cile, Colombia, Messico, Colombia, Costa Rica,
Panama e Perù) hanno dichiarato di non riconoscere il voto. In Europa il
governo spagnolo e diversi dirigenti della UE (a partire da Federica
Mogherini) si sono schierati con Trump, prefigurando scenari di
conflitto destinati ad approfondirsi, in attesa di un intervento
esterno. In Italia alcuni esponenti del PD e del governo mentono sapendo
di mentire e confermano il loro scandaloso appoggio ai settori
oltranzisti dello squadrismo fascista.
Il risultato
delle elezioni di ieri per l’Assemblea Costituente va rispettato e
rappresenta un’occasione per superare la crisi, riprendendo il dialogo
interrotto tra governo e opposizione, sostenuto anche dal Papa Francesco
e da diversi ex-presidenti.
Il PRC-SE si congratula
con il popolo venezuelano e con il suo legittimo governo guidato dal
Presidente Costituzionale Nicolàs Maduro per questa vittoria della
democrazia.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA
Ultimi post
lunedì 31 luglio 2017
BELLA CIAO STAFFETTA ALDO!
Oggi la staffetta partigiana Aldo Mariani da sempre iscritto alla sezione Anpi A. Cazzaniga di Paderno Dugnano ci ha lasciato.
Classe 1927 ,iscritto al Fronte della Gioventu' inizio' a lavorare nel 1939 da un ortolano a Milano venendo a contatto con la Brigata Matteotti.
"C'era uno di Cassina Amata che era già dentro il Fronte della Gioventu', un certo Luigi Albuzzi ed era quello che ha dato la tessera anche a me. Era un mio amico di scuola, si fidava di me . Io ci ho pensato un po',poi ho deciso. Lui lavorava al Corriere della Sera, faceva lo stampatore. L'ho visto tre o quattro giorni prima del 25 aprile e mi ha detto :tra pochi giori saltiamo fuori. Io pero' il 25 aprile l'ho fatto a Milano, lui invece era al posto di blocco di Cassina Amata"
Tanta tristezza quando un partigiano vola via, il coraggio di una generazione che ha cambiato il nostro Paese rimarrà sempre con tutti i cuori antifascisti che continuano a palpitare e a mantenere alta una memoria che mai dovrà essere accantonata come obsoleta.
Ai parenti tutti giunga il messaggio di cordoglio del circolo PRC A.Casaletti di Paderno D.
Classe 1927 ,iscritto al Fronte della Gioventu' inizio' a lavorare nel 1939 da un ortolano a Milano venendo a contatto con la Brigata Matteotti.
"C'era uno di Cassina Amata che era già dentro il Fronte della Gioventu', un certo Luigi Albuzzi ed era quello che ha dato la tessera anche a me. Era un mio amico di scuola, si fidava di me . Io ci ho pensato un po',poi ho deciso. Lui lavorava al Corriere della Sera, faceva lo stampatore. L'ho visto tre o quattro giorni prima del 25 aprile e mi ha detto :tra pochi giori saltiamo fuori. Io pero' il 25 aprile l'ho fatto a Milano, lui invece era al posto di blocco di Cassina Amata"
Tanta tristezza quando un partigiano vola via, il coraggio di una generazione che ha cambiato il nostro Paese rimarrà sempre con tutti i cuori antifascisti che continuano a palpitare e a mantenere alta una memoria che mai dovrà essere accantonata come obsoleta.
Ai parenti tutti giunga il messaggio di cordoglio del circolo PRC A.Casaletti di Paderno D.
Così l'alba nascente fu una luce
fuori dall'eternità dello stile....
Nella storia la giustizia fu coscienza
d'una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce.
Pier Paolo Pasolini
fuori dall'eternità dello stile....
Nella storia la giustizia fu coscienza
d'una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce.
Pier Paolo Pasolini
giovedì 27 luglio 2017
MASSETTI RISPONDE ALLE ACCUSE LEGHISTE
Un comunicato pesante ed accusatorio nei confronti delle precedenti amministrazioni di centro-sinistra quello che la Lega padernese ha emesso in questi giorni sul consumo di suolo, il parco di Via Gorizia un'area che la maggioranza della giunta comunale vuole edificare è argomentazione che desta preoccupazione poichè la contrarietà cittadina si è fatta sentire .
L'ex sindaco Gianfranco Massetti ha provveduto attraverso il blog quipadernodugnano a smentire una miriade di accuse infondate atte probabilmente a giustificare un'azione che potrebbe far risentire anche qualche elettore. Riportiamo il post dell'ex sindaco .
"Le discussioni sul passato non mi appassionano ma non posso nè voglio sottrarmi alle mie responsabilità, visto che ho fatto l’amministratore pubblico di Paderno Dugnano dal 1995 al 2009. Proprio per questo, condividendo tutto quanto scritto dall’on.Ezio Casati al blog La Scommessa a proposito dell’operato del centrosinistra al governo di Paderno Dugnano debbo aggiungere una precisazione: “Il centrosinistra padernese ha governato per tre “consiliature”. Dal 1995 al 2004 con sindaco Casati e con assessore all’urbanistica il sottoscritto. Nel corso del 1999 approvammo anche una Variante Generale al PRG. Poi dal 2004 al 2009 il centrosinistra governò con sindaco Massetti e assessore all’urbanistica Michele Crapuzzo. In quest’ultimo periodo non furono approvati altri strumenti urbanistici generali.”. Dal 2013 è in vigore il PGT approvato dal centrodestra.
L'ex sindaco Gianfranco Massetti ha provveduto attraverso il blog quipadernodugnano a smentire una miriade di accuse infondate atte probabilmente a giustificare un'azione che potrebbe far risentire anche qualche elettore. Riportiamo il post dell'ex sindaco .
"Le discussioni sul passato non mi appassionano ma non posso nè voglio sottrarmi alle mie responsabilità, visto che ho fatto l’amministratore pubblico di Paderno Dugnano dal 1995 al 2009. Proprio per questo, condividendo tutto quanto scritto dall’on.Ezio Casati al blog La Scommessa a proposito dell’operato del centrosinistra al governo di Paderno Dugnano debbo aggiungere una precisazione: “Il centrosinistra padernese ha governato per tre “consiliature”. Dal 1995 al 2004 con sindaco Casati e con assessore all’urbanistica il sottoscritto. Nel corso del 1999 approvammo anche una Variante Generale al PRG. Poi dal 2004 al 2009 il centrosinistra governò con sindaco Massetti e assessore all’urbanistica Michele Crapuzzo. In quest’ultimo periodo non furono approvati altri strumenti urbanistici generali.”. Dal 2013 è in vigore il PGT approvato dal centrodestra.
mercoledì 26 luglio 2017
COMUNICATO PARCO DI VIA GORIZIA
COMUNICATO
A fronte dell' ormai inevitabile decisione della giunta padernese di rendere edificabile il parco di Via Gorizia, il circolo PRC A. Casaletti esprime la propria contrarietà in merito a tale provvedimento poichè il polmone verde ubicato a ridosso delle varie corsie delle arterie Rho-Monza e Milano Meda costituisce importante barriera contro un inquinamento sempre piu' elevato.
Inoltre si ribadisce l'importanza di una zona verde che anche se poco frequentata risulta luogo importante da difendere dopo aver assistito a tagli inutili di alberi secolari durante i mesi passati. Esistono numerose aree dismesse che potrebbero essere bonificate anzichè far ricadere tali scelte su beni ad uso comune della cittadinanza che ne verrebbe penalizzata da qualsiasi punto di vista.
GIOVANNI PESCE SEMPRE CON NOI
Domani 27 luglio 2017 ricorrera' il decimo anniversario di morte del comandante partigiano, politico e comunista Giovanni Pesce Medaglia d'oro al valor militare.
Paderno Dugnano ha dedicato a questo grande del nostro tempo una via e domenica scorsa la sezione Anpi A. Cazzaniga ha provveduto a ricordarlo degnamente grazie all'intervento di tanti ospiti dai consiglieri comunali Giovanni Giuranna, Marco Coloretti ,all'ex sindaco Gianfranco Massetti assieme a Ketty Carraffa e Marco Fior stazionando con un gazebo e concludendo con un "anperitivo"
Il nostro circolo PRC A. Casaletti lo ricorda non solo come iscritto di partito ma anche con queste sue splendide parole.
Gli anni e i decenni passeranno: i giorni duri e sublimi che noi viviamo oggi appariranno lontani, ma generazioni intere si educheranno all’amore per il loro paese, all’amore per la libertà, allo spirito di devozione illimitata per la causa della redenzione umana sull’esempio dei mirabili garibaldini che scrivono oggi, col loro sangue rosso, le più belle pagine della storia italiana. Giovanni Pesce
Paderno Dugnano ha dedicato a questo grande del nostro tempo una via e domenica scorsa la sezione Anpi A. Cazzaniga ha provveduto a ricordarlo degnamente grazie all'intervento di tanti ospiti dai consiglieri comunali Giovanni Giuranna, Marco Coloretti ,all'ex sindaco Gianfranco Massetti assieme a Ketty Carraffa e Marco Fior stazionando con un gazebo e concludendo con un "anperitivo"
Il nostro circolo PRC A. Casaletti lo ricorda non solo come iscritto di partito ma anche con queste sue splendide parole.
Gli anni e i decenni passeranno: i giorni duri e sublimi che noi viviamo oggi appariranno lontani, ma generazioni intere si educheranno all’amore per il loro paese, all’amore per la libertà, allo spirito di devozione illimitata per la causa della redenzione umana sull’esempio dei mirabili garibaldini che scrivono oggi, col loro sangue rosso, le più belle pagine della storia italiana. Giovanni Pesce
martedì 25 luglio 2017
TANTE SEGGIOLE AL PARCO
Il tam tam di "Porta una sedia al parco per dire no alla cementificazione" " atto a tutelare la sopravvivenza del Parco di Via Gorizia che l'attuale giunta comunale di centro -destra vuole destinare alla costruzione di nr.3 palazzine con circa 60 appartamenti, ha raggiunto nella serata di ieri ampia partecipazione.
Numerose le associazioni presenti fra cui Lega Ambiente, Anpi, Circolo La Meridiana, Aiea , Comitato Scuola Pubblica Paderno ,assieme alla lista civica Insieme per Cambiare , unico consigliere comunale presente Giovanni Giuranna , l'ex sindaco Gianfranco Massetti ed il Partito della Rifondazione Comunista circ.A. Casaletti promotore dell'iniziativa.
