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mercoledì 27 aprile 2016

IN RICORDO DELLE VITTIME D'AMIANTO



Domani 28 aprile sarà la giornata mondiale in ricordo delle vittime per amianto.
I numeri annuali parlano fin troppo chiaro il problema è sempre legato a buone politiche di bonifica che difficilmente vengono messe in atto
4.000 morti di mesotelioma pleurico o tumori asbesto correlati ogni anno;
21.463 i casi registrati di mesotelioma maligno 1993-2012
regioni più colpite: Piemonte, Lombardia e Liguria (ReNaM );
3.748.550 tonnellate di amianto grezzo prodotto dal 1945 al 1992;
1.900.885 tonnellate di amianto grezzo importato nello stesso periodo;
160.000 tonnellate/anno prodotte con un picco tra il 1976 ed il 1980
32 milioni tonnellate di amianto ancora presente nei territori (CNR)
38.000 siti contaminati censiti solo in parte (secondo il Ministero dell’Ambiente)
380.000 probabile numero dei siti realmente contaminati (nelle Marche oltre 14mila manufatti; molte regioni (es.il Lazio non ha mai completato la mappatura dei siti;
180 giorni previsti (L. n. 257/1992) per predisporre i piani regionali amianto;
24 anni il tempo di omissione trascorso dalla legge(i piani non sono ancora completi);

22 anni l’attesa per l’adozione di un Piano Nazionale Amianto (22/03/2014) poi “disconosciuto”dal Governo (2015).
6.913 siti industriali dislocati nel paese con presenza di amianto.

e si continua ad importare amianto nonostante i divieti
• l’Italia è il primo acquirente al mondo di asbesto indiano (1040 tonnellate tra il 2011-2012 -Report esportazioni minerali estratti – Indian Minerals Yearbook 2012, pubblicato nel 2014);
• l’Italia è uno dei maggiori importatori di amianto dagli Stati Uniti (rapporto “2013 Minerals Yearbook” pubblicato dal US Geological Surveys del governo statunitense).
Per prevenire altri crimini (Casale Monferrato, Valle del Sacco, Taranto, Genova, La Spezia, Trieste, Porto Marghera, Monfalcone, Priolo, Terra dei fuochi, ecc.) è necessario inserire chiaramente nel codice penale il delitto di inquinamento e disastro ambientale.

Il nostro territorio padernese come spesso riportato su questo blog non ne è esente, vi sono ancora aree di fabbriche dismesse dove si è lavorato l'amianto che risultano in totale stato di abbandono e mai bonificate, un pericolo imminente per la salute di tutti i cittadini.
Occorrerebbe mettere in azione un piano immediato di smaltimento magari con agevolazioni per i privati e con un osservatorio permanente sull'andamento delle morti per tumore dovute all'esposizione della fibra d'argento .
Ricordiamo l'appuntamento di  domani  al Teatro della Cooperativa di Niguarda  dove Michele Michelino e Daniela Trollio  che da numerosi anni lottano accanto ai lavoratori colpiti dalle malattie dell'amianto presenteranno il libro  "Amianto morti di progresso"e con Marta Sunomi Marangoni verranno lette alcune testimonianze di operai che nella loro vita lavorativa si sono trovati inconsapevolmente ad essere esposti  alla fibra cancerogena e per questo si sono ammalati.
Un dramma silenzioso che colpisce e distrugge intere famiglie e che non accenna a diminuire con una previsione per gli  anni a venire  in aumento.

 

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