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domenica 30 aprile 2017

AUGURI A TUTTI I LAVORATORI



Compagni, avanti! Il gran Partito noi siamo dei lavorator. Rosso un fiore in noi è fiorito e una fede ci è nata in cuor. Noi non siamo più nell'officina, entro terra, nei campi, al mar, la plebe sempre all'opra china senza ideale in cui sperar. Su lottiam! L'Ideale nostro alfine sarà,
 l'Internazionale, futura umanità! Su lottiam! 
L'Ideale nostro alfine sarà, l'Internazionale, futura umanità 

PRC UN VENTICINQUE APRILE DI PACE E UGUAGLIANZA

 Milano 25 aprile 2017  PRC  PACE E UGUAGLIANZA













Foto di D. Camelia

venerdì 28 aprile 2017

1 MAGGIO CON CORAGGIO

I dati di febbraio 2017 dell'osservatorio INPS pubblicati ieri dicono che sono in aumento i licenziamenti disciplinari nelle aziende con piu' di 15 persone, forte diminuzione delle assunzioni a tempo indeterminato con retribuzioni sempre piu' basse. 
Effetto Jobs Act : la cancellazione dell'art.18 inizia a dare i suoi frutti e tutti a favore della libertà dell'impresa altro che aumento delle assunzioni!!
Alla vigilia di un 1 maggio che vedrà ancora una volta i sindacati in piazza, i confederali al mattino, i precari e quelli di base al pomeriggio, il grande protagonista sarà il lavoro che non c'è .
Divisioni che non premiano, frammentazioni che lasciano spazi sempre piu' estesi a chi detiene già un potere elevato, uniti si lotta e si possono ottenere risultati mentre divisi non si puo' nemmeno sperare.
Alla triste classifica mancano i voucher che hanno continuato ad aumentare nei primi mesi dell'anno 2017 cosi' il Jobs Act produce ancor piu' precarietà. Il grande regalo della politica renziana alle imprese è pari a 11 miliardi di euro in tre anni . 
Lavoro precario, salari bassi, licenziamenti,contratti a tempo indeterminato in forte calo mai come ora occorre ritrovare un sindacato unitario che non abbia paura a richiamare i lavoratori sotto l'unica bandiera della difesa e lotta per il posto di lavoro che equivale a dignità e sopravvivenza in una società che schiaccia i deboli a favore dei pochi forti.
Ricordiamo la data del 1 maggio come giornata di unità  per tutti i lavoratori 
"Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.”
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo 23), 1948


1 Maggio Manifestazione CGIL-CISL-UIL ore 9.00 “Lavoro le nostre radici, il nostro futuro” Corteo Partenza da Porta Venezia e terminerà in P.zza della Scala.
Saremo presenti come PRC con lo striscione “Lavoro e Costituzione” e nostre bandiere. 

SAVERIO FERRARI NOT WELCOME

Pubblichiamo il comunicato del PRC di Torre Boldone(Bg) dopo le intimidazioni rivolte per l'ennesima volta allo scrittore Saverio Ferrari

Nel mirino Saverio Ferrari (Osservatorio sulle Nuove Destre) , ieri all’assemblea con i Giovani Comunisti-
La scritta “Saverio Ferrari not welcome” è stata notata nella giornata di ieri su un muro vicino alla chiesa di Torre Boldone sulla strada principale, scritta firmata con simboli nazisti che designavano formazioni collegate alle SS durante Seconda Guerra Mondiale.
Saverio Ferrrari, storico e ricercatore, studioso delle destre radicali, fondatore dell’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre e autore di diverse pubblicazioni, ieri sera (27 aprile) è stato presso la locale sezione di Rifondazione Comunista, che si trova a breve distanza dalla scritta, per un incontro pubblico sul fenomeno delle nuove destre, pubblicizzato nei giorni precedenti dai Giovani Comunisti attraverso locandine e volantini diffusi nel paese e tramite il web.
I neonazisti locali hanno agito con chiaro intento intimidatorio nei confronti dello studioso, che già è stato oggetto a Milano di analoghi gesti e minacce in relazione alla sua attività di ricerca e di denuncia. Ferrari è molto conosciuto e apprezzato anche a Bergamo per essere intervenuto in diversi incontri e seminari su invito di varie associazioni antifasciste tra cui l’Anpi provinciale.
Non stupisce che, dopo la corale e partecipatissima mobilitazione del 25 Aprile a Bergamo, la galassia nera dell’estrema destra si abbandoni ora a miserabili quanto odiose provocazioni come questa di Torre Boldone. Stupisce invece che i neonazisti abbiano potuto fare tranquillamente una scritta vandalica nel centro di Boldone dotato di un formidabile apparato di telecamere nonché delle ronde volontarie dei cosiddetti Vot espressamente istituiti dall’Amministrazione comunale per prevenire il vandalismo
.Ribadiamo la nostra stima e la nostra solidarietà nei confronti di Saverio Ferrari. Invitiamo tutti gli antifascisti e le antifasciste a rafforzare la vigilanza e la mobilitazione in vista dei prossimi appuntamenti come quelli previsti per il 27 e 28 maggio per impedire le parate e i raduni neofascisti che si tengono annualmente a Lovere e Rovetta.
 (Bergamo, 28.04.17- Maurizio Rovetta, segretario Prc-Torre Boldone – Francesco Macario, segretario Prc-Federazione di Bergamo  – Antonello Patta, segretario Prc-Lombardia)
 
 

giovedì 27 aprile 2017

ANTONIO GRAMSCI E' OGGI

Ottant'anni sono trascorsi da quel 27 aprile 1937, Antonio Gramsci il suo pensiero , i suoi approfondimenti, il suo antifascismo non hanno perso di significato soprattutto quando ci si riferisce alla cultura stessa e alla sua valorizzazione La valorizzazione del concetto di cultura, non più vista come fatto aristocratico, ma come mezzo per acquistare consapevolezza della realtà, portando Gramsci a elaborare la nozione di “organizzazione della cultura” che metteva in luce la necessità di esplicare rapporti profondi fra organizzazione economico-sociale e visione del mondo, fra lotta di classe e scoperta scientifica e artistica . In qualità di comunisti del circolo PRC A. Casaletti riproponiamo uno dei suoi scritti piu' conosciuti ma carico  di stupefacente attualità.



Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
11 febbraio 1917

STORIA DI UNA GIORNATA DI FESTA

Il 25 aprile è gioire è manifestare nelle piazze, purtroppo a Cinisello comune non molto lontano da Paderno D. non sempre è possibile, la denuncia della segretaria Prc Nadia Rosa con il seguente comunicato che racconta come si sono svolti i fatti  nella mattinata in cui era previsto il corteo cittadino.