Tanti semplici cittadini veramente interessati alla questione hanno espresso vivamente il proprio dissenso chiedendo esplicitamente al vice-sindaco Bogani (sopraggiunto in seguito con una delegazione della Lega) di destinare un'altra zona alla costruzione delle palazzine cercando di rivedere un progetto che creerebbe solo ulteriore cementificazione.
Le posizioni del PD e M5S forze politiche all'opposizione che hanno disertato l'incontro appaiono ancora piuttosto nebulose (anche se il PD con il cons.Marelli in Commissione Territorio ha esternato contrarietà) ed oggi il comunicato della Lega padernese non lascia alcun dubbio su cio' che ieri è apparso subito chiaro: il parco sarà destinato a nuove edificazioni accusando le amministrazioni precedenti di aver abusato di troppa cementificazione.
Un comunicato che ribadisce quanto siano ancora una volta INASCOLTATI i cittadini che amano passeggiare e ritrovare un po' di verde in una città che ormai è attraversata dalle corsie della Milano-Meda e della Rho-Monza.
Alberi tagliati in continuazione, parchi eliminati a favore di splendide costruzioni residenziali per pochi ,aree dismesse che non vengono bonificate ed un bene comune che non viene preso in considerazione sono sintomo di un contatto con la cittadinanza che non esiste assieme ad una mancata informazione che rende i cittadini sempre piu' lontani da un'effettiva partecipazione.
Il verde, i nostri parchi sono ancora un'ancora di salvezza contro l'inquinamento ed è nostro dovere non solo tutelarli ma anche salvaguardarli !
Numerose le associazioni presenti fra cui Lega Ambiente, Anpi, Circolo La Meridiana, Aiea , Comitato Scuola Pubblica Paderno ,assieme alla lista civica Insieme per Cambiare , unico consigliere comunale presente Giovanni Giuranna , l'ex sindaco Gianfranco Massetti ed il Partito della Rifondazione Comunista circ.A. Casaletti promotore dell'iniziativa.
Tanti semplici cittadini veramente interessati alla questione hanno espresso vivamente il proprio dissenso chiedendo esplicitamente al vice-sindaco Bogani (sopraggiunto in seguito con una delegazione della Lega) di destinare un'altra zona alla costruzione delle palazzine cercando di rivedere un progetto che creerebbe solo ulteriore cementificazione.
Le posizioni del PD e M5S forze politiche all'opposizione che hanno disertato l'incontro appaiono ancora piuttosto nebulose (anche se il PD con il cons.Marelli in Commissione Territorio ha esternato contrarietà) ed oggi il comunicato della Lega padernese non lascia alcun dubbio su cio' che ieri è apparso subito chiaro: il parco sarà destinato a nuove edificazioni accusando le amministrazioni precedenti di aver abusato di troppa cementificazione.
Un comunicato che ribadisce quanto siano ancora una volta INASCOLTATI i cittadini che amano passeggiare e ritrovare un po' di verde in una città che ormai è attraversata dalle corsie della Milano-Meda e della Rho-Monza.
Alberi tagliati in continuazione, parchi eliminati a favore di splendide costruzioni residenziali per pochi ,aree dismesse che non vengono bonificate ed un bene comune che non viene preso in considerazione sono sintomo di un contatto con la cittadinanza che non esiste assieme ad una mancata informazione che rende i cittadini sempre piu' lontani da un'effettiva partecipazione.
Il verde, i nostri parchi sono ancora un'ancora di salvezza contro l'inquinamento ed è nostro dovere non solo tutelarli ma anche salvaguardarli !
martedì 18 luglio 2017
NON SI MUORE SOLO UNA VOLTA...
Pubblichiamo il comunicato dei compagni del circolo Steve Biko di Novate Milanese in solidarietà con i lavoratori della soc. Borsan Cavi che stanno lottando per il loro posto di lavoro
lunedì 17 luglio 2017
VASCHE DI LAMINAZIONE BRESSO DICE NO
Settimana scorsa una nostra delegazione ha partecipato all'assemblea pubblica del comune di Bresso sulle vasche di laminazione a fronte di una delibera della Conferenza dei servizi che a Palazzo Lombardia ha dato vita alla stesura del progetto di realizzazione delle vasche di contenimento che interesseranno i comuni di Bresso, Cormano,Cusano M.,Cinisello , Paderno D, e Senago. L'esondazione del fiume Seveso coinvolge sempre la citta' di Milano che utilizza la provincia per la messa in opera di un maxi bacino da 250mila metri cubi,una vasca di superficie di 38mila metri quadrati atta a trattenere le acque del Seveso in piena con una spesa di circa 30 milioni di euro.
Il coinvolgimento della città di Bresso con la presenza di una grande vasca all'interno del Parco Nord scatena tanta preoccupazione non solo per l'ennesimo esprorprio di un'area verde in una zona già altamente cementificata ma anche per i problemi di pulizia che ne scaturiranno dopo, dovute principalmente all'inquinamento delle acque putride e stagnanti . Lo svolgimento dell'assemblea pubblica ha espresso la contrarietà della città e del primo cittadino , il sindaco Ugo Vecchiarelli che continuerà la battaglia intrapresa precedentemente assieme agli abitanti del quartiere Papa Giovanni come dal comunicato del 28 giugno 2017: "Oltre al Comune di Bresso, che ha confermato la propria contrarietà al progetto e alla localizzazione dello stesso, come da delibera n.102 votata ieri, 27/06/2017, dalla Giunta Comunale allegando il parere tecnico, si è aggiunto anche il Comune di Cormano (Comune coinvolto in quanto contermine all'intervento) conformandosi al parere già espresso ieri in sede di Comunità del Parco.
Non si comprendono, pertanto, le ragioni che hanno portato ad anticipare la realizzazione della vasca di Milano sul sistema complessivo di vasche previsto da AIPO, da monte a valle, ed il nostro voto CONTRARIO è anche basato, oltre che sulla difesa del Parco per l'evidente danno ambientale, sulla valutazione del progetto che prevede la riproposizione della conformazione ad imbuto del tratto terminale, con una portata superiore alla capacità del condotto, che causerebbe comunque l'esondazione del Seveso a Milano, preso atto che la vasca milanese sarebbe in grado unicamente di eliminare gli eventi con minor tempo di ritorno.
Dopo l'assemblea pubblica che si è tenuta presso il quartiere Papa Giovanni lo scorso 14 giugno, confortato dalla posizione espressa dai comuni del Parco nella seduta della Comunità che con noi hanno votato contro questo dannoso progetto, nelle prossime settimane ci impegneremo ad incontrare nuovamente il quartiere nell'auspicio di intraprendere azioni comuni con il Supercondominio Papa Giovanni."
A sorpresa emerge un dato inaspettato sul nostro comune che riguarda il territorio destinato alla realizzazione delle vasche :la ex Snia di Palazzolo confinante con il comune di Varedo. L'area soggetta a bonifica comporterebbe costi talmente elevati (stimati intorno ai 60milioni di euro)da far presumere l'abbandono del progetto stesso giustificando l'aumento della volumetria della vasca di Bresso. Se cosi' fosse la presenza di un'area ancora altamente inquinata dovrebbe far preoccupare i nostri amministratori poichè l'esistenza di scarti produttivi quali l'acido solforico,il solfuro di carbonio e l'idrogeno solfurato con il passare degli anni potrebbero essersi infiltrati nei terreni e nelle falde acquifere
Ricordiamo che la ex Snia come stabilimento era famoso per l'impianto "fiocco"ovvero la produzione di fibre artificiali . Le aree dismesse risultano ancora una delle problematiche piu' complesse e ancora insolute ma che proprio per una questione di sicurezza pubblica dovrebbero risultare una priorità del nostro territorio.
Il coinvolgimento della città di Bresso con la presenza di una grande vasca all'interno del Parco Nord scatena tanta preoccupazione non solo per l'ennesimo esprorprio di un'area verde in una zona già altamente cementificata ma anche per i problemi di pulizia che ne scaturiranno dopo, dovute principalmente all'inquinamento delle acque putride e stagnanti . Lo svolgimento dell'assemblea pubblica ha espresso la contrarietà della città e del primo cittadino , il sindaco Ugo Vecchiarelli che continuerà la battaglia intrapresa precedentemente assieme agli abitanti del quartiere Papa Giovanni come dal comunicato del 28 giugno 2017: "Oltre al Comune di Bresso, che ha confermato la propria contrarietà al progetto e alla localizzazione dello stesso, come da delibera n.102 votata ieri, 27/06/2017, dalla Giunta Comunale allegando il parere tecnico, si è aggiunto anche il Comune di Cormano (Comune coinvolto in quanto contermine all'intervento) conformandosi al parere già espresso ieri in sede di Comunità del Parco.
Non si comprendono, pertanto, le ragioni che hanno portato ad anticipare la realizzazione della vasca di Milano sul sistema complessivo di vasche previsto da AIPO, da monte a valle, ed il nostro voto CONTRARIO è anche basato, oltre che sulla difesa del Parco per l'evidente danno ambientale, sulla valutazione del progetto che prevede la riproposizione della conformazione ad imbuto del tratto terminale, con una portata superiore alla capacità del condotto, che causerebbe comunque l'esondazione del Seveso a Milano, preso atto che la vasca milanese sarebbe in grado unicamente di eliminare gli eventi con minor tempo di ritorno.
Dopo l'assemblea pubblica che si è tenuta presso il quartiere Papa Giovanni lo scorso 14 giugno, confortato dalla posizione espressa dai comuni del Parco nella seduta della Comunità che con noi hanno votato contro questo dannoso progetto, nelle prossime settimane ci impegneremo ad incontrare nuovamente il quartiere nell'auspicio di intraprendere azioni comuni con il Supercondominio Papa Giovanni."
