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mercoledì 9 dicembre 2015

ENRICO BAJ - I FUNERALI DELL'ANARCHICO PINELLI

Pubblichiamo la lettera inviata dal circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa"inviata al sindaco Pisapia sulla giusta collocazione dell'opera di Enrico Baj -" I funerali dell'anarchico Pinelli"
"Enrico Baj era anarchico come Pino Pinelli. Con qualche differenza, però. Baj era un artista affermato in tutto il mondo, Pinelli un ferroviere il cui unico momento di notorietà era stata la tragica morte.
Baj aveva dedicato a Pinelli la sua più grande opera, I funerali dell'anarchico Pinelli appunto; tre anni di lavoro per una grande istallazione con sagome, stracci, paillettes, passamanerie, sete e broccati. Un'opera dove il dolore di Licia Pinelli e delle figlie si scontra con l'indifferenza dei generali, dove mani contorte si affacciano dalla finestra della questura di Milano, dove un uomo precipita urlando nel vuoto. I funerali... furono la grande pittura civile dell'epoca della strategia della tensione, una pittura intensa e dolente, partecipata e austera."

Lettera aperta al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.
Cancellare la verità.
Nel 1986 ci aveva provato Pillitteri, sindaco di Milano, dichiarando di voler rimuovere la lapide dedicata dalla cittadinanza
a Giuseppe Pinelli in Piazza Fontana.
Ma bastò quella sola dichiarazione a scatenare proteste e manifestazioni di piazza e così il sindaco fece un passo indietro.
Ritentò nel 2006 De Corato. Lui non fece dichiarazioni: la lapide venne trafugata e al suo posto, con la firma del comune,
fece la sua comparsa una lapide taroccata nella quale Pinelli non era più "UCCISO INNOCENTE", ma semplicemente "MORTO".
Una dettaglio da nulla....
Ma anche stavolta la reazione non si fece attendere, milanesi volenterosi portarono in Piazza
Fontana una lapide uguale a quella sottratta. Da quel giorno in Piazza Fontana convivono due lapidi: una, a cui non manca
mai un fiore, a testimonianza che la verità storica sulla strage di stato non è dimenticata e un'altra, quella del comune, sempre disadorna, a testimonianza della stupidità e dell'arroganza del Potere.
Nel 2012 ci era sembrato di vedere qualche segno di cambiamento, ma durò poco.
Il comune aveva sì organizzato l'esposizione ( temporanea ) dell'opera di Enrico Baj "I funerali dell'anarchico Pinelli", ma la scena
era ben diversa da quella prevista dall'autore. La finestra dalla quale Pinelli precipita era furbescamente collocata molto distante dalla sagoma
raffigurante il ferroviere anarchico, anche qui un dettaglio da nulla....
Terminata l'esposizione l'opera di Baj è tornata in cantina, ma non è quello il suo posto.
Quell'opera è parte fondamentale della memoria e della storia di questa città e come tale appartiene a tutti.
La galleria che la detiene è disposta a donarla alla città affinchè possa essere esposta permanentemente in uno spazio adeguato.
Benchè sollecitato più volte, anche con raccolte di firme, il comune non ha mai dato una risposta. Solo silenzio dal comune.
La invitiamo a prendere posizione e a sbloccare questa situazione, non per fare unpiacere a noi che non le stiamo chiedendo nulla,
ma per un atto di giustizia nei confronti della città: ce n'è bisogno soprattutto dopo la vergogna dell'inserimento di Servello tra i cittadini illustri del Famedio.
A risentirci.
Milano, dicembre 2015
CIRCOLO ANARCHICO PONTE DELLA GHISOLFA

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