25 APRILE 2016 – 25 APRILE 2017. COS’E’ CAMBIATO A CINISELLO?
Storia triste in una giornata di Festa.
Un anno passa in fretta, ma in politica spesso può portare con se cambiamenti epocali, anche in una cittadina dalla marcata tradizione democratica come Cinisello Balsamo.
Sono ormai passati una decina d’anni dalla mia prima elezione a Segretaria cittadina del Partito della Rifondazione Comunista, incarico che sono orgogliosa e onorata di ricoprire tutt’oggi.
Ebbene MAI avrei pensato di dover denunciare un fatto di simile, un episodio politicamente gravissimo di cui è stato vittima il nostro Partito (e non solo), proprio il giorno delle celebrazioni per la Liberazione dal Nazifascismo.

Tutto è cominciato come ogni anno, con le compagne e i compagni riuniti fuori dalla chiesa in Piazza Soncino, in attesa della partenza del Corteo cittadino.
Dispiegate le bandiere ed il nostro striscione, che io stessa ho portato insieme alle altre compagne e compagni lungo tutto il percorso (ogni anno ne facciamo uno diverso dato che per la nostra comunità il 25 Aprile rappresenta, insieme al 1 maggio, l’appuntamento più importante dell’anno), ci uniamo alle altre forze politiche e associazione presenti, intonando canti gioiosi e slogan, nonostante quest’anno avessimo dimenticato il megafono che di consueto utilizziamo in questa occasione affinché si uniscano alla festa anche le numerose cittadine e cittadini che si affacciano dai balconi applaudendo al passaggio del corteo.
Eravamo comunque felici in quanto lo spezzone in cui abbiamo sfilato era particolarmente animato e colorato, grazie alla presenza delle compagne e dei compagni del Collettivo 20092 e le famiglie del Movimento Casa ( che, con i loro numerosi bambini, hanno un pochino abbassato l’età media di un corteo dove purtroppo il bianco dei capelli era il colore preponderante ).
Carichi e festosi, nonostante la pioggia che ha determinato un piccolo rallentamento del pezzo in cui sfilavamo, riusciamo anche noi ad arrivare all’imbocco di Piazza Gramsci, pronti ad ascoltare il comizio delle Istituzione e dei rappresentanti dell’Anpi.
Ma l’accoglienza che abbiamo ricevuto non è stata quella di sempre: niente applausi per noi questa volta, ma una dottoressa della questura accompagnata dai suoi colleghi, che blocca il nostro striscione e le nostre bandiere all’altezza della Banca e ci dice che non ci è consentito accedere alla piazza in quanto il nostro corteo non risultava autorizzato.
Sgomenti facciamo presente che siamo parte del corteo cittadino, con il quale abbiamo sfilato dall’inizio della Manifestazione.
A quel punto ci viene contestato il fatto di non aver comunicato in prefettura la presenza dello striscione e, alle nostre rimostranze (sono 13 anni che portiamo uno striscione, sempre diverso, alla manifestazione cittadina e nessuno ci ha mai informato si trattasse di una pratica illegale) ci è stato chiesto, anzi no, ordinato, di fornire i documenti per l’identificazione…chissà se l’Associazione dei Cani della Protezione Civile aveva segnalato la presenza del proprio striscione..speriamo, altrimenti sono certa avrebbero ricevuto il nostro stesso trattamento, cosa davvero un pochino triste in una giornata di Festa.
Siamo invece certi che a ricevere il nostro stesso trattamento siano stati i compagni e le compagne dello Spazio 20092, ai quali invece è stato contestato l’utilizzo non autorizzato del megafono.
E pensare che noi eravamo così contenti che l’avessero portato, visto che noi quest’anno, come detto, a differenza degli scorsi (almeno 13) anni l’abbiamo dimenticato.
A loro va la nostra solidarietà.
Dopo essere stati identificati siamo infine arrivati in piazza, in tempo per ascoltare gli appelli all’unità, per sentire parlare di Gramsci, dell’importanza della lotta partigiana e per il ringraziamento di aver partecipato anche quest’anno alla manifestazione cittadina.
Scriviamo sentire, ascoltare e non VEDERE in quanto, davanti al nostro striscione, si sono posizionate le forze dell’ordine e quindi non siamo riusciti a veder bene quanto accadesse sul palco.
Il Partito della Rifondazione Comunista di Cinisello Balsamo ritiene quanto accaduto e sopra descritto politicamente gravissimo.
Pertanto chiede alla Sindaca Siria Trezzi di verificare in tempi brevi l’accaduto con le forze dell’ordine, affinché si chiarisca se da oggi a Cinisello Balsamo questo è il trattamento che deve aspettarsi una forza politica democratica che ha fatto dei valori della Resistenza antifascista la base del suo agire politico, e se lo stesso trattamento sarà riservato a tutti le giovani e i giovani che, anche se in modo critico rispetto all’Amministrazione, si impegnano nella Città per migliorarla e renderla più accogliente

mercoledì 26 aprile 2017

MARIANO COMENSE NEGA IL PATROCINIO AL LIBRO DI G.MARCHITELLI

Gino Marchitelli autore del libro "Una storia di tutti" denuncia la negazione del patrocinio  da parte del Comune di Mariano Comense all'evento per la presentazione del testo   accompagnato dall'ospite Claudia Pinelli figlia di Pino. 
Riprendiamo il post di fb dell'autore stesso
"Novità... l'amministrazione PD di Mariano Comense NON ha concesso il patrocinio all'iniziativa e incontro con Claudia Pinelli del prossimo 17 maggio. Complimenti, nemmeno più Pino Pinelli è degno del rispetto del PD, nonostante il presidente della Repubblica Napolitano [PD] lo abbia inserito tra le vittime innocenti della strage di piazza Fontana. Invito tutti i compagn* , i democratici, le persone libere e gli stessi del PD - che non accettano questi atteggiamenti - a partecipare numerosi all'iniziativa. Da parte mia devolverò 2,00€ per ogni copia venduta del libro a Officina Mariano per pagare l'affitto della sala... No comment."

lunedì 24 aprile 2017

VENTICINQUE APRILE PER TUTTI


Lunedì 24 aprile deposizione omaggio a tutti i partigiani ed i caduti di Paderno Dugnano a cura di ANPI con partenza h. 9.00 dalla nostra sede di Via 2 giugno n. 2 - Vi ricordiamo due appuntamenti particolari, il primo alle h. 10,00 presso la lapide di A. Cazzaniga in Via Oslavia (adiacente il cinema), dove una delegazione della casa di cura Uboldi sarà presente ad ascoltare l’intervento del nostro Presidente Gildo Negri sui fatti occorsi nel 1945 – il secondo appuntamento sarà alle h. 10,45 presso i 4 alberi al parco della Pace per la deposizione del ricordo alle vittime dell’Eureco (i nostri “partigiani” del lavoro)

ELEZIONI FRANCESI :LA SINISTRA RADICALE UN BUON RISULTATO

Francia elezioni presidenziali, vincono e si affronteranno le politiche destroidi anche se dobbiamo sottolineare dopo le catastrofiche politiche di Hollande un risorgere ed un buon risultato della sinistra radicale guidata da Jean Luc Melenchon che abbiamo seguito poichè sostenuto dal PCF Parti Communiste Français.Numerosi sono i dipartimenti che si sono espressi con ottimi risultati come quello di Vitri assieme alla compagna Fabienne Lefebrve (vedi foto)
Pubblichiamo il comunicato di Pierre Laurent PCF che riassume il futuro di una Francia tutta volta a politiche xenofobe e razziste che dovranno essere combattute proprio dalla "base", richiamando nel  prossimo 1 maggio la prima riposta da dare lanciando l'appello ad una grande mobilitazione sociale.
A tutti i deputati eletti auguriamo come circolo PRC A. Casaletti  un buon e resistente lavoro!