A sorpresa emerge un dato inaspettato sul nostro comune che riguarda il territorio destinato alla realizzazione delle vasche :la ex Snia di Palazzolo confinante con il comune di Varedo. L'area soggetta a bonifica comporterebbe costi talmente elevati (stimati intorno ai 60milioni di euro)da far presumere l'abbandono del progetto stesso giustificando l'aumento della volumetria della vasca di Bresso. Se cosi' fosse la presenza di un'area ancora altamente inquinata dovrebbe far preoccupare i nostri amministratori poichè l'esistenza di scarti produttivi quali l'acido solforico,il solfuro di carbonio e l'idrogeno solfurato con il passare degli anni potrebbero essersi infiltrati nei terreni e nelle falde acquifere
Ricordiamo che la ex Snia come stabilimento era famoso per l'impianto "fiocco"ovvero la produzione di fibre artificiali . Le aree dismesse risultano ancora una delle problematiche piu' complesse e ancora insolute ma che proprio per una questione di sicurezza pubblica dovrebbero risultare una priorità del nostro territorio.
venerdì 14 luglio 2017
PROTESTE E POVERTA' CHE AVANZA
Settimana scorsa gli scontri del G20 ad Amburgo soffocati da un'inaspettata quanto forte repressione, in mostra la rabbia di tanti che strozzati dall'attuale modello di società non ce la fanno piu' anche se il messaggio che passa è la distruzione delle auto e delle vetrine.La domanda principale che invece dovremmo porci è sempre e solo una: "perchè accade questo? e se accade l'ascolto di chi protesta dov'è finito?. Il giornalista britannico Paul Mason evidenzia che la vita di tutti i giorni delle persone povere somiglia a una lunga lista di imposizioni, dal fare la fila per il sussidio, per l'ospedale,per il medico di base, per ottenere una casa popolare, senza contare che per i lavoratori precari ci sono le multe ,gli straordinari obbligatori e i capi che si comportano come piccoli Trump. "Il piu' potente antidoto contro la rabbia è una democrazia aperta al dissenso e al coinvolgimento dei suoi cittadini."
Intanto la povertà è in costante aumento e a questo proposito pubblichiamo volentieri il comunicato di Roberta Fantozzi responsabile delle politiche economiche PRC
La realtà di un paese sempre più sofferente, ingiusto e diseguale: è questo che emerge continuamente da ricerche e statistiche, oltre che dalla quotidiana esperienza di ognuno.
Solo 2 giorni fa il dato di 307mila famiglie milionarie, l’1,2% che detengono il 20,9% della ricchezza finanziaria, con la previsione che nei prossimi 4 anni cresceranno e la quota di ricchezza nelle loro mani raggiungerà quasi un quarto del totale.
Oggi i dati Istat sulla povertà che cresce ancora, e come era già successo l’anno scorso fa registrare i numeri più alti mai raggiunti dal 2005, cioè dall’inizio delle serie storiche.
Le persone in condizione di povertà assoluta sono 4 milioni e 742mila, 150mila in più rispetto al 2015. Quelle in povertà relativa passano da 8 milioni e 307mila a 8 milioni e 465mila. La povertà assoluta passa in un anno dal 19,8% al 23,2% tra le persone in cerca di occupazione, triplica rispetto al 2005 nelle famiglie in cui la persona di riferimento ha meno di 35 anni, ed è doppia rispetto alla media se è un operaio.
La realtà smentisce ogni propaganda sul superamento della crisi e sulla bontà delle politiche fatte in questi anni.
Le misure di contrasto alla povertà già presenti nella legge di stabilità del 2015 e poi sistematizzate con quella del 2016 non hanno avuto alcuna efficacia, per le risorse ridicole messe in campo. E come non vedere la connessione tra le politiche per il lavoro e questi dati? Si conferma quello che diciamo da tempo sugli effetti del Jobs Act: gli aumenti dell’occupazione concentrati nella fascia degli over 50 dipendono dalla controriforma Fornero delle pensioni che blocca l’accesso al lavoro dei più giovani. Per questi c’è la disoccupazione o il lavoro sempre più precario e sottopagato.
E’ il fallimento delle politiche liberiste dei governi Renzi-Gentiloni con quasi 40 miliardi di sgravi e incentivi alle imprese, tagli delle tasse per i più ricchi, precarizzazione del lavoro, nessuna reale misura di contrasto alla povertà mentre continuano i tagli al welfare, alla sanità come al fondo per le politiche sociali.
La condizione drammatica del paese chiede una svolta radicale: da un ruolo diretto dello stato nel creare occupazione al reddito minimo, dalla cancellazione della Fornero al rilancio del welfare, con una radicale riforma fiscale che ripristini la progressività delle imposte e istituisca una patrinoniale sulle grandi ricchezze.
E’ il programma minimo per una sinistra che voglia davvero costruire una alternativa. In fretta, perché dietro ai numeri ci sono le vite impossibili di troppe persone».
13 luglio 2017
Intanto la povertà è in costante aumento e a questo proposito pubblichiamo volentieri il comunicato di Roberta Fantozzi responsabile delle politiche economiche PRC
La realtà di un paese sempre più sofferente, ingiusto e diseguale: è questo che emerge continuamente da ricerche e statistiche, oltre che dalla quotidiana esperienza di ognuno.
Solo 2 giorni fa il dato di 307mila famiglie milionarie, l’1,2% che detengono il 20,9% della ricchezza finanziaria, con la previsione che nei prossimi 4 anni cresceranno e la quota di ricchezza nelle loro mani raggiungerà quasi un quarto del totale.
Oggi i dati Istat sulla povertà che cresce ancora, e come era già successo l’anno scorso fa registrare i numeri più alti mai raggiunti dal 2005, cioè dall’inizio delle serie storiche.
Le persone in condizione di povertà assoluta sono 4 milioni e 742mila, 150mila in più rispetto al 2015. Quelle in povertà relativa passano da 8 milioni e 307mila a 8 milioni e 465mila. La povertà assoluta passa in un anno dal 19,8% al 23,2% tra le persone in cerca di occupazione, triplica rispetto al 2005 nelle famiglie in cui la persona di riferimento ha meno di 35 anni, ed è doppia rispetto alla media se è un operaio.
La realtà smentisce ogni propaganda sul superamento della crisi e sulla bontà delle politiche fatte in questi anni.
Le misure di contrasto alla povertà già presenti nella legge di stabilità del 2015 e poi sistematizzate con quella del 2016 non hanno avuto alcuna efficacia, per le risorse ridicole messe in campo. E come non vedere la connessione tra le politiche per il lavoro e questi dati? Si conferma quello che diciamo da tempo sugli effetti del Jobs Act: gli aumenti dell’occupazione concentrati nella fascia degli over 50 dipendono dalla controriforma Fornero delle pensioni che blocca l’accesso al lavoro dei più giovani. Per questi c’è la disoccupazione o il lavoro sempre più precario e sottopagato.
E’ il fallimento delle politiche liberiste dei governi Renzi-Gentiloni con quasi 40 miliardi di sgravi e incentivi alle imprese, tagli delle tasse per i più ricchi, precarizzazione del lavoro, nessuna reale misura di contrasto alla povertà mentre continuano i tagli al welfare, alla sanità come al fondo per le politiche sociali.
La condizione drammatica del paese chiede una svolta radicale: da un ruolo diretto dello stato nel creare occupazione al reddito minimo, dalla cancellazione della Fornero al rilancio del welfare, con una radicale riforma fiscale che ripristini la progressività delle imposte e istituisca una patrinoniale sulle grandi ricchezze.
E’ il programma minimo per una sinistra che voglia davvero costruire una alternativa. In fretta, perché dietro ai numeri ci sono le vite impossibili di troppe persone».
13 luglio 2017
giovedì 13 luglio 2017
Via Giovanni Pesce - Paderno Dugnano
Sono già trascorsi diversi anni da quando venne inaugurata e dedicata una via a Giovanni Pesce gappista ,comandante partigiano e combattente delle Brigate Internazionali durante la guerra di Spagna. Il giorno 27 luglio sarà il decennale dell'anniversario di morte e l'Anpi sez. A. Cazzaniga di Paderno organizza nella mattinata di domenica 23 luglio un ricordo proprio nella via a lui dedicata con la presenza del jazzista e trombettista Marco Fior .
Carissimi,
quest'anno cade il 10° anniversario della morte di Giovanni Pesce, a cui il Comune di Paderno Dugnano, a suo tempo è stato il primo ad intestargli una strada (nei pressi della Guardia di Finanza). Vorremmo ricordarlo con tutti coloro che l'hanno conosciuto ma anche con coloro che nel ricordo ne trarranno sicuramente stimolo nel continuare un percorso "antifascista", di cui sentiamo sempre più il bisogno!
L'evento si svolgerà all'inizio della strada a lui intestata, nel rientro parcheggio, ci sarà un'introduzione di ANPI Paderno, un intervento sulle motivazioni per le quali i rappresentanti istituzionali dell'epoca gli hanno dedicato la strada, un intervento di Ketty Karraffa dell'Associazione Memoria Storica Giovanni Pesce, la deposizione della corona di ANPI con il saluto d'onore al suono della tromba.
L'iniziativa si concluderà con un aperitivo offerto da ANPI.
Carissimi,
quest'anno cade il 10° anniversario della morte di Giovanni Pesce, a cui il Comune di Paderno Dugnano, a suo tempo è stato il primo ad intestargli una strada (nei pressi della Guardia di Finanza). Vorremmo ricordarlo con tutti coloro che l'hanno conosciuto ma anche con coloro che nel ricordo ne trarranno sicuramente stimolo nel continuare un percorso "antifascista", di cui sentiamo sempre più il bisogno!
L'evento si svolgerà all'inizio della strada a lui intestata, nel rientro parcheggio, ci sarà un'introduzione di ANPI Paderno, un intervento sulle motivazioni per le quali i rappresentanti istituzionali dell'epoca gli hanno dedicato la strada, un intervento di Ketty Karraffa dell'Associazione Memoria Storica Giovanni Pesce, la deposizione della corona di ANPI con il saluto d'onore al suono della tromba.
L'iniziativa si concluderà con un aperitivo offerto da ANPI.
martedì 11 luglio 2017
DOPO ROMA MILANO
Il 18 giugno al teatro Brancaccio è iniziato un percorso aperto per
la costruzione di un programma e di una lista unitaria, civica e di
sinistra, per dare voce e rappresentanza ai tanti italiani che non
partecipano più al voto, che non si riconoscono più nelle istituzioni e
in una politica indifferente ai loro bisogni e alla sete di giustizia.
Anna Falcone e Tomaso Montanari invitano tutte e tutti coloro che si riconoscono nella volontà di cambiare rotta rispetto al passato ad unirsi nelle battaglie per l’eguaglianza e la giustizia sociale. Ci invitano a discutere di idee e programmi per il cambiamento e non di astratte formule e alleanze politiche.
Ci riconosciamo nelle loro parole e vi invitiamo a un primo incontro milanese il 19 luglio dalle ore 20.30 presso la Camera del Lavoro per iniziare insieme un percorso per un'Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza.
Invitiamo tutte e tutti a sottoscrivere individualmente questo appello e ad essere tra i promotori e i protagonisti dell'incontro.
