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sabato 7 marzo 2015

MENO MIMOSE PIU' DIRITTI – appello delle donne agli europarlamentari del PD




Quest'anno  l’ 8 marzo , Giornata Internazionale della donna, coinciderà con la vigilia della votazione europea sul Rapporto della parità di genere, che riguarda e riafferma  tematiche femminili come la contraccezione, l'aborto e la salute.
Le associazioni presenti sul territorio nazionale che da anni vigilano e cercano anche di farsi'  che la 194 sia applicata in modo corretto, hanno lanciato un appello al gruppo europarlamentare italiano del PD chiedendo di “non tradire le donne" poiché, nel dicembre 2013 si era già verificato , che venisse affossata la mozione Estrela  proprio  grazie all'estensione dei nostri rappresentanti democratici.
Questo 8 marzo 2015 avrà un sapore ancora piu' amaro se non verrà approvato questo rapporto, presentato dal deputato socialista belga Marc Tarabella che tra l'altro fa riferimento anche a cifre dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) sulle percentuali di interruzioni di gravidanza.  Al  punto 44 , Tarabella  osserva ”che vari studi dimostrano che i tassi di aborto sono simili nei paesi in cui la procedura è  legale e in quelli in cui e vietata, dove i tassi sono persino più alti .
Meno mimose più diritti. Quello che accadrà in ambito europeo e la votazione del 9 marzo dovrebbe far rizzare le orecchie a tutte le donne.Se non passerà la mozione Tarabella torneremo indietro e grazie anche a una voluta comunicazione inesistente soprattutto da parte delle forze politiche progressiste. Persiste lo spettro dell'ennesimo naufragio in un momento in cui la condizione femminile avrebbe bisogno di esser maggiormente tutelata. L'approvazione del Rapporto sarà vincolante in tutti gli Stati dell'Unione Europea e potrebbe divenire punto di partenza per nuove politiche atte a sanare situazioni incancrenite dovute alla mancanza di tutele come ad es. l’Irlanda dove le ass. femminili lottano ancora per l’approvazione di una legge sull’aborto.
In Italia le  ass.ni femminili come la Laiga  e Vita di donna  si battono da anni per difendere la 194 a fronte di un dilagante conservatorismo di obiezione di coscienza impugnato ferocemente da molti professionisti che di fatto impedisce alle donne di accedere ad un diritto ottenuto dopo anni di lotte e sancito da un referendum nel 1978 .

Il diritto femminile alla scelta calpestato in tutti modi, donne abbandonate psicologicamente e costrette a correre da una struttura all'altra anche senza assistenza, aggiungendo il fenomeno della violenza, dello stalking, del mobbing lavorativo subito in tutti questi anni ,sempre  con l'assenza di un Parlamento che legiferasse nelle diverse materie. il passo a tornare ai tempi delle mammane sarà breve se non si interverrà, quindi superfluo e stupido parlare di diritti e di 8 marzo quando il rischio di perdere ciò che abbiamo potrebbe accadere da un momento all'altro. Ci associamo  quindi all’appello come donne della sez. di rifondazione comunista di Paderno Dugnano lanciato dalle ass. femminili nei confronti degli europarlamentari democratici affinchè non abbandonino ancora una volta le donne.


Meno mimose piu' diritti  ed anche piu' informazione per un 8 marzo all'insegna del cambiamento.  


Le Donne del Circolo PRC A. Casaletti  - Paderno Dugnano

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