Le second tour de l'élection présidentielle opposera la candidate de l’extrême-droite raciste et xénophobe, Marine Le Pen, à Emmanuel Macron, candidat que les milieux financiers se sont choisi pour amplifier les politiques libérales dont notre pays souffre depuis 40 ans. 
 C'est une situation extrêmement grave pour notre pays. L'extrême-droit est au second tour et la gauche est éliminée. Pourtant, pour la première fois depuis des décennies, des millions de 
citoyen-e-s, qui aspirent à la transformation sociale, ont presque réussi à hisser leur candidat Jean-Luc Mélenchon au second tour. Tous ceux qui ont été trahis par les politiques menées par Hollande et Valls et se sont mobilisés pour la présence de Jean-Luc Mélenchon au second tour éprouvent ce soir des sentiments mêlés et contradictoires. A l'heure où nous nous exprimons et au vu des premiers résultats à notre disposition, nous leur disons que les près de 20 % obtenus par Jean-Luc Mélenchon lèvent un espoir nouveau pour l'avenir, pour réinventer la gauche nouvelle qu’attend notre pays, pour déverrouiller le système politique et la démocratie. C'est un score remarquable et inédit pour un candidat de transformation sociale depuis 1981.   Le combat continue pour ces millions de jeunes, de femmes et d’hommes qui aspirent à une nouvelle société  débarrassée des logiques de rentabilité, à une véritable politique de gauche, de justice  et de progrès social tournant le dos à l’austérité, au chômage et à la précarité.  
Nous entrons dans une période totalement nouvelle et inédite de l’histoire politique de notre pays. Même si elle est dévoyée par les pièges de la présidentialisation, la secousse est forte : les deux partis, le Parti socialiste et les Républicains, qui ont dominé la vie politique française depuis 40 ans, sont éliminés au soir du premier tour.   L’aspiration au changement, à un nouveau choix de société, continuera de pousser inexorablement. La mobilisation de la jeunesse et des quartiers populaires est une promesse pour l'avenir. 
C'est pour nous la leçon essentielle de cette campagne : rien n’est plus urgent que de continuer à ouvrir à ces nouvelles aspirations, à une véritable démocratie citoyenne, les voies de leur  rassemblement pour construire une nouvelle République sociale, écologique, solidaire, respectueuse de la diversité et des attentes de notre peuple.
Ce combat, le Parti communiste entend le poursuivre avec toutes les forces politiques, sociales et   citoyennes disponibles. Nous avons des atouts inédits pour cela. 
Nous saluons la campagne de Jean-Luc Mélenchon, tous les militants communistes, du Front de gauche, de la France insoumise, les élus communistes et Front de Gauche, les citoyens qui s'y sont investis et qui ont voté. Ce résultat est le leur. L’engagement de notre parti, de ses militantes et militants, des élu-e-s communistes et républicains  dans la campagne de Jean-Luc Mélenchon a permis des rassemblements prometteurs. Jean-Luc Mélenchon obtient de très bons résultats dans les villes, les cantons, les circonscriptions où le Parti communiste est bien implanté et dispose d'un réseau important de militant-e-s et d'élu-e-s . 
Le résultat de Jean-Luc Mélenchon marque un désir profond  de changement  vers plus d'honnêteté en politique, de justice sociale, de solidarité, de démocratie réelle, de paix et de respect de l'environnement. 
C'est une nouvelle page de la gauche française qui a commencé à s’écrire dans cette campagne. La gauche  change d’époque. Le Parti communiste est totalement investi dans cette réinvention, avec son projet, La France en commun, et entièrement tourné vers les défis du XXIè siècle.
Dans l'immédiat, conscients des immenses batailles qui sont à venir et des responsabilités qui incombent à notre parti, nous appelons le 7 mai, lors du second tour de l'élection présidentielle, à barrer la route de la Présidence de la République à Marine Le Pen, à son clan et à la menace que constitue le Front national pour la démocratie, la République et la paix, en utilisant le seul bulletin de vote qui lui sera malheureusement opposé  pour le faire. 
Marine Le Pen veut une société de haine, du rejet de l'autre, du racisme et de la xénophobie, une société qui divisera ceux qui ont des intérêts communs au profit de son clan et des puissances d’argent, qui substituera aux principes fondamentaux d’égalité et de fraternité dans la République des principes de discrimination entre Français, entre ceux qui vivent et travaillent dans notre pays selon leur origine et leur nationalité. Nous n’en voulons pas.  
Marine Le Pen veut un monde dangereux où toutes les aventures guerrières deviendraient possibles, où toutes les rivalités nationalistes seraient encouragées. Avec Donald Trump, Vladimir Poutine, Bachar El Assad, et les extrêmes droites européennes comme alliés, elle menacerait la sécurité du monde si elle présidait la France, un des cinq membres permanents du Conseil de sécurité de l’ONU. Nous ne le voulons pas.  Nous avons le devoir, pour aujourd’hui comme pour les générations futures, d'empêcher son accession à la Présidence de la République, qui signifierait la prise en main par l'extrême-droite de tous les instruments d’État.
Notre appel pour le 7 mai n’est évidemment en aucun cas un soutien au programme libéral anti-social d’Emmanuel Macron, que nous avons combattu quand il était ministre et que nous combattrons demain sans concession, chaque fois qu’il portera atteinte  au  monde du travail, à ses droits, à nos services publics. 
Nous appelons, dans le respect des appels qui seront lancés le 1er mai par les organisations syndicales, à faire de cette grande journée sociale du 1er mai un  moment de lutte et de mobilisation sociale contre l’extrême-droite, pour la paix, la démocratie et le progrès social.  Face à un tel second tour de l’élection présidentielle, les élections législatives des 11 et 18 juin prennent désormais une importance cruciale. Les citoyen-nes qui ont porté à un haut niveau l'élan de la transformation sociale avec le vote pour Jean-Luc Mélenchon, doivent maintenant transformer l'essai lors des prochaines élections législatives. L'Assemblée nationale peut devenir un contre-pouvoir à la politique qui sera conduite à la suite du résultat du second tour de l'élection présidentielle le 7 mai prochain.
Fort du résultat obtenu ce dimanche, nous pouvons élire un grand nombre de députés honnêtes, proches de vous,  fidèles aux intérêts populaires, comme l’ont été les députés communistes pendant 5 ans, notamment  contre les lois Macron ou El Khomri. Des députés qui résisteront à la droite et à l’extrême-droite, qui ne s’allieront pas  avec les députés macronistes pour voter des lois anti-sociales.  Des députés porteurs de résistance et d'espoir face aux appétits de la finance et contre la haine et les divisions.
Les communistes sont déjà pleinement investis dans cette bataille législative que nous savions essentielle depuis le premier jour, à l’égal de l’élection présidentielle.  Le PCF présente et soutient une nouvelle génération de candidat-e-s à parité pour faire  entrer le peuple à l’Assemblée nationale.
Dès ce soir, et dans les quarante-huit heures qui viennent, le Parti communiste appelle les forces de gauche et de progrès, les équipes de Jean-Luc Mélenchon et de la France insoumise, toutes les forces engagées dans la campagne, celles de Benoît Hamon, des socialistes et des écologistes, des femmes et des hommes désireux de reconstruire une gauche de combat et de transformation sociale et à se réunir, à débattre publiquement et préparer ensemble les échéances décisives à venir, celles du second tour de l'élection présidentielle, du 1er mai, et celles des élections législatives des 11 et 18 juin.
 Pour sa part, le PCF s’engage sans attendre dans toutes ces mobilisations. 