MERCOLEDÌ 19 LUGLIO ORE 20.30
CAMERA DEL LAVORO
CORSO DI PORTA VITTORIA 43, MILANO
CON LA PARTECIPAZIONE DI TOMASO MONTANARI
Firma la petizione su change.org
Anna Falcone e Tomaso Montanari invitano tutte e tutti coloro che si riconoscono nella volontà di cambiare rotta rispetto al passato ad unirsi nelle battaglie per l’eguaglianza e la giustizia sociale. Ci invitano a discutere di idee e programmi per il cambiamento e non di astratte formule e alleanze politiche.
Ci riconosciamo nelle loro parole e vi invitiamo a un primo incontro milanese il 19 luglio dalle ore 20.30 presso la Camera del Lavoro per iniziare insieme un percorso per un'Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza.
Invitiamo tutte e tutti a sottoscrivere individualmente questo appello e ad essere tra i promotori e i protagonisti dell'incontro.
MERCOLEDÌ 19 LUGLIO ORE 20.30
CAMERA DEL LAVORO
CORSO DI PORTA VITTORIA 43, MILANO
CON LA PARTECIPAZIONE DI TOMASO MONTANARI
Firma la petizione su change.org
lunedì 10 luglio 2017
ESTATE IN CITTA'
Estate , caldo, vestiti leggeri ed anche opportunità di star fuori magari seduti a sorseggiare qualcosa in una piazza della nostra città.
Ieri il blog La Scommessa nel post "Se avessimo un centro anche l'estate padernese sarebbe diversa" faceva riferimento alla mancanza di un centro cittadino che per Paderno Dugnano ha sempre costituito una grande pecca. Sette quartieri che si comportano come entità a se stanti , come piccoli paesi che non riescono a legare. Il centro cittadino ha sempre rappresentato un'importanza strategica sia per una semplice passeggiata, sia come punto d'incontro per eventi,sia per gustare qualcosa al tavolino di una gelateria o bar.
Facendo un raffronto con altri comuni confinanti si potrà immediatamente notare la differenza soprattutto durante le ore serali dove regna il silenzio piu' assoluto, il quadrilatero centrale si svuota completamente, i pochi negozi rimasti chiudono anche prima dell'oraio stabilito , rimane qualche bar aperto ma è come se la città si nascondesse per la paura del buio. Un centro ricco di attività sarebbe sicuramente piu' piacevole ed invoglierebbe le persone all'uscita serale imparando ad amare il luogo in cui si vive, basterebbe incentivare il tutto con piccoli accorgimenti utilizzando ad esempio le numerose piazze con cinema ,teatro concerti, mercatini dell'usato all'aperto oppure dedicando una giornata settimanale al prolungamento degli orari nei negozi.
Le idee potrebbero essere infinite anche senza incorrere in costi esorbitanti , tutto questo misurandosi , mettendosi alla prova ma soprattutto cercando di ritrovare quella partecipazione cittadina ormai da quasi un decennio caduta nell'oblio .
Ieri il blog La Scommessa nel post "Se avessimo un centro anche l'estate padernese sarebbe diversa" faceva riferimento alla mancanza di un centro cittadino che per Paderno Dugnano ha sempre costituito una grande pecca. Sette quartieri che si comportano come entità a se stanti , come piccoli paesi che non riescono a legare. Il centro cittadino ha sempre rappresentato un'importanza strategica sia per una semplice passeggiata, sia come punto d'incontro per eventi,sia per gustare qualcosa al tavolino di una gelateria o bar.
Facendo un raffronto con altri comuni confinanti si potrà immediatamente notare la differenza soprattutto durante le ore serali dove regna il silenzio piu' assoluto, il quadrilatero centrale si svuota completamente, i pochi negozi rimasti chiudono anche prima dell'oraio stabilito , rimane qualche bar aperto ma è come se la città si nascondesse per la paura del buio. Un centro ricco di attività sarebbe sicuramente piu' piacevole ed invoglierebbe le persone all'uscita serale imparando ad amare il luogo in cui si vive, basterebbe incentivare il tutto con piccoli accorgimenti utilizzando ad esempio le numerose piazze con cinema ,teatro concerti, mercatini dell'usato all'aperto oppure dedicando una giornata settimanale al prolungamento degli orari nei negozi.
Le idee potrebbero essere infinite anche senza incorrere in costi esorbitanti , tutto questo misurandosi , mettendosi alla prova ma soprattutto cercando di ritrovare quella partecipazione cittadina ormai da quasi un decennio caduta nell'oblio .
domenica 9 luglio 2017
PORTA UNA SEDIA AL PARCO PER DIRE NO ALLA CEMENTIFICAZIONE
Iniziato il Tam-Tam per il ritrovo del 24 luglio 2017 ore 20,30 al parco di Via Gorizia. Invitiamo tutti alla massima partecipazione!
La giunta comunale padernese ha previsto di rendere edificabile il parco di via Gorizia., un polmone verde, anche se poco frequentato, utile non solo a rendere l'aria meno irrespirabile, ma anche a ritrovare la frescura in giornate estive in cui la canicola si fa particolarmente sentire.
Invitiamo tutti i cittadini , le associazioni, i partiti politici e i movimenti padernesi che sono contrari ad una nuova cementificazione nelle aree verdi del nostro territorio
ad un incontro nel parco di via Gorizia il giorno 24 luglio ore 20,30.
Prc Circolo A. Casaletti
sabato 8 luglio 2017
INCENDIO FABBRICA RIFIUTI DI SENAGO ARIA IRRESPIRABILE
Ennesimo incidente in un'azienda nell'hinterland milanese, un incendio alla ditta Galli di Senago (Mi) che si occupa di rifiuti e rottami è divampato nella notte fra giovedi' e venerdi'scorso.
I pompieri hanno impiegato oltre 6 ore per domare l'incendio anche se la qualità dell'aria rimane sempre irrespirabile a causa dell' odore pungente nonostante sia trascorso piu' di un giorno soprattutto nelle zone confinanti con il comune di Senago risultando coinvolto il territorio padernese.Oggi numerosi cittadini sui social si lamentavano proprio di quest'odore che avvolge assieme alla calura alcuni quartieri di Paderno.
Arpa e Asst Rhodense hanno già stabilito che non vi è nessun pericolo nè per l'ambiente nè per la cittadinanza anche se quando si tratta di stoccaggio e trattamento rifiuti qualche dubbio permane.
L'azienda Galli durante il mese di marzo era già stata teatro di un altro incendio domato immediatamente, una sicurezza che a maggior ragione dovrebbe essere di primaria importanza visto i materiali trattati e gli ultimi accadimenti
I pompieri hanno impiegato oltre 6 ore per domare l'incendio anche se la qualità dell'aria rimane sempre irrespirabile a causa dell' odore pungente nonostante sia trascorso piu' di un giorno soprattutto nelle zone confinanti con il comune di Senago risultando coinvolto il territorio padernese.Oggi numerosi cittadini sui social si lamentavano proprio di quest'odore che avvolge assieme alla calura alcuni quartieri di Paderno.
Arpa e Asst Rhodense hanno già stabilito che non vi è nessun pericolo nè per l'ambiente nè per la cittadinanza anche se quando si tratta di stoccaggio e trattamento rifiuti qualche dubbio permane.
L'azienda Galli durante il mese di marzo era già stata teatro di un altro incendio domato immediatamente, una sicurezza che a maggior ragione dovrebbe essere di primaria importanza visto i materiali trattati e gli ultimi accadimenti
venerdì 7 luglio 2017
AMERICA LATINA:STOP ALLA DISINFORMAZIONE
Interessante appuntamento fissato per il giorno 13 luglio 2017 ore 21,15 alla festa PRC di Brugherio.
Dilaga la disinformazione in merito alla situazione venezuelana come piu' volte denunciato da alcune associazioni e partiti, il post- elezioni Trump comincia a farsi sentire con il continuo attacco ai paesi latini che hanno scelto di percorrere una strada socialista.
Un dibattito con diversi ospiti da Eduardo Barranco del Consolato Generale Venezuela a Olga Guadalupe Dalmau Gonzalez console di Cuba a Milano ad Anna Camposampiero responsabile esteri segreteria provinciale PRC Milano il tutto con il coordinamento di Giovanna Capelli Direzione Nazionale PRC.
A questo proposito segnaliamo che potrete trovare anche l'opuscolo "Il continente americano .L'America Latina " di Andrea Vento, docente di ruolo di geografia economica di Pisa, ricercatore ed appassionato di geopolitica. L'opera molto curata possiede grafici e tabelle che riepilogano l'attuale situazione del centro e sud America.
Pubblichiamo la recensione di Sara Campani che ne descrive alcuni passi veramente degni di essere apprezzati da un pubblico realmente interessato ad una corretta informazione.
"L’opera è divisa in due parti ed ha un ricco corredo di carte, grafici e tabelle, queste ultime realizzate dall’autore.
La prima parte, (prime 12 pagine) riguardante il continente americano, nasce dagli appunti presi dagli studenti durante lezioni che il docente ha svolto in classe e presenta quindi uno stile espositivo schematico e adatto alla didattica. Si tratta di una panoramica generale sul continente americano, che dopo aver affrontato la classificazione in macroregioni in base a criteri geografici e linguistico-culturali, si occupa della storia di questo continente, dal popolamento alle prime civiltà, dalle fasi del Colonialismo al Neocolonialismo. Si conclude con l’indicazione delle principali fonti bibliografiche utilizzate.
La seconda parte, più corposa, si focalizza sull’America Latina e sintetizza diversi lavori di ricerca compiuti negli ultimi dieci anni dall’autore, che sono stati sia oggetto di lezioni a scuola, ma anche di conferenze dedicate ad un pubblico più vasto ed eterogeneo. L’impostazione analitica scientifica, basata rigorosamente sul metodo geografico, quindi sulla raccolta, elaborazione e analisi dei dati, conferisce altra levatura allo scritto che diventa un saggio (con tanto di ricche e preziose note a pie’ di pagina) concernente i principali aspetti demografici, economico-sociali e geopolitici della macroregione. Dopo un inquadramento generale di raccordo, si ha un excursus storico sulle vicende del subcontinente dal post indipendenza alla crisi dei governi progressisti, fino ad arrivare al complesso scenario attuale, che si presenta in continua evoluzione (basti pensare alla situazione in Brasile e Venezuela, che l’autore sta seguendo anche con articoli specificatamente dedicati, per la lettura dei quali si rimanda al giornale on line Pisorno.it.)
