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martedì 24 marzo 2015

Netanyahu vince le elezioni promettendo di impedire la creazione di uno Stato palestinese. Israele, da sempre, non vuole la pace!

“Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle loro terre. C’è bisogno di una reazione brutale. Se accusiamo una famiglia, dobbiamo straziarli senza pietà, donne e bambini inclusi. Durante l’operazione non c’è bisogno di distinguere fra colpevoli e innocenti.
Dobbiamo ripulire la Galilea dalla sua popolazione araba”: non sono le parole di un feroce nazista ma di Ben Gurjon il fondatore dello stato di Israele scritte nei primi anni del secolo scorso, 30 anni  prima della Shoah.

Da allora si è perpetrata in Palestina una sistematica pulizia etnica con migliaia di vittime, case distrutte, occupazione di terreni altrui, violenze e prepotenze quotidiane subite dalla popolazione araba sotto gli occhi indifferenti di tutto il mondo, rimasto indifferente e silente.
Oggi in Israele viene riconfermato al governo del paese: Benjamin Netanyahu leader del partito di estrema  destra Likud. Ha vinto dicendo agli israeliani che non permetterà mai che nasca uno Stato palestinese e che continuerà a costruire nuove colonie e insediamenti in Cisgiordania, rubando ancora le terre dei palestinesi.

A questo punto nessuno può più permettersi di rimanere indifferente!
Siamo di fronte ad uno stato razzista e fascista, che occupa illegalmente il territorio di un altro popolo.

La striscia di Gaza (unico sbocco al mare dei territori palestinesi dove vivono 2,5 milioni di palestinesi), a tutti gli effetti, è un “lagher a cielo aperto” perché Israele assedia l’area impedendo militarmente ogni contatto con il mondo esterno, sia via terra che via mare.
Nel porticciolo di Gaza non si può attraccare provenendo da acque internazionali, le miglia marine rese disponibili ai pescatori palestinesi sono meno della metà di quelle previste dalle leggi internazionali e ogni tentativo dei pescatori palestinesi di superarle viene attaccato militarmente e sanguinosamente dalla marina israeliana. Dall’altra parte è circondata da un muro alto 8 mt. che gli israeliani hanno costruito per 700 km intorno ai territori palestinesi con la scusa di proteggersi dai “terroristi”. Anche questo muro è stata l’ennesima occasione per rubare terre ai palestinesi, inoltre i contadini arabi che hanno i loro campi adiacenti al muro non possono coltivarli perché vengono presi di mira dai cecchini israeliani che sparano loro contro, impedendogli così di poter sopravvivere.

Il mondo occidentale chiama le vittime arabe “terroristi” e i terroristi occupanti “vittime”, se pur sia doveroso condannare ogni forma di violenza,  si deve invece affermare che il popolo palestinese sta combattendo una “Resistenza” contro l’oppressione e l’occupazione dello stato israeliano.
Uno stato che con le elezioni di qualche giorno fa ha scelto come premier proprio il massimo rappresentante della destra sionista fanatica ed estremista.
Con queste elezioni il popolo israeliano ha gettato la maschera: Israele non vuole uno Stato palestinese e quindi NON VUOLE LA PACE!

Il prossimo 25 Aprile, sarà per noi l’occasione di festeggiare l’anniversario della nostra liberazione dal nazi-fascismo: responsabile della seconda guerra mondiale, degli stermini politici e razziali e della Shoah. Perché il ricordo delle vittime sia da monito a tutti è fondamentale che situazioni del genere, in qualsiasi forma, luogo e dimensione, non accadano mai più!
Per questo auspichiamo una reazione di tutto il mondo civile, in spirito di pace, contro ogni terrorismo sia quello di gruppi fanatici che quello messo in atto con le guerre da parte di stati prepotenti che con la scusa di “guerre sante” o “esportazione della democrazia” provocano terrore e morte indiscriminata.
In occasione del 70° Anniversario della nostra liberazione invochiamo iniziative e proposte che concretamente ed efficacemente portino alla creazione di uno Stato palestinese libero ed indipendente, magari sotto l’egida dell’ONU, ricordando che, nonostante i veti, i filtri e le mitigazioni degli Usa, dal dopoguerra ha condannato in decine e decine di risoluzioni !





2008 Operazione piombo fuso su Gaza - bombe al fosforo bianco 




Il muro della vergogna

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