 

venerdì 21 aprile 2017

DOMANI A PONTIDA GIORNATA DELL'ORGOGLIO ANTIRAZZISTA

COMUNICATO STAMPA
PONTIDA - DOMANI ACERBO E FERRERO (PRC) A PONTIDA: «PER RIBADIRE CHE LA LEGA E' UN PARTITO RAZZISTA CHE COME I NAZISTI NEGLI ANNI '20 USA LA PAURA PER COSTRUIRE CONSENSO»
Domani, sabato 22 aprile, Maurizio Acerbo segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, e Paolo Ferrero , vice presidente della Sinistra Europea, parteciperanno a Pontida alla manifestazione per l'orgoglio antirazzista e dichiarano:
«Saremo a Pontida domani insieme ai movimenti, i centri sociali e gli attivisti, per dire e ribadire che la Lega è un Partito razzista che - come i nazisti negli anni '20 - usa la paura per costruire consenso.
Come abbiamo fatto notare più volte, sono sempre più evidenti i parallelismi tra le parole e i concetti che usano Salvini e la Lega e quelli usati dai nazisti per prendere il potere. A pochi giorni dal 25 aprile, andiamo nel luogo simbolo di Pontida per dire no ad ogni forma di xenofobia, razzismo e discriminazione, in nome della Costituzione e delle migliaia di partigiani morti per la libertà e la giustizia".
21 aprile 2017

mercoledì 19 aprile 2017

La scomparsa di Lou Williams

Apprendiamo con tristezza che ci ha lasciato Louise Williams guerriera che dalla sua Australia aveva lottato contro il mesotelioma che l'aveva colpita.
 Lou aveva combattuto contro il killer amianto assieme alla sua associazione. 
L'Associazione Italiana Esposti Amianto del nostro territorio la ricorda cosi':

"E' con grande dolore che apprendiamo la scomparsa di Lou William , australiana , da 12 anni combatteva contro il mesotelioma pleurico, una vera guerriera che con l'associazione ADAO ha lottato in Australia contro l'amianto, il minerale killer che ha causato la morte di tante persone e che tante altre ne causerà se non bonificheremo i territori dai vari manufatti e se tutto il mondo non lo metterà definitivamente al bando.
Riposa in pace dolce Lou il mondo perde una persona eccezionale"


Lorena Tacco 

 

martedì 18 aprile 2017

PRC:" ORDINANZA COPRIFUOCO DEL SINDACO ILLEGITTIMA"

Sabato 22 aprile 2017, tutti a Pontida per la giornata dell'orgoglio antirazzista migrante e meridionale, cosi' il sindaco decide di chiudere tutti i pubblici uffici ed esercizi commerciali, della serie arrivano i barbari si salvi chi puo'....Il PRC Provinciale di Bergamo invia una lettera al Prefetto chiedendone l'intervento per illegittimita'.

All’attenzione di Sua Eccellenza il Prefetto
di Bergamo dott. Tiziana Costantino


Oggetto: Richiesta di annullamento dell’ ordinanza emessa dal sindaco di Pontida in previsione del “Festival dell’Orgoglio Antirazzista e Migrante”
Egr. Signor Prefetto
la presente per sollecitare un suo intervento presso il Sindaco di Pontida al fine di chiedere la revoca dell’ordinanza n. 11 del 13/04/2017 con la quale viene disposto la chiusura di scuole, uffici comunali, uffici pubblici ed esercizi commerciali e quant’altro nella giornata di sabato 22 aprile 2017 a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza urbana. Un’ordinanza priva di qualsiasi giustificazione e legittimità. Tale ordinanza emessa in previsione del “Festival dell’Orgoglio Antirazzista e Migrante” viene motivata col fatto che tale manifestazione, cui aderiscono e partecipano  decine e decine di associazioni, forze sociali e politiche, artisti e personalità di fama nazionale e internazionale, “costituisce grave pregiudizio per l’incolumità pubblica … favorisce l’insorgere potenziale di episodi criminosi, quali fenomeni di insicurezza urbana, di vandalismo e di turbativa della quiete pubblica”.

E’ del tutto evidente l’avventatezza e l’assurdità di tali argomentazioni tanto più a fronte di una manifestazione che i promotori si propongono come pacifica, civile e aperta a tutte e tutti. Ma ciò che ci preme sottolineare è che tale ordinanza, al di là di creare allarmismo fuori luogo, costituisce – essa sì – grave turbativa e pregiudizio al regolare svolgimento della manifestazione in quanto priva migliaia di persone che parteciperanno al Festival Antirazzista e i cittadini stessi di Pontida della possibilità di fruire di pubblici servizi atti a garantire il normale decorso della vita cittadina e a rispondere a elementari esigenze di vivibilità ambientale.
Pertanto, a fronte di un atto di assoluta irresponsabilità che mira all’aperto boicottaggio della manifestazione e a suscitare volutamente un clima allarmistico e di tensione, chiediamo l’annullamento della illegittima ordinanza del Sindaco di Pontida e un intervento atto a garantire il normale decorso della vita cittadina e di una manifestazione dedicata all’accoglienza e al rispetto di tutte le diversità.
Distinti Saluti.
on. Ezio Locatelli, ex deputato e consigliere regionale Lombardia Francesco Macario, ex assessore all’Edilizia privata, alle Politiche della Casa e al Patrimonio di Bergamo Vittorio Armanni, Paolo D’Amico, Luigi Reduzzi, ex consiglieri provinciali di Bergamo Maurizio Morgano, Rocco Galgano (ex consigliere indipendente) ex consiglieri comunali di Bergamo