Entrambe le sezioni sono corredate da presentazioni in formato digitale, in continuo aggiornamento, che integrano sia la versione cartacea che quella in e-book, ed arricchiscono il testo con ulteriori grafici, tabelle e carte."
Dilaga la disinformazione in merito alla situazione venezuelana come piu' volte denunciato da alcune associazioni e partiti, il post- elezioni Trump comincia a farsi sentire con il continuo attacco ai paesi latini che hanno scelto di percorrere una strada socialista.
Un dibattito con diversi ospiti da Eduardo Barranco del Consolato Generale Venezuela a Olga Guadalupe Dalmau Gonzalez console di Cuba a Milano ad Anna Camposampiero responsabile esteri segreteria provinciale PRC Milano il tutto con il coordinamento di Giovanna Capelli Direzione Nazionale PRC.
A questo proposito segnaliamo che potrete trovare anche l'opuscolo "Il continente americano .L'America Latina " di Andrea Vento, docente di ruolo di geografia economica di Pisa, ricercatore ed appassionato di geopolitica. L'opera molto curata possiede grafici e tabelle che riepilogano l'attuale situazione del centro e sud America.
Pubblichiamo la recensione di Sara Campani che ne descrive alcuni passi veramente degni di essere apprezzati da un pubblico realmente interessato ad una corretta informazione.
"L’opera è divisa in due parti ed ha un ricco corredo di carte, grafici e tabelle, queste ultime realizzate dall’autore.
La prima parte, (prime 12 pagine) riguardante il continente americano, nasce dagli appunti presi dagli studenti durante lezioni che il docente ha svolto in classe e presenta quindi uno stile espositivo schematico e adatto alla didattica. Si tratta di una panoramica generale sul continente americano, che dopo aver affrontato la classificazione in macroregioni in base a criteri geografici e linguistico-culturali, si occupa della storia di questo continente, dal popolamento alle prime civiltà, dalle fasi del Colonialismo al Neocolonialismo. Si conclude con l’indicazione delle principali fonti bibliografiche utilizzate.
La seconda parte, più corposa, si focalizza sull’America Latina e sintetizza diversi lavori di ricerca compiuti negli ultimi dieci anni dall’autore, che sono stati sia oggetto di lezioni a scuola, ma anche di conferenze dedicate ad un pubblico più vasto ed eterogeneo. L’impostazione analitica scientifica, basata rigorosamente sul metodo geografico, quindi sulla raccolta, elaborazione e analisi dei dati, conferisce altra levatura allo scritto che diventa un saggio (con tanto di ricche e preziose note a pie’ di pagina) concernente i principali aspetti demografici, economico-sociali e geopolitici della macroregione. Dopo un inquadramento generale di raccordo, si ha un excursus storico sulle vicende del subcontinente dal post indipendenza alla crisi dei governi progressisti, fino ad arrivare al complesso scenario attuale, che si presenta in continua evoluzione (basti pensare alla situazione in Brasile e Venezuela, che l’autore sta seguendo anche con articoli specificatamente dedicati, per la lettura dei quali si rimanda al giornale on line Pisorno.it.)
Entrambe le sezioni sono corredate da presentazioni in formato digitale, in continuo aggiornamento, che integrano sia la versione cartacea che quella in e-book, ed arricchiscono il testo con ulteriori grafici, tabelle e carte."
giovedì 6 luglio 2017
CONSUMO DI SUOLO: OCCORRE DOCUMENTARSI MEGLIO
Oggi sul blog La scommessa appare un interessante post relativo al consumo di suolo, ovvero una bella risposta all'assessore Bogani che in Commissione Territorio piu' volte si è appellato alla Legge Regionale 31/2014 detta anche legge ammazzasuolo.
Tanto c'è ancora da fare per salvare il suolo dalla cementificazione... ma a Paderno Dugnano la Giunta giura e spergiura di non consumare suolo.
Speriamo solo che le ultime novità, che ridanno spazio d'azione ai Comuni, possano trovare ampiae coraggiosa attuazione a Paderno Dugnano. Leggi il numero di Edilizia e Territorio (Il Sole 24 Ore) del 12-17 giugno 2017 "
Occorre veramente riflettere anzi far riflettere chi pensa che in questa città non vi sia un'ampia cementificazione in atto anche attraverso studi ed approfondimenti che troppo spesso non vengono presi in seria considerazione
"Martedì 4 luglio Renato Lunardi (portavoce della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano) ha partecipato, presso il Politecnico di Milano (aula Rogers), ad un'intensa giornata di studio per la presentazione del Rapporto 2017 sul consumo di suolo del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente
Purtroppo la Legge Regionale 31/2014 della Lombardia sul consumo di suolo (dietro cui si nasconde l'Assessore all'Urbanistica dellla nostra città Gianluca Bogani, Lega Nord) ha molti difetti e limiti al punto che è stata denunciata come "legge-truffa" o "legge ammazzasuolo".
Tanto c'è ancora da fare per salvare il suolo dalla cementificazione... ma a Paderno Dugnano la Giunta giura e spergiura di non consumare suolo.
Noi crediamo maggiormente agli esperti che da anni studiano con attenzione questo fenomeno.
Occorre veramente riflettere anzi far riflettere chi pensa che in questa città non vi sia un'ampia cementificazione in atto anche attraverso studi ed approfondimenti che troppo spesso non vengono presi in seria considerazione
mercoledì 5 luglio 2017
DOVE SIAMO NOI, IO , VOI, TUTTI ? DOV'E' LO STATO?
Il richiamo di Egidia Beretta mamma di Vittorio Arrigoni apparso sui social è come una scossa dal torpore in cui siamo finiti, la forza di Egidia e' quella delle madri sopravvissute ai propri figli uccisi, torturati, smembrati come Giulio Regeni .
"E' il 4 febbraio 2016 quando Giulio viene ritrovato morto, torturato, un ragazzo senza più sembianze umane.
Sono passati diciassette mesi. Dove siete, dove siamo io e voi, dove sono i Municipi che vantano gli striscioni per lui?
Quanto cerchiamo la Verità e quanto invece siamo imbavagliati, indirettamente complici di un silenzio che è strumentale a chi ritiene, in Italia, molto più importante e redditizio far affari con il golpista Al Sisi? "
Il riferimento all'articolo di Chiara Cruciati de Il manifesto riporta una notizia sconvolgente della serie è sempre tutto un feroce business:
"DICIASSETTE MESI senza verità né giustizia: nonostante gli sforzi continui della procura di Roma, la collaborazione delle autorità egiziane è stata scarsa e costellata di tentativi di insabbiamento.
Il regime di al-Sisi non si è sentito sotto pressione. Dopo aver richiamato l’ambasciatore Massari in Italia, nell’aprile 2016, e aver interrotto le forniture dei pezzi di ricambio per i caccia egiziani, il governo italiano non ha fatto nient’altro. Vuoi per l’isolamento diplomatico dell’Europa, vuoi per gli interessi economici che lo legano a doppio filo all’Egitto.
UN BUSINESS RADICATO: sono oltre 130 le società italiane attive nel paese nordafricano, da Intesa San Paolo a Italcementi, da Pirelli a Ansaldo, che fanno di Roma il primo partner commerciale egiziano in Europa.
A fare la parte del leone è però sicuramente il giro d’affari energetico che Qabil non ha conteggiato nel suo ultimo rapporto. Sul piedistallo stanno Eni e Edison, giganti italiani che al Cairo hanno investito miliardi nei bacini di gas e petrolio. Se il cane a sei zampe è nel paese dal 1954, decenni in cui ha radicato la propria presenza tanto da diventare primo produttore in Egitto con 230mila barili al giorno su una superficie di 23mila km², è stata la scoperta dell’immenso bacino sottomarino di Zohr a modificare l’intera mappa energetica del Mediterraneo.
UN POTENZIALE di 850 miliardi di metri cubi di gas la cui estrazione potrebbe iniziare a ottobre, secondo fonti citate da Agenzia Nova, dopo l’acquisizione da parte di Eni di un impianto di Early Production Facility dalla compagnia statunitense Schlumberger e del completamento, a inizio giugno e con quattro mesi di anticipo, della piattaforma marina per il super-giacimento."
Sta a noi, voi, tutti, non abbassare mai la guardia, proprio come fecero le Madres di Plaza de Mayo che instancabili ogni mercoledi' sfilavano silenziosamente con le foto dei loro ragazzi scomparsi.
Oggi Giulio è assieme a tanti altri in attesa di una giustizia che troppo spesso viene dimenticata a favore del maledetto profitto che atrofizza l'animo umano.
"E' il 4 febbraio 2016 quando Giulio viene ritrovato morto, torturato, un ragazzo senza più sembianze umane.
Sono passati diciassette mesi. Dove siete, dove siamo io e voi, dove sono i Municipi che vantano gli striscioni per lui?
Quanto cerchiamo la Verità e quanto invece siamo imbavagliati, indirettamente complici di un silenzio che è strumentale a chi ritiene, in Italia, molto più importante e redditizio far affari con il golpista Al Sisi? "
Il riferimento all'articolo di Chiara Cruciati de Il manifesto riporta una notizia sconvolgente della serie è sempre tutto un feroce business:
"DICIASSETTE MESI senza verità né giustizia: nonostante gli sforzi continui della procura di Roma, la collaborazione delle autorità egiziane è stata scarsa e costellata di tentativi di insabbiamento.
Il regime di al-Sisi non si è sentito sotto pressione. Dopo aver richiamato l’ambasciatore Massari in Italia, nell’aprile 2016, e aver interrotto le forniture dei pezzi di ricambio per i caccia egiziani, il governo italiano non ha fatto nient’altro. Vuoi per l’isolamento diplomatico dell’Europa, vuoi per gli interessi economici che lo legano a doppio filo all’Egitto.
UN BUSINESS RADICATO: sono oltre 130 le società italiane attive nel paese nordafricano, da Intesa San Paolo a Italcementi, da Pirelli a Ansaldo, che fanno di Roma il primo partner commerciale egiziano in Europa.
A fare la parte del leone è però sicuramente il giro d’affari energetico che Qabil non ha conteggiato nel suo ultimo rapporto. Sul piedistallo stanno Eni e Edison, giganti italiani che al Cairo hanno investito miliardi nei bacini di gas e petrolio. Se il cane a sei zampe è nel paese dal 1954, decenni in cui ha radicato la propria presenza tanto da diventare primo produttore in Egitto con 230mila barili al giorno su una superficie di 23mila km², è stata la scoperta dell’immenso bacino sottomarino di Zohr a modificare l’intera mappa energetica del Mediterraneo.
