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domenica 13 dicembre 2015

MILANO ANTIFASCISTA NON DIMENTICA!








Milano non dimentica P.zza Fontana, una strage ancora impunita dopo 46 anni.
La Milano antifascista tutta in corteo si è mossa  da Porta Venezia lungo il centro sino a Via Larga accompagnata da numerosi striscioni e tantissime persone che hanno testimoniato ancora per l'ennesima volta che NON SI DIMENTICA!
I cortei erano due,uno istituzionale con il sindaco di Milano, Comitato Vittime e Anpi e l'altro di Memoria Antifascista a cui hanno aderito associazioni e diversi partiti politici anche se  la notizia è stata riportata solo dal  quotidiano Il Giorno.
Ad aprire la manifestazione  lo striscione portato da Saverio Ferrari "Strage di Stato,Mano fascista- Milano non dimentica" aiutato da molti compagni fra cui   una nostra delegata  Prc Casaletti di Paderno Dugnano e  subito a seguire il circolo anarchico Ponte della Ghisolfa con una riproduzione del quadro di E. Baj assieme al messaggio  Valpreda innocente- Pinelli assassinato.
"Ricordare le stragi di ieri e fermare le guerre di oggi" uno dei principi fondamentali ricordato spesso e gridato in questo sabato pomeriggio dove la gente indaffarata nello shopping natalizio a volte si fermava , guardava, leggeva e forse ricordava...
Prima dell'arrivo in P.zza Fontana il ricordo di Saverio Santarelli ucciso  proprio durante il 12 dicembre 1970 con la deposizione di una corona. Saverio aveva 23 anni fu ucciso da un lacrimogeno durante la prima manifestazione milanese in ricordo della strage.
"Era il tardo pomeriggio del 12 dicembre 1970 quando il candelotto spaccò il cuore a Saverio. Gli fu subito dedicata una canzone, una sorta di rap ante litteram: “Chi ha ucciso Saltarelli”. Poi la sua memoria è andata quasi del tutto perduta. Non aveva alle spalle né un gruppo politico forte, né una famiglia attrezzata a comunicare. Era figlio di pastori abruzzesi e si era trasferito a Milano per studiare, prima al liceo Berchet, poi all'università. Si manteneva agli studi facendo il fattorino, il facchino all’Ortomercato e mille altri lavori"

L'arrivo e lo stazionamento davanti alla targa in ricordo di Giuseppe Pinelli è stata animata da diversi canti oltre che  da una deposizione di fiori alla presenza delle figlie Silvia e Claudia Pinelli.
46 anni dopo nulla è cambiato, siamo ancora in attesa di giustizia: Milano non dimentica!







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