lunedì 17 aprile 2017

STEFANO VALENTI AUTORE DA NON PERDERE

Il 19 aprile alle ore 21 avremo il piacere di ospitare un grande autore Stefano Valenti.
Stefano non è un volto sconosciuto a Paderno D. poichè è già stato ospite in Aula Consiliare per presentare il libro  "La fabbrica del panico" in occasione di un evento sull'amianto voluto dall'Associazione Esposti Amianto del nostro territorio.
Il romanzo si ispira ad una storia vera e racconta il dolore, le angosce ed i patimenti di una famiglia operaia davanti alla malattia e le lotte per la difesa della salute degli operai della Breda Fucine contro l’amianto e la nocività in fabbrica e nel territorio ed è stato insignito di diversi premi:
vincitore  della XXXI edizione del Premio Narrativa Bergamo 2015
2014 - Volponi - Opera Prima - Vincitore Premio Volponi Opera Prima
2014 - Premio Ultima Frontiera - Finalista Premio Ultima Frontiera
2014 - Premio Campiello Opera Prima - Premio Campiello Opera Prima

Stefano,  il giorno 19 aprile presenterà il suo ultimo lavoro "Rosso nella notte bianca", una storia partigiana nell'ambito della settimana che darà inizio  delle celebrazioni per il prossimo 25 aprile .
Valtellina. Novembre 1994. Il settantenne Ulisse Bonfanti attende Mario Ferrari davanti al bar e lo ammazza a picconate. E, alla gente che accorre, dice di chiamare i carabinieri, che vengano a prenderlo, lui ha fatto quello che doveva.
Erano quarantotto anni che Ulisse mancava da quei monti. Dopo avere lavorato tutta la vita con la madre Giuditta in una fabbrica tessile della Valsusa, è tornato e si è rifugiato nella vecchia baita di famiglia, o almeno in quel che ne è rimasto dopo un incendio appiccato nel 1944.
Non un fiato, non un filo di fumo, non una presenza tutto intorno. In questo abbandono, tormentato da deliri e allucinazioni, Ulisse trascorre l’ultima notte di libertà: riposa davanti al camino, cammina nei boschi, rivive la tragedia che ha marchiato la sua esistenza. Dimenticato da tutti, si rinchiude come un animale morente in quella malga dove nessuno si è avventurato da decenni. I ricordi della povertà contadina, della guerra, della fabbrica, delle tragedie familiari, si alternano in una tormentata desolazione. Una desolazione che nasce dal trovarsi nel paese dove, nel 1946, è morta la sorella Nerina.
È la stessa Nerina a narrare quanto accaduto. Uno di fronte all’altra, la neve sullo sfondo, Ulisse e la giovane sorella si raccontano le verità di sangue che rendono entrambi due fantasmi sospesi sul vuoto della Storia.  Pubblichiamo anche una breve scheda dell'autore
 Stefano Valenti (1964), valtellinese, vive a Milano. Ultimati gli studi artistici, si è dedicato alla traduzione letteraria. Il suo romanzo d’esordio, La fabbrica del panico (Feltrinelli 2013) 2. Ha ancora pubblicato con Feltrinelli Rosso nella notte bianca (2016). Per i “Classici” ha tradotto Germinale (2013) di Émile Zola e Il giro del mondo in ottanta giorni (2014) di Jules Verne.

LA DOMENICA NON HA PREZZO

Riportiamo la riflessione del nuovo segretario nazionale PRC  Maurizio Acerbo sullo sciopero pasquale dell'outlet Serravalle

Serravalle Scrivia: uno sciopero sacrosanto
Regioni promuovano referendum
Lo sciopero pasquale di Serravalle Scrivia ha avuto il merito di porre al centro dell’attenzione la questione della liberalizzazione selvaggia del commercio e l’ipersfruttamento nella grande distribuzione. I liberisti festeggiano il presunto flop mentre in realtà si è evidenziata la ricattabilità di lavoratrici e lavoratori precari.
Da questa giornata di lotta emerge con chiarezza che è stata la politica con leggi approvate dal parlamento a rendere più deboli i lavoratori e a eliminare ogni possibilità da parte di enti locali e Regioni di regolamentare il commercio.
Il risultato è che le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione in tutta Italia sono al lavoro 365 giorni all’anno e senza neanche il potere contrattuale per poter limitare i livelli di sfruttamento o ottenere aumenti dell’occupazione.
E' una conseguenza della liberalizzazione del commercio approvata durante il governo Monti col voto di uno schieramento che andava dalla Meloni al PD di Bersani. Qualcuno dirà che è giusto così, che così funziona in tutta Europa. Però non è vero: nella stragrande maggioranza dei paesi europei - a partire dalla Germania - non vi è stata la totale deregulation votata dai liberisti italiani.
Nella maggior parte dei paesi il numero delle aperture festive è limitato da norme e si garantisce la possibilità per i consumatori di fare la spesa anche nei giorni di festa attraverso turnazioni.
Il far west di aperture e orari si traduce in iper-sfruttamento dei lavoratori della grande distribuzione e crisi dei piccoli esercenti, un iper-liberismo che distrugge i legami sociali e che ha suscitato le proteste persino dei vescovi.
La Costituzione consente alle Regioni di proporre referendum abrogativi. Ne
bastano cinque.
Lo schieramento a sostegno del referendum sarebbe molto vasto perchè unirebbe il piccolo commercio e i lavoratori dei centri commerciali per una volta senza contrapposizioni tra autonomi e dipendenti. Ve la immaginate una campagna che vede sulle stesse poszioni Rifondazione e Confcommercio? Persino i vescovi – come sull’acqua – sarebbero con noi!
Un buon modo per spaccare anche il fronte dei liberisti sul piano sociale e culturale.
Io lo proposi qualche anno fa quando ero consigliere regionale ma solo Regione Abruzzo e Veneto approvarono. E’ il caso di riprovarci.