UN POTENZIALE di 850 miliardi di metri cubi di gas la cui estrazione potrebbe iniziare a ottobre, secondo fonti citate da Agenzia Nova, dopo l’acquisizione da parte di Eni di un impianto di Early Production Facility dalla compagnia statunitense Schlumberger e del completamento, a inizio giugno e con quattro mesi di anticipo, della piattaforma marina per il super-giacimento."
Sta a noi, voi, tutti, non abbassare mai la guardia, proprio come fecero le Madres di Plaza de Mayo che instancabili ogni mercoledi' sfilavano silenziosamente con le foto dei loro ragazzi scomparsi.
Oggi Giulio è assieme a tanti altri in attesa di una giustizia che troppo spesso viene dimenticata a favore del maledetto profitto che atrofizza l'animo umano.
VERITA' PER GIULIO REGENI
martedì 4 luglio 2017
RESTARE UMANI PRIMA DI TUTTO!
Pubblichiamo volentieri l'appello lanciato dall'Ass.ne Diritti e Frontiere che vede come primi firmatari il nostro segretario nazionale Maurizio Acerbo assieme a Stefano Galieni. Inviando una semplice mail si puo' far aggiungere il proprio nome. Scrutando bene troverete anche qualche iscritto al nostro circolo.
«L’Europa nasce o muore nel Mediterraneo». Scriveva già decenni fa Alex Langer. Con questa stessa frase nel 2015 si chiamarono a raccolta le forze sane di questo paese per fermare la strage di migranti in mare. Ma le stragi sono continuate, anche nell’indifferenza. Un naufragare continuo arginato in parte dall’intervento della Marina, della Guardia Costiera e, soprattutto delle Ong. Gli arrivi di questi ultimi giorni, in assenza di un sostegno reale anche nell’accoglienza da parte dell’UE, sono divenuti un alibi per il governo italiano che ha comunicato alla Commissione Europea l’intenzione di chiudere i propri porti alle navi delle organizzazioni umanitarie. Un simile atto di barbarie non può essere accettato da nessuno, indipendentemente dalle singole posizioni politiche o ideologiche. Si condannerebbero con cinismo immorale a morte migliaia di persone sospese fra le persecuzioni subite nei paesi di origine, quelle patite in Libia e il diritto alla salvezza. Occorre che l’UE si assuma responsabilità e che prenda decisioni coraggiose ma in linea con i principi morali che ispirano le loro costituzioni e le stesse fondamenta su cui poggia ciò che resta del sogno europeo. Ma occorre anche che, nel frattempo, non si neghi a donne, bambini e uomini di trovare riparo nei nostri porti, in nome di calcoli elettorali o degli allarmi esasperati degli imprenditori della paura.
Ed è in nome di questo necessario sentimento di umanità che ci appelliamo a tutte e a tutti. Troviamo insieme forme e modi per far sentire nelle nostre città, davanti alle prefetture, ai porti, la voce troppo spesso rimasta isolata di chi non vuole essere ancora complice di ulteriori misfatti. Verrà presto il tempo delle decisioni politiche, nazionali e dell’unione, verrà la necessità di uscire da un approccio emergenziale e proibizionista che porta soltanto a riempire ogni giorno sempre di più quella fossa comune che è oggi il Mediterraneo Centrale. Ma oggi, qui e ora, dobbiamo decidere, anche individualmente, da che parte stare. Verrà il giorno che di questo immenso crimine si dovrà rendere conto e nessuno di noi potrà dire “io non sapevo”. Sappiamo e dobbiamo avere la dignità di decidere se restare umani o scivolare nella normalità della barbarie, quella che non fa più notizia e non smuove più alcuna coscienza.
Per adesioni: stefano.galieni60@gmail.com
Primi firmatari in aggiornamento
Stefano Galieni, Maurizio Acerbo, Gianluca Nigro, Paolo Ferrero, Loris de Filippi, Gianfranco Schiavone, Nicole Corritore, Grazia Naletto, Fulvio Vassallo Paleologo, Daniela Padoan, Casa Internazionale delle donne -Roma, Francesca Koch, Francesco Piobbichi, Annamaria Rivera, Haidi Giuliani, Oria Gargano, Coop. Sociale Be Free, Rete Delle Città In Comune, Rohina Bawer, Associazione Babele, Vittorio Agnoletto, Paola La Rosa, Alfonso Gianni, Chiara Sasso, Yvan Sagnet, Eleonora Forenza, Arturo Salerni, Edda Pando, Alessandra Ballerini, Guido Viale, Silvana Meli, Gennaro Avalllone, Sally Kane, Antonio Mazzeo, Sindacato Usi – Ati, Roberta Fantozzi, Simone Oggionni, Fabio de Nardis, Campagna LasciateCIEntrare, Luigi Andreini, Antonio Ciniero, Associazione Marco Mascano, Associazione Todo Cambia, Associazione Scuola di Pace, Sergio Bontempelli, Agata Ronsivalle, Progetto Melting Pot, Marina Boscaino, Adriana Miniati, Giovanna Cavallo, Rete Milano Senza Frontiere, Italo Di Sabato, Osservatorio Repressione, Stefano Corradino, Per un’ Europa dei Popoli, Tania Poguisch, Anna Polo, Carlo Cartocci, Adriana Nannicini, Silvana Pisa, Zero Violenza, Luciano Colletta, Patrizia Fiocchetti, Loretta Mussi, Enrico Calamai, Chiara Parolin, Daniela Caramol, Michela Becchis, Circolo Prc Bianca Bracci Torsi, Antonia Romano, Paolo Andreozzi, Valentina Manusia, Chiara Prascina, Associazione Pa.La.De. , Lidia Carlucci, Alessio di Florio, Associazione Antimafia Rita Adria, Chiara Anselmi, Anna Maffei, Tiziana Uleri, Carla Baiocchi, Guglielmo Carcerano, Stefania Ragusa, Carlo Corsetti, Pierluigi Zuccolo, Lidia Carlucci, Marco Brazzoduro, Associazione Cittadinanza e Minoranze, Franco Bordoli, Maria Brighi, Cicci Solinari, Leda Di Paolo, Paolo Kerpon, Cinzia Bomoll, Serena Termini, Luigi Filippetto, Donatella Rovini, Osservatorio Migranti Basilicata, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, Annamaria Mandese, Ramona Parenzan, Daniele Barbieri, Gabriella Guido, Ass. K-Alma, Massimiliano Martelli, Renza Sasso, Michelle Muller, Ass. Culturale Gli Occidentali, Vittoria Pagliuca, Vincenzo Russo, Rudy Colongo, CUB immigrati Roma Provincia, Wissal Houbabi, Pietro Del Zanna, Anna Camposampiero, Annamaria Gobbetti, Antonella Barranca, Associazione Culturale Dieci Quindici, Stefano Bleggi, Yasmine Accardo, Marco Olivieri, Pio Russo Krauss, Sveva Haertter, Roberto Mamone, Adriana Giussani, Emilio Drudi, Officina delle culture, Riccardo Gullotta, Corrado Maffia, Federico Olivieri, Andrea Billau, Carolina Zincone, Eshter Koppel, Giulia Beatrice Filpi, Elena Mazzoni, Alessandra Fagioli, Galadriel Ravelli, Moreno Biagioni, Miriam Marino, Stefano Pasta, Peace Link, Michele Del Gaudio, Comitato Romano per la Costituzione, Rete Primo Marzo, Giuseppe Chimisso per Associazione Skanderberg Bologna, Rita Campioni, Stefania Tuzi, Marco Magnano, Massimo Angrisano, Alessio Viscardi, Andrea Monti, Valeria Fraschetti, Federica Misturelli, Casa della Cooperazione, Circolo Arci Palermo, Rete Antirazzista Fiorentina, CISS (Palermo), Marino Vocci, Marina Piccone, Maria Agnese Cardini, Convergenza Delle Culture (Mi), Leonardo De Franceschi, Mai Più Cie, Carmela Restelli, Circolo Prc Santa Fiora, Luciana Bova, Francesco Falzetta, Susanna Sinigaglia, Mariella Depau, Redazione “I Siciliani, giovani”, Pino Palmisano, Monia Denitto, Aldo Lotta, Alessandra Corrado, Alessandro Metz, Gennaro Varriale, Mara De Santis, Ilaria Ferrara, Giacomo NegriChiara Santacroce, Forum Cittadini Del Mondo, Nelly Bocchi, Gruppo Ibriq per la cultura e la causa Palestinese, Giulia Giraudo, Ass. LeftLab Prato, Annapaola Ammirati, Fiorella Rathaus, Comitato Pace Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci di Triesce, Giovanni Caruso, Fabrizia Piccolo, Giacomo Negri, Franca Di Lecce, Luciano Vannucci, Fausta Ferraro, Angela Dessi, Gigi Bettoli, Sara Visintin, Ottavio Rossi, Annalisa Romani, Michele Negro, Anna Lodeserto, Antonella Cazzato, Sergio Ruggieri, Luisa Tanzi, Katia Fiterman, Raya Cohen, Lorena Fornasir, Domenico Stimolo, Marco Ralli, Nicola Fasolino, Ornella Terracini Elter, Raffaella Lavia, Leonardo Cavaliere, Associazione Trama Di Terre, Francesco Auricchio, Rossana Montecchiani, Carla Cengarle, Tania Benvenuti, Luciana Menna, Giuseppe Casucci, Simona Cianflone, Franco Lorenzoni, Guido Pullia, Roberto Giordano, Laura Di Lucia Coletti, L’Altra Europa, Laboratorio-Venezia, Lavoro e Salute, Gianluca Vitale, Monia Di Vitto, Simona Talamo, Gabriele Vesco, Bruno Antonio, Cristina Saviano, Roberta Colacino, Giuseppe Manzo, Jennifer Zuppiroli, Francesco Tanzarella, Giovanni Russo Spena, Giuseppe Musolino, Un’Altra Storia (Va), Renato Zanoli, Paolo Annale, Luca Mannarino, Anna Maria Mozzi, Diego Montemagno, Simonetta Ghezzani, Micol Sperandio, Chiara Organtini, Marianna Toffanin, Francesca Ieroncic, Luana Ammendola, Giuseppe Prano, Ass. SenzaConfine, Simonetta Crisci, Simonetta Venturini, Teresa Mecca, Silvia Pinelli, Adriano Giraldi, Maria Cristina Di Canio, Ass. Baobab Experience, Andrea Costa, Marco Omizzolo, Adele Del Guercio, Andrea Righini, Una Città In Comune (Pi), Ciccio Auletta, Marco Ricci, Livia Apa, Emanuele Petrella, Sergio Serraino, Laura Matteucci, Guido Pullia, Marco Noris, Elisabetta Maestrini, Nadia Gecchele, Milena Angeletti, Giovanna Baracchi, Ugo Pierallini, Alberto Biondo, Valeria Ciessetti, Maria Ragonese, Laura Liberto, Monica Kleinfeld, Kristen Maria Dusberg, Giovanni Maria Bellu, Tarcisio Alessandrini, Juan Esguerra, Valeria Castorina, Eugenio VIceconte, Michele Citoni, Loredana Fraleone, Ivano Peduzzi, Casa del Popolo “Ernesto De Martino”
«L’Europa nasce o muore nel Mediterraneo». Scriveva già decenni fa Alex Langer. Con questa stessa frase nel 2015 si chiamarono a raccolta le forze sane di questo paese per fermare la strage di migranti in mare. Ma le stragi sono continuate, anche nell’indifferenza. Un naufragare continuo arginato in parte dall’intervento della Marina, della Guardia Costiera e, soprattutto delle Ong. Gli arrivi di questi ultimi giorni, in assenza di un sostegno reale anche nell’accoglienza da parte dell’UE, sono divenuti un alibi per il governo italiano che ha comunicato alla Commissione Europea l’intenzione di chiudere i propri porti alle navi delle organizzazioni umanitarie. Un simile atto di barbarie non può essere accettato da nessuno, indipendentemente dalle singole posizioni politiche o ideologiche. Si condannerebbero con cinismo immorale a morte migliaia di persone sospese fra le persecuzioni subite nei paesi di origine, quelle patite in Libia e il diritto alla salvezza. Occorre che l’UE si assuma responsabilità e che prenda decisioni coraggiose ma in linea con i principi morali che ispirano le loro costituzioni e le stesse fondamenta su cui poggia ciò che resta del sogno europeo. Ma occorre anche che, nel frattempo, non si neghi a donne, bambini e uomini di trovare riparo nei nostri porti, in nome di calcoli elettorali o degli allarmi esasperati degli imprenditori della paura.
