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giovedì 21 gennaio 2016

GIORNATA DELLA MEMORIA

Viene chiamata giornata della memoria il 27 gennaio in commemorazione delle vittime dell'Olocausto.La data ricorda la liberazione del campo di prigionia di Auschwitz ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.
Numerosi saranno gli appuntamenti per ricordare ,per non dimenticare cio' che non dovrebbe essere mai piu', eppure gli stessi discendenti di quella carneficina  a tutt'oggi condannano un popolo ad atroci sofferenze, ad un efferato apartheid con tanto di muro, a bombardamenti, a lunghe code estenuanti davanti ai check-point dove in tanti trovano la morte, violando cosi' continuamente i piu' fondamentali   diritti umani.
Tutto questo accade nella vicina Gaza.
 La lezione del passato, la memoria non esiste  se  non si è stati in grado di trasmettere alle generazioni successive valori che portino a non  commettere gli stessi crimini e  non si puo' ricordare senza rapportarsi all'odierno.
Pubblichiamo l'appello dell'Ass.ne ECO (Ebrei contro l'Occupazione) e Salaam Ragazzi dell'Olivo (Comitato di Milano)a cui si unisce tutta la nostra sezione PRC  padernese.

Illustre Signora Mogherini,
In nome delle nostre Associazioni, Ebrei contro l’Occupazione (ECO) e Salaam Ragazzi dell’Olivo (Comitato di Milano), vogliamo segnalarle che le decisioni della Commissione Europea nei riguardi della Palestina ed Israele sono del tutto inadeguate a far cessare le ingiuste, ed inumane, politiche di Israele contro i Palestinesi, sia quelli con cittadinanza israeliana, sia quelli residenti nei territori palestinesi occupati militarmente da Israele da ormai molti decenni. Le azioni dei governi israeliani, dal 1948 a tutt’oggi, violano i più fondamentali diritti umani, civili e politici del popolo palestinese, e le numerose risoluzioni delle Nazioni Unite, dal 1947 ad oggi. I palestinesi sono stati cacciati dalla loro terra con l’occupazione militare iniziale del 1947-49 (sin da prima della proclamazione dello Stato di Israele), che ha visto anche il massacro di molte decine di migliaia di loro. Da allora, lo Stato di Israele continua ogni giorno a cacciare i Palestinesi dalla Cisgiordania e da Gerusalemme EST, e le uccisioni di Palestinesi negli attacchi con forze militari assolutamente preponderanti ed armi sofisticate contro Gaza ed in Cisgiordania hanno raggiunto numeri tali da guerra di un esercito moderno contro una popolazione civile.
Lo strangolamento delle attività economiche palestinesi ha raggiunto intensità tale da consentire ai Palestinesi solo un’economia di sussistenza: siccome siamo certi che Lei sia perfettamente al corrente di questa situazione, non ci dilunghiamo a documentare quanto sopra. Abbiamo il dovere di dirle che consideriamo risibili i provvedimenti della Unione Europea di vietare ad Israele la etichettatura dei prodotti delle colonie israeliane, illegali, in Cisgiordania come “prodotti di Israele”. Oltre che facilmente aggirabile dagli espertissimi israeliani, questo provvedimento è del tutto inefficace e le proteste del governo israeliano sono espressione dell’ipocrita linguaggio diplomatico in uso nei rapporti internazionali.
Provvedimento efficace sarebbe la sospensione delle privilegiate condizioni che L’EU accorda da sempre ad Israele nel commercio e nelle attività culturali (soprattutto le attività scientifiche, di base ed applicate). Efficace sarebbe la sospensione dei trattati di cooperazione militare da parte dei Paesi membri, e le ingenti forniture di armi, poi usate da Israele anche per compiere massacri come quelli ripetuti contro la popolazione civile di Gaza. Per questo indirizziamo questa nostra richiesta anche al Presidente del Consiglio italiano, in quanto cittadini italiani che vorrebbero essere anche cittadini europei, se esistesse una tale cittadinanza.
Con stima personale,
Giorgio Forti, incaricato degli affari esteri di ECO
Paola Canarutto, Presidente di ECO
Maria Giulia Agnoletto, Presidente di Salaam Ragazzi dell’Olivo ( Comitato di Milano)







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