 

CLAUDIO E GIANNINO: C'E' BISOGNO DI ANTIFASCISMO



"Il pomeriggio del 16 aprile 1975 Claudio Varalli (17 anni)  di ritorno da una manifestazione per il diritto alla casa, stava attraversando con altri compagni Piazza Cavour. Nella piazza c’era un gruppo di fascisti che distribuiva volantini: in realtà, come sempre in quegli anni, quel tipo di presenza non era che un pretesto per conquistare una zona, imponendovi una sorta di coprifuoco per qualsiasi espressione di antifascismo e aggredendo chiunque fosse, anche solo per l’aspetto, definibile di sinistra.
La tattica degli squadristi era sempre la stessa: affermare una presenza, intimidire chiunque non simpatizzasse per il neofascismo e cercare di colpire i militanti di sinistra.
In piazza Cavour scattò la trappola: i giovani di ritorno dal corteo vennero aggrediti da un gruppo di squadristi. Reagirono, ma uno dei fascisti, Antonio Braggion, non esitò a sparare ripetutamente, colpendo mortalmente Claudio Varalli. Le indagini accertarono rapidamente che il proiettile aveva colto Claudio alla nuca mentre cercava di mettersi in salvo, smentendo la tesi dei fascisti che avevano sostenuto di essere stati vittime di un'aggressione.
La notizia fa il giro della città ed in pochissimo tempo in Piazza Cavour si riuniscono migliaia di persone. Per il giorno successivo i sindacati dichiarano un primo sciopero antifascista.
La manifestazione del 17 Aprile è imponente. La parte più militante del corteo si muove verso la sede provinciale del MSI in Via Mancini (luogo di partenza di mille scorrerie squadriste).
L’assalto è durissimo e la Poilzia viene messa in fuga.
Proprio in quel momento un’autocolonna dei Carabinieri proveniente da Piazza Cinque Giornate entra a folle velocità in Corso XXII Marzo spazzando il corteo.
Giannino Zibecchi viene travolto ed ucciso da un camion dei Carabinieri
Da "Per non dimenticare"


da wikipedia  "Rapidamente i militanti di sinistra circondarono la vettura e cominciarono a colpirla con oggetti contundenti mandandone in frantumi i vetri. Braggion dall'interno della vettura esplose tre colpi di rivoltella di cui uno ferì a morte Claudio Varalli. "

 Processo di Primo Grado: Il Giudice istruttore, Dello Russo, e il Pubblico ministero, Alessandrini consegnarono alla corte la precisa convinzione che Antonio Braggion avesse ucciso volontariamente.
Nella requisitoria di Alessandrini si legge: "...(Braggion) non sparò per legittima difesa ma per sfoggiare contro i suoi avversari che gliene avevano dato pretesto, il suo odio di parte ed il suo risentimento." Un perito, il professor Franco Mangili dichiarò che "Claudio Varalli è stato colpito mentre era in posizione di fuga." La distanza di sparo risultò essere compresa fra un minimo di 3,50 metri e 8 metri. Antonio Braggion fu dichiarato colpevole di eccesso colposo in legittima difesa putativa e dei reati continuati di detenzione e porto abusivo di pistola e condannato a 10 anni carcere, di cui 2 condonati.
La Corte ritennne, quindi, che Braggion avesse "ragionevolmente creduto" di trovarsi in pericolo ed avesse per questo "apprestato mezzi eccessivi di difesa."
L'accusa di "tentato omicidio" di altri 4 compagni fu lasciata cadere.
Il Pubblico ministero e i legali di Parte civile presentarono appello contro la sentenza. Lo stesso fecero i legali di Braggion che avevano chiesto l'assoluzione per "legittima difesa".
Antonio Braggion venne scarcerato dopo 8 mesi per "ragioni di salute" (la diagnosi fu di cancro osseo).
Processo di secondo grado: "l processo d'appello si consumò in un solo giorno, il 23 marzo 1981.
Davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Milano, Antonio Braggion comparve a piede libero avendo ottenuto la libertà provvisoria per le precarie condizioni di salute.
A 27 anni, laureando in giurisprudenza, si definì un cattolico di destra e negò di aver militato in partiti o organizzazioni vicine al Msi. Gli avvocati difensori insistettero nella richiesta di assoluzione piena per "legittima difesa".
La Corte dopo tre ore di camera di consiglio emise la sentenza: Antonio Braggion venne ritenuto colpevole di eccesso colposo di legittima difesa putativa e di detenzione di armi, come in primo grado, ma in virtù della concessione delle attenuanti generiche la condanna scese a sei anni e 200.000 lire di multa.
CASSAZIONE- Il 26 ottobre 1982 la Corte di Cassazione dichiarò prescritto il reato di eccesso colposo di legittima difesa .
La condanna a 3 anni per la detenzione illegale della pistola usata per uccidere Claudio Varalli fu interamente coperta dal condono.
Antonio Braggion, divenuto avvocato, è definitivamente libero.





giovedì 13 aprile 2017

SIAMO TUTTI VITTORIO ARRIGONI

Una serata  voluta dal nostro circolo per ricordare la figura di Vittorio Arrigoni, dove l'attenzione ha catturato i presenti rendendoli partecipi sia alle letture che agli interventi .
L'adesione della  comunità congolese di Paderno ha creato intensi momenti con l'interpretazione di alcuni post tratti dal blog Guerrilla Radio di  Vittorio, quando nel 2006 era stato inviato come osservatore internazionale in Congo per le prime libere elezioni.
L'ospite Roberto Piccinini ha illustrato le caratteristiche del movimento BDS che nasce per contrastare pacificamentel'apartheid  ed il colonialismo israeliano, movimento spesso citato dallo stesso  Vik sia nel suo blog che nel suo libro.
La telefonata di Egidia Beretta, mamma di Vittorio è stata come sempre molto emozionante, la sua voce rotta da tanta emozione ha toccato le corde dell'anima piu' segrete dei presenti generando una bella simbiosi. Applausi, l'esserci, il vero stay human che in questa serata è stato toccato con mano appare un qualcosa di vivo e meno astratto, l'insegnamento di Vittorio è arrivato e procede ora piu' che mai.


Terminiamo pubblicando  l'affettuoso  messaggio che molto carinamente il giornalista Michele Giorgio de Il Manifesto ,  ha inviato al nostro circolo PRC in ricordo di Vik .

Di Vittorio apprezzavo la concretezza e la capacità di emozionarsi,
il suo messaggio politico, diretto e inequivocabile si abbinava a un sentimento vero
per gli amici palestinesi che gli stavano intorno, per le persone che incontrava per strada,
per i pescatori, per i contadini, per i profughi.
Pochi come lui hanno saputo raccontare tanto bene Gaza,
riuscendo anche a regalare un po' di poesia a quella terra martoriata e a quel popolo prigioniero.
Vittorio ha amato e difeso Gaza con passione e tenerezza, senza reticenze,senza compromessi.
Ciao Vik ti abbraccio con l'affetto di sempre

Michele Giorgio
 

mercoledì 12 aprile 2017

SINISTRASENAGO SOSTIENE FRANCESCO BILA' SINDACO

Oggi il comunicato di SinistraSenago lancia Francesco Bila' candidato sindaco, volto abbastanza noto anche nella sinistra padernese con cui spesso abbiamo condiviso alcuni percorsi.
Francesco Bila' nato a Milano nel 1986 dal 2014 risiede in quel di Senago, cartotecnico, appassionato di cucina e montagna ,cresciuto in diversi comitati a  difesa dell'ambiente è anche convinto antifascista ed iscritto all'Anpi.
Il nostro circolo PRC padernese lo annovera fra i simpatizzanti piu' assidui come L'Altra Paderno Dugnano.
Pubblichiamo il comunicato stampa di oggi augurando a Francesco Bila' di raggiungere l'importante obiettivo lavorando con costanza e serenità.