Ed è in nome di questo necessario sentimento di umanità che ci appelliamo a tutte e a tutti. Troviamo insieme forme e modi per far sentire nelle nostre città, davanti alle prefetture, ai porti, la voce troppo spesso rimasta isolata di chi non vuole essere ancora complice di ulteriori misfatti. Verrà presto il tempo delle decisioni politiche, nazionali e dell’unione, verrà la necessità di uscire da un approccio emergenziale e proibizionista che porta soltanto a riempire ogni giorno sempre di più quella fossa comune che è oggi il Mediterraneo Centrale. Ma oggi, qui e ora, dobbiamo decidere, anche individualmente, da che parte stare. Verrà il giorno che di questo immenso crimine si dovrà rendere conto e nessuno di noi potrà dire “io non sapevo”. Sappiamo e dobbiamo avere la dignità di decidere se restare umani o scivolare nella normalità della barbarie, quella che non fa più notizia e non smuove più alcuna coscienza.
Per adesioni: stefano.galieni60@gmail.com
Primi firmatari in aggiornamento
Stefano Galieni, Maurizio Acerbo, Gianluca Nigro, Paolo Ferrero, Loris de Filippi, Gianfranco Schiavone, Nicole Corritore, Grazia Naletto, Fulvio Vassallo Paleologo, Daniela Padoan, Casa Internazionale delle donne -Roma, Francesca Koch, Francesco Piobbichi, Annamaria Rivera, Haidi Giuliani, Oria Gargano, Coop. Sociale Be Free, Rete Delle Città In Comune, Rohina Bawer, Associazione Babele, Vittorio Agnoletto, Paola La Rosa, Alfonso Gianni, Chiara Sasso, Yvan Sagnet, Eleonora Forenza, Arturo Salerni, Edda Pando, Alessandra Ballerini, Guido Viale, Silvana Meli, Gennaro Avalllone, Sally Kane, Antonio Mazzeo, Sindacato Usi – Ati, Roberta Fantozzi, Simone Oggionni, Fabio de Nardis, Campagna LasciateCIEntrare, Luigi Andreini, Antonio Ciniero, Associazione Marco Mascano, Associazione Todo Cambia, Associazione Scuola di Pace, Sergio Bontempelli, Agata Ronsivalle, Progetto Melting Pot, Marina Boscaino, Adriana Miniati, Giovanna Cavallo, Rete Milano Senza Frontiere, Italo Di Sabato, Osservatorio Repressione, Stefano Corradino, Per un’ Europa dei Popoli, Tania Poguisch, Anna Polo, Carlo Cartocci, Adriana Nannicini, Silvana Pisa, Zero Violenza, Luciano Colletta, Patrizia Fiocchetti, Loretta Mussi, Enrico Calamai, Chiara Parolin, Daniela Caramol, Michela Becchis, Circolo Prc Bianca Bracci Torsi, Antonia Romano, Paolo Andreozzi, Valentina Manusia, Chiara Prascina, Associazione Pa.La.De. , Lidia Carlucci, Alessio di Florio, Associazione Antimafia Rita Adria, Chiara Anselmi, Anna Maffei, Tiziana Uleri, Carla Baiocchi, Guglielmo Carcerano, Stefania Ragusa, Carlo Corsetti, Pierluigi Zuccolo, Lidia Carlucci, Marco Brazzoduro, Associazione Cittadinanza e Minoranze, Franco Bordoli, Maria Brighi, Cicci Solinari, Leda Di Paolo, Paolo Kerpon, Cinzia Bomoll, Serena Termini, Luigi Filippetto, Donatella Rovini, Osservatorio Migranti Basilicata, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, Annamaria Mandese, Ramona Parenzan, Daniele Barbieri, Gabriella Guido, Ass. K-Alma, Massimiliano Martelli, Renza Sasso, Michelle Muller, Ass. Culturale Gli Occidentali, Vittoria Pagliuca, Vincenzo Russo, Rudy Colongo, CUB immigrati Roma Provincia, Wissal Houbabi, Pietro Del Zanna, Anna Camposampiero, Annamaria Gobbetti, Antonella Barranca, Associazione Culturale Dieci Quindici, Stefano Bleggi, Yasmine Accardo, Marco Olivieri, Pio Russo Krauss, Sveva Haertter, Roberto Mamone, Adriana Giussani, Emilio Drudi, Officina delle culture, Riccardo Gullotta, Corrado Maffia, Federico Olivieri, Andrea Billau, Carolina Zincone, Eshter Koppel, Giulia Beatrice Filpi, Elena Mazzoni, Alessandra Fagioli, Galadriel Ravelli, Moreno Biagioni, Miriam Marino, Stefano Pasta, Peace Link, Michele Del Gaudio, Comitato Romano per la Costituzione, Rete Primo Marzo, Giuseppe Chimisso per Associazione Skanderberg Bologna, Rita Campioni, Stefania Tuzi, Marco Magnano, Massimo Angrisano, Alessio Viscardi, Andrea Monti, Valeria Fraschetti, Federica Misturelli, Casa della Cooperazione, Circolo Arci Palermo, Rete Antirazzista Fiorentina, CISS (Palermo), Marino Vocci, Marina Piccone, Maria Agnese Cardini, Convergenza Delle Culture (Mi), Leonardo De Franceschi, Mai Più Cie, Carmela Restelli, Circolo Prc Santa Fiora, Luciana Bova, Francesco Falzetta, Susanna Sinigaglia, Mariella Depau, Redazione “I Siciliani, giovani”, Pino Palmisano, Monia Denitto, Aldo Lotta, Alessandra Corrado, Alessandro Metz, Gennaro Varriale, Mara De Santis, Ilaria Ferrara, Giacomo NegriChiara Santacroce, Forum Cittadini Del Mondo, Nelly Bocchi, Gruppo Ibriq per la cultura e la causa Palestinese, Giulia Giraudo, Ass. LeftLab Prato, Annapaola Ammirati, Fiorella Rathaus, Comitato Pace Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci di Triesce, Giovanni Caruso, Fabrizia Piccolo, Giacomo Negri, Franca Di Lecce, Luciano Vannucci, Fausta Ferraro, Angela Dessi, Gigi Bettoli, Sara Visintin, Ottavio Rossi, Annalisa Romani, Michele Negro, Anna Lodeserto, Antonella Cazzato, Sergio Ruggieri, Luisa Tanzi, Katia Fiterman, Raya Cohen, Lorena Fornasir, Domenico Stimolo, Marco Ralli, Nicola Fasolino, Ornella Terracini Elter, Raffaella Lavia, Leonardo Cavaliere, Associazione Trama Di Terre, Francesco Auricchio, Rossana Montecchiani, Carla Cengarle, Tania Benvenuti, Luciana Menna, Giuseppe Casucci, Simona Cianflone, Franco Lorenzoni, Guido Pullia, Roberto Giordano, Laura Di Lucia Coletti, L’Altra Europa, Laboratorio-Venezia, Lavoro e Salute, Gianluca Vitale, Monia Di Vitto, Simona Talamo, Gabriele Vesco, Bruno Antonio, Cristina Saviano, Roberta Colacino, Giuseppe Manzo, Jennifer Zuppiroli, Francesco Tanzarella, Giovanni Russo Spena, Giuseppe Musolino, Un’Altra Storia (Va), Renato Zanoli, Paolo Annale, Luca Mannarino, Anna Maria Mozzi, Diego Montemagno, Simonetta Ghezzani, Micol Sperandio, Chiara Organtini, Marianna Toffanin, Francesca Ieroncic, Luana Ammendola, Giuseppe Prano, Ass. SenzaConfine, Simonetta Crisci, Simonetta Venturini, Teresa Mecca, Silvia Pinelli, Adriano Giraldi, Maria Cristina Di Canio, Ass. Baobab Experience, Andrea Costa, Marco Omizzolo, Adele Del Guercio, Andrea Righini, Una Città In Comune (Pi), Ciccio Auletta, Marco Ricci, Livia Apa, Emanuele Petrella, Sergio Serraino, Laura Matteucci, Guido Pullia, Marco Noris, Elisabetta Maestrini, Nadia Gecchele, Milena Angeletti, Giovanna Baracchi, Ugo Pierallini, Alberto Biondo, Valeria Ciessetti, Maria Ragonese, Laura Liberto, Monica Kleinfeld, Kristen Maria Dusberg, Giovanni Maria Bellu, Tarcisio Alessandrini, Juan Esguerra, Valeria Castorina, Eugenio VIceconte, Michele Citoni, Loredana Fraleone, Ivano Peduzzi, Casa del Popolo “Ernesto De Martino”
LA NOSTRA BATTAGLIA CONTINUA
"La nostra battaglia continua" è il titolo della prossima assemblea pubblica che si terra' a Bresso dopo la Conferenza dei Servizi che mercoledi' scorso a Palazzo Lombardia ha visto la stesura del progetto di realizzazione delle vasche di laminazione che interesseranno i Comuni di Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Cinisello,Paderno D. e Senago. Il problema esondazione Seveso che preoccupa sempre e soprattutto la città di Milano utilizzerà la provincia con la realizzazione del "maxi bacino da 250mila metri cubi", una vasca di una superficie di 38mila metri quadrati atta a trattenere le acque del Seveso in piena con una spesa di circa 30 milioni di euro .
