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mercoledì 1 giugno 2016

SETTANT'ANNI DI REPUBBLICA SETTANT'ANNI DI VOTO ALLE DONNE

"Il 2 e il 3 giugno del 1946, si tenne un referendum istituzionale con il quale gli italiani vennero chiamati alle URNE per decidere quale forma di stato  - monarchia o repubblica  - dare al Paese.  Dopo 85 anni di  regno , con 12.718.641 voti contro 10.718.502, l'Italia diventò una repubblica e i monarchi di casa Savoia vennero esiliati. Questo referendum istituzionale fu la prima votazione a suffragio universale  indetta in Italia."
E' sempre bene ricordare cosa accadde e cosa si festeggi il 2 giugno di ogni anno, una festività che soprattutto quest'anno assume un significato particolare proprio perchè ad ottobre saremo chiamati di nuovo alle urne per decidere se modificare la Costituzione oppure no.
Quel 2 giugno 1946 vide anche l'avvicinarsi alle urne di circa quasi 13 milioni di donne che cambiarono il volto di quell'Italia appena uscita da anni di fame e guerra.
Il primo paese che fece votare le donne fu la Nuova Zelanda nel 1893 , e l'ultimo in termini di tempo l'Arabia Saudita lo scorso anno. 
Tornando a quel 2 giugno 1946 vennero elette 21 donne, le nostre MADRI COSTITUENTI ( 21 su 556 componenti l'Assemblea Costituente cioè il 3,78%):

La prima donna della Consulta a parlare in un’assemblea democratica fu Angela Guidi Cingolani che condivideva con altre elette trascorsi di prigione e di confino. Tutte le Madri lottarono e furono attente alle speranze delle italiane, per non deludere le migliaia di donne partigiane, staffette, donne antifasciste che in mille modi avevano contribuito alla Liberazione.
Il primo successo delle Madri della Consulta fu quello di ottenere che il premio della Repubblica, di £ 3000, fosse esteso anche alle vedove di guerra e alle mogli dei prigionieri.

Tra le Madri Costituenti, nove erano comuniste, tra cui cinque dell’UDI (Adele Bej, Nadia Gallico Spano, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi )
Nove democratiche cristiane (Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra, Vittoria Titomanlio).
Due socialiste ( Angelina Merlin e Bianca Bianchi) e una della lista ”Uomo Qualunque” (Ottavia Penna Buscemi).
Doveroso festeggiare e ricordare cio' che fummo e cio' che siamo oggi anche a chi vuole modificare la nostra Costituzione fondata su principi democratici che non dovrebbero mai venir meno.

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