Nel quadro di una sinistra da anni unita e solidale, Sinistra Senago, nata nel 2012, si arricchisce da oggi del contributo fondamentale di una giovane forza di sinistra che aderisce e parteciperà con tutti gli altri soggetti già presenti da tempo (Possibile, Partito Comunista Italiano, Partito della Rifondazione Comunista, Senago Bene Comune) facendosi portatrice di sensibilità ed impegno politico e militante per il bene della citta di Senago. Sinistra Italiana partecipa e contribuisce così all’idea ed al progetto di Sinistra Senago, per una città amministrata in modo solidale, partecipato e con uno sguardo sempre attento alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente. La sensibilità delle compagne e dei compagni di Sinistra Italiana darà ulteriore linfa e sarà un elemento di arricchimento costruttivo del progetto di Sinistra Senago che, a questo punto, può dirsi sempre di più un movimento plurale, democratico, progressista e unitario, per un’alternativa a sinistra.
Sinistra Senago indica, sostiene ed invita a votare Francesco Bilà quale candidato sindaco per le imminenti elezioni comunali del prossimo 11 giugno.






martedì 11 aprile 2017

ANPI PADERNO DUGNANO:REALTA' ATTIVA

Mese denso d'impegni per la sezione Anpi  A. Cazzaniga di Paderno Dugnano che proseguirà poi con un mese di maggio altrettanto ricco di eventi.
Ecco le iniziative che  partiranno  con la presentazione del libro di Stefano Valenti presso il  nostro circolo PRC. In particolar modo vogliamo sottolineare il pensiero annuale che l'Anpi pone non solo nel ricordare i partigiani del territorio con la deposizione di fiori ma anche i lavoratori vittime della tragedia Eureco.

Mercoledì 19 aprile presentazione libro  “Rosso nella notte bianca” di Stefano Valenti presso il circolo del PRC Casaletti Via Cardinal Riboldi 208 – sarà presente ed interverrà il nostro Presidente Gildo Negri

-          Giovedì 20 aprile h. 21 Via Rovello 2  Milano presso il Piccolo Teatro Grassi, nel X° anniversario della morte di Giovanni Pesce – Una vita senza tregua (vedi locandina)

-          venerdì 21 aprile h. 9.30 con partenza da Piazza della Resistenza, evento istituzionale con posa corone nei luoghi significativi di Paderno (come volantino 25 aprile istituzionale)

-          lunedì 24 aprile deposizione omaggio a tutti i partigiani ed i caduti di Paderno Dugnano a cura di ANPI con partenza h. 9.30 dalla nostra sede di Via 2 giugno n. 2 - ricordiamo che alle h. 10,30/10,45 verrà posto l'omaggio ai partigiani del lavoro vittime dell'Eureco presso i 4 alberi piantati al Parco della Pace Via S. Martino
 
-         
 
-          martedì 25 aprile manifestazione con inizio h. 9.30 in Piazza   della Resistenza
-          martedì 25 aprile h. 14,30 manifestazione Milano con partenza da Corso Venezia

-          mercoledì 26 aprile h. 21 presso il Cinema Metropolis 2.0 proiezione  del docu-film “Libere” un inedito di Rossella Schillaci sulle donne nella Resistenza, sarà presente in sala Laura Wronowska , partigiana e nipote di Giacomo Matteotti con le sue testimonianze

-          domenica 30 aprile  dalle h. 8.30 - 22° torneo della resistenza presso la scuola Primaria G. Mazzini Paderno a cura dell’Ass.ne Timanada

-          lunedì 8 maggio inaugurazione della mostra “Dal pane nero al pane bianco” h. 17 presso la scuola secondaria Allende Via Italia 13 Paderno (la mostra sarà visitabile sino al 21/5/2017 nell’ambito dei progetti ANPI/MIUR)

-          mercoledì 24 maggio h. 11 spettacolo teatrale con musica da vivo “i fatti che contano” presso la scuola primaria E. De Marchi Via IV novembre 49 Paderno
-          nei mesi di aprile e maggio incontri con i nostri partigiani nelle scuole programmati in collaborazione con le direzioni didattiche 

         27 maggio   nell’ambito dell’evento fuori porta denominato  “sentieri partigiani l’ANPI si recherà a Nibbiano dove il 24 novembre 1944 è stato ucciso il partigiano Alessandro Coti Zelati. Resta inteso che è estremamente importante prenotarsi per tempo, onde poter prevedere nei  dettagli la giornata.  

lunedì 10 aprile 2017

DETURPATO IL MONUMENTO DEL DEPORTATO AL PARCO NORD

Ennesimo sfregio ad un monumento che ricorda la deportazione con danni ad alcune teche.
Pubblichiamo il comunicato del Pres. Anpi Prov.le di Milano che denuncia il vile accadimento.

L'ANPI Provinciale di Milano esprime la propria esecrazione per il gravissimo atto compiuto contro il Monumento al Deportato al Parco Nord, con il danneggiamento di tre teche.
La profanazione del Monumento realizzato su progetto dell'architetto Ludovico Barbiano di Belgiojoso che ci ricorda, nella sua essenzialità, la tragedia della deportazione politica ed operaia nell'area industriale di Sesto San Giovanni, costituisce una inaccettabile offesa alla Memoria.
Chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare e punire gli autori di questo ignobile gesto.


Roberto Cenati

MILANO DICE NO ALLA GUERRA



DOMANI, MARTEDÌ, h 18,30 PRESIDIO CONTRO LA GUERRA IN SEGUITO AGLI ULTIMI ATTACCHI ALLA SIRIA, CONVINTI CHE LA PACE VADA RICERCATA CON OGNI MEZZO POSSIBILE.

RACCOGLIAMO ADESIONI!!

NO ALLA GUERRA
Dopo i missili lanciati su ordine del Presidente Trump, la guerra in Siria si aggrava. Guerra chiama guerra e bisogna saper condannare sia l'uso delle armi chimiche che quelle convenzionali, che da sei anni stanno devastando il paese. 

Ripristinare la pace in Medio Oriente attraverso gli accordi e ripudiare la guerra come soluzione dei conflitti come dice la nostra Costituzione.

Chiediamo al nostro governo di adoperarsi per promuovere soluzioni politiche e di non sostenere in alcun modo avventure militari.

Pri
me adesioni:
- Sinistra Italiana Milano;
- Rifondazione Comunista Milano;
- Possibile Milano;
- Rete della Conoscenza;

- Milano in Comune.

domenica 9 aprile 2017

SU LA TESTA CONTRO L'ATTACCO ALL'ISTRUZIONE PUBBLICA!

Riceviamo da il Comitato padernese in difesa della scuola pubblica la seguente riflessione che non solo condividiamo ma sosteniamo.