Riprendiamo un vecchio post dal nostro blog per ribadire di cosa si tratta quando si parla di vasche e soprattutto nel caso di Bresso cosa significhi la presenza di una tale struttura all'interno di un'area verde come il Parco Nord . Il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli , il suo interessamento e l'essere accanto ai comitati cittadini assume enorme importanza soprattutto in un momento chiave come questo dove la Città Metropolitana mostra come obiettivo principale lo sfruttamento dei territori di provincia.
Paderno Dugnano ed in specifico il quartiere di Palazzolo sarà inserito nella progettazione di quest'enorme opera. Cosa farà l'amministrazione locale? Aderirà oppure si opporrà?
Il circolo PRC A. Casaletti ribadisce la propria contrarietà alla realizzazione di questo progetto , schierandosi con i Comitati ed i Comuni in lotta.
Riprendiamo un vecchio post dal nostro blog per ribadire di cosa si tratta quando si parla di vasche e soprattutto nel caso di Bresso cosa significhi la presenza di una tale struttura all'interno di un'area verde come il Parco Nord . Il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli , il suo interessamento e l'essere accanto ai comitati cittadini assume enorme importanza soprattutto in un momento chiave come questo dove la Città Metropolitana mostra come obiettivo principale lo sfruttamento dei territori di provincia.
Paderno Dugnano ed in specifico il quartiere di Palazzolo sarà inserito nella progettazione di quest'enorme opera. Cosa farà l'amministrazione locale? Aderirà oppure si opporrà?
"Le “vasche” sono
soluzioni vecchie e obsolete perché
producono effetti collaterali sul territorio
e, come dichiarato dagli stessi fautori, non completamente risolutivi (nel sito
di Regione Lombardia è chiaramente indicato che, anche in presenza di vasche, 6
esondazioni su 17 degli ultimi anni non sarebbero state evitate), mentre il
problema può essere affrontato con
soluzioni alternative.
In realtà
l'obiettivo è quello di ridurre la velocità con cui l'acqua affluisce a valle
perché l'eccesso di quantità dove il fiume intubato crea l'esondazione con
incalcolabili danni.
Dunque più che
ragionare su quello che fa l'acqua a valle si dovrebbe ragionare sul come fare
per rallentarne il flusso a monte. Un territorio esageratamente cementificato,
impedisce l'assorbimento naturale e ingigantisce l'accumulo di quantità d'acqua
nelle fognature e di conseguenza nel fiume.
L'introduzione di
vasche di laminazione previste nei comuni di Lentate sul Seveso, Varedo, Senago
e Paderno Dugnano, con un'aggiunta di un'altra nel Parco Nord a Milano,
chiaramente diminuirà la portata nel fiume, ma l'impatto sarà devastante, in un
ambiente già particolarmente compromesso. L'insediamento delle vasche è
previsto in aree agricole con dimensioni di circa 40 campi di calcio e con una
profondità di circa 30 metri e raccoglierà l'acqua del Seveso fortemente
inquinata.
I liquami e le
scorie inquinate rimarranno sul fondo e l'eventuale asportazione, la pulizia
e la manutenzione saranno problematiche
e costose (con Comuni in gravi difficoltà economiche).
La falda acquifera,
che sta crescendo di livello ogni anno, allagherà l'invaso realizzando uno
stagno putrido e maleodorante e che comporterà un grande cambiamento
dell'ecosistema della zona.
Evidenti sono le innumerevoli contraddizioni e incongruenze
emerse su specifici argomenti:
-
il mutamento dell'ecosistema (es.
aumento delle zanzare., topi, ecc..)
-
impermeabilizzazione critica,
insufficiente e costosa
-
inquinamento costante
-
manutenzione costosa e incerta
Le soluzioni si devono basare, non sulle grandi opere invasive, impattanti,
molto costose col rischio di non essere risolutive, ma sui piccoli e numerosi
interventi distribuiti in ogni Comune per ridurre il rischio alla fonte ed
essere più efficaci:
-
evitare quindi il flusso e la
concentrazione di acqua
-
ridurre la velocità della stessa
-
ripulitura dei tratti intubati ed
eventuale allargamento
-
riassetto del Canale Scolmatore
di Nord Ovest (CSNO)
-
separazione delle acque bianche
dalle biologiche
-
raccolta e riutilizzo delle acque
piovane nei singoli comuni dell'alveo del fiume
-
bonifica puntuale e radicale del
fiume Seveso con depuratori distribuiti
-
pulizia dell'alveo del fiume e
rallentamento delle portate
-
ampliamento delle reti fognarie"Il circolo PRC A. Casaletti ribadisce la propria contrarietà alla realizzazione di questo progetto , schierandosi con i Comitati ed i Comuni in lotta.
lunedì 3 luglio 2017
DOCENTI PRECARI NEI MESI ESTIVI
A Paderno Dugnano esiste il Comitato per la Scuola Pubblica, una pagina fb che informa su una realtà troppo spesso facile alle critiche ma mai approfondita seriamente.
Pubblichiamo l'amaro sfogo di un insegnante precario apparso sulla pagina fb Docenti per la Scuola Statale che chiarisce una situazione troppo spesso definita vacanziera che invece nasconde ben altra verità-
"Oggi è il 30 giugno. E' una data importante per quasi tutti i docenti precari. Da domani 85.000 docenti con nomina annuale su organico di fatto saranno disoccupati e lo saranno per almeno due mesi. Sono i famosi due mesi di vacanza di cui parlano le persone che non conoscono la scuola. Peccato che questi due mesi non sono pagati da alcun stipendio, ma da un'indennità di disoccupazione molto più bassa e che in genere arriva anche dopo due o tre mesi dal licenziamento. Peccato che proprio i docenti precari per il terzo anno consecutivo non vedranno montetizzate le ferie godute durante l'anno. Colpa della spending review voluta da Monti. Una scelta meschina, che aggiunge al danno della vacanza senza stipendio la beffa di un diritto maturato e non retribuito come prevede la legge. Devo dire che quando ne parlo con i colleghi di ruolo questi restano increduli, stentano a credere, pensano che stia raccontando favole eppure è realtà!"
Pubblichiamo l'amaro sfogo di un insegnante precario apparso sulla pagina fb Docenti per la Scuola Statale che chiarisce una situazione troppo spesso definita vacanziera che invece nasconde ben altra verità-
"Oggi è il 30 giugno. E' una data importante per quasi tutti i docenti precari. Da domani 85.000 docenti con nomina annuale su organico di fatto saranno disoccupati e lo saranno per almeno due mesi. Sono i famosi due mesi di vacanza di cui parlano le persone che non conoscono la scuola. Peccato che questi due mesi non sono pagati da alcun stipendio, ma da un'indennità di disoccupazione molto più bassa e che in genere arriva anche dopo due o tre mesi dal licenziamento. Peccato che proprio i docenti precari per il terzo anno consecutivo non vedranno montetizzate le ferie godute durante l'anno. Colpa della spending review voluta da Monti. Una scelta meschina, che aggiunge al danno della vacanza senza stipendio la beffa di un diritto maturato e non retribuito come prevede la legge. Devo dire che quando ne parlo con i colleghi di ruolo questi restano increduli, stentano a credere, pensano che stia raccontando favole eppure è realtà!"
SOLIDARIETA' A GERALDINA COLOTTI
Geraldina Colotti giornalista de Il Manifesto ha subito in questi giorni pesanti attacchi per aver pubblicato articoli sulla situazione venezuelana . La corretta informazione infastidisce chi vuole far pervenire una sola voce, cosi' il circolo di Amicizia Italia Cuba attraverso questo comunicato esprime solidarietà e appoggio alla giornalista Colotti .
Il circolo "Arnaldo Cambiaghi" Italia-Cuba di Milano, venuto a conoscenza dei ripetuti attacchi mediatici alla tua persona, ed ai tuoi articoli, ed ai tuoi numerosi interventi in giro per l'Italia sulla situazione venezuelana, ti esprime pieno appoggio e solidarietà.
Peraltro la tua è l'unica voce che si oppone alla farsesca fabbrica di menzogne orchestrata, al servizio degli USA e dei suoi servizi, da CNN e da El Pais iberico.
Invitiamo gli altri nostri circoli del territorio, e tutti i compagni che seguono con apprensione le vicende della Repubblica Bolivariana del Venezuela a manifestare la propria solidarietà alla giornalista del Manifesto.
Circolo "Arnaldo Cambiaghi" Italia-Cuba Milano
SOLIDARIETA' E
SOSTEGNO A GERALDINA
COLOTTI
Il circolo "Arnaldo Cambiaghi" Italia-Cuba di Milano, venuto a conoscenza dei ripetuti attacchi mediatici alla tua persona, ed ai tuoi articoli, ed ai tuoi numerosi interventi in giro per l'Italia sulla situazione venezuelana, ti esprime pieno appoggio e solidarietà.
Peraltro la tua è l'unica voce che si oppone alla farsesca fabbrica di menzogne orchestrata, al servizio degli USA e dei suoi servizi, da CNN e da El Pais iberico.
Invitiamo gli altri nostri circoli del territorio, e tutti i compagni che seguono con apprensione le vicende della Repubblica Bolivariana del Venezuela a manifestare la propria solidarietà alla giornalista del Manifesto.
Circolo "Arnaldo Cambiaghi" Italia-Cuba Milano
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