E’ giunto il momento di far sentire la nostra voce di docenti, genitori e personale della scuola, indignati e contrari alla legge Renziana che sta portando alla morte della Scuola Pubblica attraverso l' aziendalizzazione dell'Istruzione statale. 
Mentre il Parlamento approva i decreti attuativi della legge 107, che il governo Gentiloni ha varato per chiudere definitivamente nella gabbia della “cattiva scuola” docenti, ATA e studenti, lo scorso 8 marzo le piazze si sono nuovamente riempite di studentesse, studenti e dipendenti del Pubblico impiego, in una manifestazione di massa che ha rivendicato non solo i diritti delle donne come genere ma anche come lavoratrici, madri, insegnanti. Migliaia le insegnanti presenti, con lo slogan: "SE LE NOSTRE VITE NON VALGONO, NOI SCIOPERIAMO"hanno dimostrato tutta la loro contrarietà alla scuola "di classe", razzista ed arrogante nei confronti dei ceti popolari e la loro opposizione ai decreti attuativi: da quello che aggrava la centralità dell'alternanza scuola-lavoro” - forma sfacciata di apprendistato gratuito e inutile- resa addirittura materia di esame alla Maturità, a quello sul sostegno, che elevando gli attuali limiti di studenti (20 per classe) in presenza di studenti “disabili”, mira a ridurre il numero degli insegnanti di sostegno, per delegare progressivamente tale attività all’intero personale docente.i problemi delle lavoratrici della scuola sono problemi di tutte le donne,le conseguenze dei diritti negati alle donne ricadono sul welfare, sulla cura della disabilità, dell'infanzia e delle categorie più fragili, di conseguenza su tutti i cittadini.
 Non a caso uno dei discussi decreti della "Buona Scuola" esclude dall'accesso al diploma di licenza media gli alunni con disabilità, demarcando indecentemente le differenze tra bambini e discriminando la diversità come ha denunciato la Rete dei 65 movimenti per le famiglie degli studenti con sostegno. 
 La Scuola e la Sanità sono in trasformazione in senso commerciale, in veste di prodotti riservati a chi può pagare, secondo un piano di distruzione del servizio pubblico tra i più feroci mai visti che sta vanificando l'esercizio di diritti umani, come lo é il Diritto allo Studio. La manifestazione dell'8 marzo ha reso chiaro che dopo il reflusso degli ultimi due anni riprendere il conflitto nel mondo della Scuola é possibile e necessario, per proseguire sulla via della vertenza, che resta l'unica possibilità per una trasformazione della società in senso umano,é indispensabile legare la lotta per la liberazione della Scuola alla lotta per la liberazione della donna e per l’abbattimento del sistema. La risposta allo smantellamento dell'istruzione pubblica è nella nascita di organizzazioni che vogliano esprimere le istanze di donne e uomini oggi senza voce! la scuola della Provincia, in conseguenza delle logiche governative oggi é muta, chiusa in logiche filantropiche e clientelari, quello che conta é lo sponsor più generoso mentre i lavoratori stanno diventando invisibili. 
Contatta il Comitato in difesa della Scuola pubblica di Paderno Dugnano, dai voce alle tue opinioni e ai tuoi diritti.

venerdì 7 aprile 2017

SIAMO TUTTI VITTORIO ARRIGONI

Sono già 6 anni he Vittorio Arrigoni ci ha tragicamente lasciato. Noi al circolo PRC ne ricordiamo la presenza con l'immagine che abbiamo voluto  nel murales assieme a  tanti altri personaggi. Una serata dedicata ai suoi scritti e al suo libro Gaza Restiamo Umani con la presenza di Roberto Piccinini attivista del BDS.


PRESIDIO DAVANTI ALLA REGIONE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

Diritto alla salute, diritto a prestazioni sanitarie non a pagamento, diritto a spazi di consultorio per i giovani non a pagamento, diritto a liste d'attesa meno lunghe.
Il presidio di questa mattina davanti alla Regione Lombardia con diverse associazioni come AIEA, Medicina Democratica e assieme ad alcuni rappresentanti del PRC come Antonello Patta segretario regionale ha voluto rivendicare un diritto alla salute che ormai si sta avviando verso un percorso sempre piu' privatistico anzichè pubblico.Presente anche la nostra delegazione PRC A. Casaletti

giovedì 6 aprile 2017

SICUREZZA E' LOTTA ALLA POVERTA'


                 COMUNICATO

Il Consiglio Comunale aperto svoltosi in data 4 aprile 2017 sulla sicurezza ha visto l'approvazione di un ordine del giorno misto di contenuti e proposte che si rivelano solo palliativi in risoluzione di una situazione sicuramente non facile ma che non puo' essere affrontata in tal modo.
La prolungata discussione iniziale fra i vari consiglieri sia della maggioranza che dell'opposizione ha lasciato poco spazio agli interventi cittadini rivelatisi poi sostenitori e simpatizzanti di una delle due proposte emerse assieme a comunicati di partiti non presenti nella stessa maggioranza.
A fronte di tutto questo ribadiamo che i tentativi finora portati avanti per rendere la nostra città piu' sicura sono risultati piuttosto fallimentari, bisognerebbe analizzare il problema diversamente ovvero partendo dal principio che la mancanza di lavoro aggrava il fenomeno, quindi una sana politica lavorativa assieme al reddito minimo garantito,ridistribuzione del reddito,riduzione dell'orario di lavoro e lotta alla povertà rimangono gli unici deterrenti  , ronde e quant'altro sono solo tamponamenti d'emergenza che a lungo andare creerebbero problemi d'altra natura se non piu' gravi.
La nostra contrarietà a quanto proposto e approvato ha fondamento nei principi di uno Stato a cui spetta il pieno diritto di  tutelare la sicurezza  attraverso le forze dell'ordine, evitando di demandare a terzi un ruolo così importante per la democrazia e la stabilità di un Paese.

Le compagne e i compagni
PRC circolo A. Casaletti



lunedì 3 aprile 2017

CONSIGLIO COMUNALE APERTO

Domani sera consiglio comunale aperto sulla sicurezza. Un tema che ci riguarda tutti, la nostra città e quello che accade non è materia da demandare. L'invito  rivolto a tutti i cittadini è quello di prendere parte alla serata e di sentirsi maggiormente coinvolti in soluzioni che potrebbero migliorare il nostro quotidiano.

Il Consiglio Comunale Aperto sul tema "Sicurezza partecipata" è convocato in seduta straordinaria presso la sala consiliare martedì 4 aprile 2017 alle 20.00.
In conclusione dell'adunanza aperta, ai sensi dell'art. 44, comma 4, del regolamento del Consiglio Comunale la seduta consiliare si concluderà con la trattazione del seguente punto:

  1. Ordine del giorno su "Sicurezza partecipata" presentato dal Sindaco Marco Alparone.